Il voto a Carpi secondo me. Edizione Regionali 2024

 Il partitone come Crono che mangia i suoi figli

Nota introduttiva: come Crono (Saturno), la divinità greca che mangiò i propri figli per evitare che uno prendesse il suo posto, il partitone, nel deserto della partecipazione elettorale, ha ottenuto la maggioranza assoluta del consiglio regionale (28 consiglieri più il presidente sul totale di 50).

Sarà generoso con posti in giunta e presidenze di commissioni consiliari qua e là con i propri vassalli, perché sa come si fa a tacitare i pargoli che scalpitano, ma di fatto li ha già “digeriti” tutti, anche quelli che oggi festeggiano.

Dettò ciò andiamo pure alle spigolature sul voto carpigiano

 

Destra: Dei candidati carpigiani ne è passata soltanto una (quella sbagliata)

L’unica candidata eletta dello squadrone di sette candidati carpigiani è l’unica che potrà fare più danno che bene per Carpi, essendo la sorella d'Italia Arletti.
Il marito senatore ha incassato tutti i favori che doveva incassare (quelli fatti e quelli promessi) nella sua parte e, nonostante il risultato in calo per la destra, riesce a piazzare la moglie in consiglio regionale.
Il giochino era evidente e scoperto da quando l’avevano candidata a perdere le elezioni amministrative a Carpi e chiarisce, per quelli che ancora ne avessero bisogno, che l’unica cosa che interessa ai post, ex e ancora fasci nostrani sono le carriere personali.
Amen

Per le due candidate fintociviche della lista Ugolini (Colli e Gavioli) non c’è mai stata storia (nel senso che la Colli si dimostra una discreta macchina per preferenze, ma erano in una lista senza speranza e tant’è)

 

PD: Stefania Gasparini, da “At vòi Bein” a  “Stâm só d’adôs” è un attimo

Il PD fa un risultato come non faceva da anni, la candidata di Carpi che aveva avuto “l’onore” di essere capolista provinciale e per la quale erano state spese risorse non trascurabili per la sua campagna personale (al motto ripetuto ossessivamente di "At vòi bein"), si piazza settima su 8, molto peggio del suo predecessore Campedelli.

A meno che il partitone non piazzi in giunta 3 assessori dalla provincia di Modena (altamente improbabile, per usare un eufemismo) o a meno che non piazzino lei direttamente in giunta, non ha nessuna possibilità di essere ripescata in consiglio regionale.
Tanti saluti a chi riteneva utile una rappresentanza carpigiana in maggioranza (nella più grande maggioranza degli ultimi tre lustri, per dire che di posto ce n’era), a conferma di quanto pesi il partitone del secondo comune della provincia a livello provinciale: meno di zero (tranne quando si tratta di fornire soldi e volontari per le feste di partito. A loro comunque piace). 

 

AVS - L’Assessora resta Assessora.
Niente di grave, Tamara Calzolari continuerà a fare il suo secondo mandato da Assessora. In lista, Paolo Trande (ex consigliere comunale PD), candidato con LeU alle politiche, con i “coraggiosi” di Elly Schlein alle regionali scorse, alle ultime europee con AVS, alla fine a questo giro riesce a recuperare la poltrona a cui, inossidabile, ha dato la caccia negli ultimi dieci anni, con il triplo delle preferenze di Tamara. 
Essendo arrivata terza in lista, pure che facessero Trande assessore (e non succederà) non sarà lei ad entrare .

Una nota regionale: AVS è in calo percentuale rispetto alle europee, ho visto però un post trionfalistico della sezione carpigiana di Sinistra Italiana (socio maggioritario di AVS).

Faccio sommessamente notare che il risultato di AVS corrisponde a qualcosa in meno della somma di quello che fecero i “coraggiosi” di Elly Schlein (sostanzialmente Sinistra Italiana ed ex PD come appunto Trande) e dei Verdi. 
Dopodiché, per carità, il loro strapuntino di potere l’hanno guadagnato, ma di fatto si sono trasformati nella corrente di sinistra del PD (e infatti a Carpi raccoglievano preferenze per due ex PD, Trande e Calzolari).
Ovviamente tutto in nome della sanità pubblica e dell'ambiente mentre sostengono la costruzione di un ospedale che sarà finanziato in maggioranza da privati (che non lo faranno per beneficenza) e mentre andranno a mettere cespugli intorno alle prossime colate di cemento.
Tutto bene quel che finisce bene.

