I cittadini di Carpi che non vollero l'inceneritore, ora pagheranno quello di Modena


Nella foto, un impianto di estrusione meccanica per rifiuti. Porca miseria: esistono davvero!

Bocciato ieri sera l’odg presentato da Carpi 5 Stelle, Rifondazione e Italia dei Valori, che chiedeva di fissare impegni precisi entro il termine della legislatura, per il comune di Carpi, sul tema dei rifiuti.

Estensione del porta a porta, tariffa puntuale per premiare i cittadini virtuosi, trattamento di estrusione meccanica per la parte indifferenziata, in modo da portare il recupero di materiali da rifiuti al 95%, rendendo di fatto marginali il ricorso a discariche o inceneritori...
Tosi ha detto che non si può, perché queste cose si decidono in provincia.

In realtà non è vero, perchè Carpi in passato ha dimostrato di poter scegliere in modo autonomo verso quale modello di gestione dei rifiuti andare, quindi non si capisce per quale motivo oggi non voglia darsi obiettivi di miglioramento, chiari, precisi e misurabili ma si nasconda dietro il dito del piano provinciale (dove in teoria, dovremo comunque andare a dire qualcosa di nostro, e non semplicemente farci spiegare la rava e la fava dall'assessore provinciale).

La verità è che la scelta per il PD modenese è obbligata, avendo fatto la scelta dell’inceneritore, anziché quella di puntare su riduzione, riciclo e recupero, ora deve far scontare a tutti noi cittadini un investimento miliardario, che pagheremo per un paio di generazioni, senza contare degli effetti ambientali di questo sistema.

Quindi, per Carpi, nessun impegno a migliorare l’esistente, che l’assessore Tosi si è sentito in dovere di difendere per un tempo interminabile durante il dibattito, pur di evitare di spiegarci due cose:

a) Se gli obiettivi indicati nell’odg fossero raggiungibili o meno (e lo sono, visto che altri li hanno già raggiunti)

b) Perché dovremo pagare 100 0 120 euro a tonnellata per mandare i rifiuti in discarica, e quando la discarica di Medolla sarà esaurita, all’inceneritore di Modena, quando se ne possono spendere la metà, attrezzando una piattaforma di estrusione meccanica dimensionata per le nostre esigenze locali, creando anche qualche decina di nuovi posti di lavoro.

Tosi ha fatto il suo panegirico ripetendo la difesa d’ufficio delle’esistente (che è senz’altro meglio di quel che combina il resto della provincia e della regione, nessuno lo ha mai messo in dubbio), ha provato a spostare il discorso dai rifiuti urbani a quelli speciali (linea ufficiale del PD modenese, da quando hanno capito che l’inceneritore di Modena è sovradimensionato e per farlo rendere cominceranno a buttarci dentro speciali e industriali, motivo che ha portato alle dimissioni dall’osservatorio ambientale sull’inceneritore del dottor Bertolasi, che, benché messo lì dal PD, ha comunque deciso che la puzza era troppa e ha fatto fagotto), infine ha rimandato tutto al piano provinciale.

I cittadini di Carpi, che anni fa imposero all’amministrazione la strada della differenziata porta a porta, perché non volevano l’inceneritore, a breve, si troveranno a sborsare soldi con la loro bolletta rifiuti per mantenere quello di Modena (che in realtà contribuiamo a mantenere anche con quella dell’energia elettrica, dove paghiamo i famosi contributi per le energie “assimilate” alle rinnovabili, che comprendono gli inceneritori), perché deve essere chiaro a tutti, che quando HERA e il PD di Modena chiamano, l’amministrazione di Carpi si deve mettere sull’attenti, tanto a pagare ci pensano i cittadini.

Commenti

  1. quando ero giovane e ingenua mi chiedevo: ma chi fa queste scelte non ha figli? L'assessore in questione ha figli. Simone Tosi, se vuoi ti faccio conoscere una persona, mamma di una bimba di due anni con un tumore. Oppure te ne faccio consocere un'altra che fa volontariato ospedaliero ma non riesce più ad entrare in oncologia pediatrica. A questa gente non viene mai un dubbio. A costo di essere patetica...no, per carità, non è tutta colpa degli inceneritori la merda che respirano i nostri bambini e si deposita dentro di noi. Non è tutta colpa di questi soggetti legati e ricattati dalla poltrona. E' che non gli riesce proprio mai di alzare la testa dal tavolo e guardare un po' più avanti...

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  2. Lanciamo una bella campagna? Paghiamo un corso gratuito on line ai nostri amministratori. Sono circa 40 ore. Non so quanto prendano di stipendio... ma forse è un investimento abbordabile...

    http://www.eco-ambiente.unimore.it

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  3. Grazie. Dal 2002 sto lottando contro la costruzione di nuovi inceneritori, a sostegno della raccolta differenziata porta a porta e del recupero. E' di allora la sconsiderata decisione di raddoppiare l'inceneritore di Modena. No a Carpi ma SI a Modena, come se fosse risolutivo. Stimo i cittadini di Carpi e li porto ad esempio per quello che sono riusciti ad ottenere allora e per i successi della raccolta porta a porta. Purtroppo pero' il problema non è risolto. Il progetto di raddoppio dell'inceneritore di Modena sta procedendo e non hanno nessuna intenzione di cambiare politica sui rifiuti e questo investimento (in tot 150 milioni di euro) renderà vana qualsiasi raccolta p.a p. Ora sta funzionando la cosiddetta quarta linea da 180.000t/anno ed è in fase di autorizzazione il rifacimento della terza. Alla fine quell'impianto brucerà 240.000t/a di rifiuti e sarà il piu' grande della regione. E' conveniente solo per pochi, non per i cittadini e la nostra salute rischia in un'area come la pianura padana che non ha bisogno di ulteriori fonti inquinanti.

    Sandra Poppi

    http://www.modenasaluteambiente.org/index.php?view=article&catid=43:terzalinea&id=69:firma-contro-il-potenziamento-dellinceneritore-&format=pdf

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