 

Lista Civica De Pascale - Italia Viva: l’ex “compagno Zeta” fregato da uno scaltro tessitore

Modena elegge con la lista civica De Pascale (dentro alla quale si “nascondevano” anche i candidati renziani di Italia Viva) tal Vincenzo Paldino.
Ai più non dirà nulla, però il signore in questione, in origine dipendente pubblico in regione proprio come Taurasi, è stato per lustri funzionario sindacale e animatore di un’associazione di consumatori entrambi piuttosto misconosciuti al grande pubblico, ma in grado di tessere solide reti di relazione, specie fra conterranei, parenti e amici degli amici.
Taurasi ha raccolto un discreto numero di preferenze anche fuori Carpi ma, come dire, non aveva le origini politiche giuste per competere con chi si muove in queste organizzazioni di para e sottogoverno.
Manco la foto con endorsement di Renzi è servita per riequilibrare la situazione.
O forse l’ha peggiorata proprio.


Azione e il resto del fritto misto di centro: finalmente sappiamo “di quante divisioni dispone” Simone Morelli  

La lista che riuniva Repubblicani, Socialisti, + Europa e Calenda fa un risultato peggiore pure della coalizione dei comunisti e, per la politica carpigiana, finalmente sappiamo quanto “sposta” un personaggio in passato super incensato e super glorificato come Simone Morelli:

 NULLA.
138 preferenze a livello comunale, un po’ più di 200 a livello provinciale.
Praticamente i parenti e qualche amico.
Non so se questo porterà all’uscita di scena definitiva di una delle figure che rappresentano in pieno l’assenza totale di etica della politica italiana, unita a sindrome da ego ipertrofico molto comune fra renziani e calendiani (e non è un caso che avessero potuto “maturare” sotto l’ala del PD), ma per Carpi, sicuramente, è una buona notizia.


Movimento 5 Stelle

Quale differenza programmatica avessero con il PD locale o con AVS lo sanno solo loro.
Di Carpi non si candidava nessuno, in provincia non eleggono nessuno e, pure questa, è da considerarsi un'ottima notizia, vista la fine che hanno fatto tutti i temi giustissimi che portavano nella politica regionale e locale nel 2010, ora che si sono normalizzati e annichiliti nel centrosinistra.
Un saluto personale all'ex Senatore Lanzi: che vada ad annusare meloni (questa la capiamo solo lui, io e pochi altri) 

Emilia Romagna per la pace l’ambiente e il lavoro
Senza risorse per la propaganda elettorale, senza spazi mediatici, ostracizzati da un sistema che si vuole bipolare ed oscura qualsiasi proposta alternativa, la “sinistra-sinistra” esce dai risultati da prefisso telefonico ma resta lontana dalla soglia di sbarramento elettorale.
In percentuale quelli per cui ho votato io hanno comunque più che duplicato il risultato rispetto a cinque anni fa, senza che ci sia mai stata la possibilità di organizzare manco un evento elettorale sul territorio delle Terre d’Argine.
Il posizionamento in termini di preferenze di Vania Pederzoli (di Rovereto) e di Stefano Lugli (Finale Emilia) è il giusto riconoscimento per il loro impegno pluriennale, costante e sempre disinteressato per la causa .
Se a livello regionale non hanno già cominciato a litigarsi fra loro da ieri pomeriggio, i tre partiti che hanno dato vita a questa lista potrebbero pure darsi un minimo di continuità sia organizzativa che alle lotte sul territorio e farcela al prossimo giro, mantenendo questa tendenza.
Magari di questo ne riparleremo in un altro post.
(Oh, comunque prendiamo più  voti di Calenda  e soci messi assieme, mica ceci. 
Si l'ho so, l'avevo già scritto sopra, ma ci tenevo a ribadirlo).

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