Alla prima seduta del consiglio comunale, sono state spese da parte dei consiglieri di maggioranza, parole a favore di una reciproca capacità di ascolto sui temi concreti fra consiglieri di maggioranza e delle opposizioni.
Raccolgo volentieri questo invito e propongo di aprire subito un primo tavolo di confronto su un tema istituzionale: la mancanza di rappresentatività dell'organo di controllo e indirizzo dell'Unione Terre d'Argine, il Consiglio dell'Unione.
Può sembrare una questione tecnica e burocratica, ma in realtà, dato che questa maggioranza intende aumentare le competenze in materia di servizi ai cittadini, oggi affidati alla responsabilità dei comuni, all'Unione Terre d'Argine, mi chiedo come questo possa essere fatto in presenza di un organo di controllo e indirizzo (il Consiglio dell'Unione, appunto) nel quale la rappresentanza di quegli stessi cittadini viene distorta e compressa in modo del tutto arbitrario.
L'attuale regolamento dell'Unione comprime la rappresentanza delle opposizioni sia in numero (21 consiglieri per la maggioranza e nove per le opposizioni, per i 15 consiglieri carpigiani un equilibrio ulteriormente compromesso da un rapporto 11 a 4 tra maggioranza e opposizioni, con un premio di maggioranza sproporzionato rispetto a quanto previsto dal Testo Unico sugli enti locali, che riporta chiaramente che devono essere applicate norme per la composizione degli organi compatibili con quelli dei Comuni) che in "qualità" (con l'attuale procedura, i 2082 cittadini che hanno votato per le liste che rappresento e per me, dovrebbero sentirsi "rappresentati" da consiglieri espressi da gruppi a noi lontanissimi per valori e programmi come quelli del PDL o della Lega, ad esempio, anche questo in violazione dello spirito dell'art 32 del Testo Unico, che parla di tutela della rappresentanza delle "minoranze", al plurale, e non al singolare come come fa lo Statuto dell'Unione).
Per questo alla prima seduta del consiglio comunale ho dichiarato che non parteciperò a nessuna operazione di voto riguardante l'Unione Terre d'Argine, fino a quando non si avvierà la procedura per una riforma dello Statuto che lo riporti all'interno della legge (e del buonsenso civico) e abbiamo invitato i consiglieri di maggioranza e delle altre opposizioni a fare altrettanto.
Le nostre proposte sono semplici e chiare: riequilibrio nei rapporti maggioranza - opposizioni (18 consiglieri a 12 come per il Comune di Carpi) e obbligo di rappresentanza per tutti i gruppi consiliari formatisi in seguito al voto diretto dei cittadini.
Vedremo se i consiglieri di maggioranza e delle altre opposizioni sapranno cogliere l'occasione per un accordo onesto e trasparente almeno per quanto riguarda le regole di funzionamento dei nostri organi di rappresentanza
Raccolgo volentieri questo invito e propongo di aprire subito un primo tavolo di confronto su un tema istituzionale: la mancanza di rappresentatività dell'organo di controllo e indirizzo dell'Unione Terre d'Argine, il Consiglio dell'Unione.
Può sembrare una questione tecnica e burocratica, ma in realtà, dato che questa maggioranza intende aumentare le competenze in materia di servizi ai cittadini, oggi affidati alla responsabilità dei comuni, all'Unione Terre d'Argine, mi chiedo come questo possa essere fatto in presenza di un organo di controllo e indirizzo (il Consiglio dell'Unione, appunto) nel quale la rappresentanza di quegli stessi cittadini viene distorta e compressa in modo del tutto arbitrario.
L'attuale regolamento dell'Unione comprime la rappresentanza delle opposizioni sia in numero (21 consiglieri per la maggioranza e nove per le opposizioni, per i 15 consiglieri carpigiani un equilibrio ulteriormente compromesso da un rapporto 11 a 4 tra maggioranza e opposizioni, con un premio di maggioranza sproporzionato rispetto a quanto previsto dal Testo Unico sugli enti locali, che riporta chiaramente che devono essere applicate norme per la composizione degli organi compatibili con quelli dei Comuni) che in "qualità" (con l'attuale procedura, i 2082 cittadini che hanno votato per le liste che rappresento e per me, dovrebbero sentirsi "rappresentati" da consiglieri espressi da gruppi a noi lontanissimi per valori e programmi come quelli del PDL o della Lega, ad esempio, anche questo in violazione dello spirito dell'art 32 del Testo Unico, che parla di tutela della rappresentanza delle "minoranze", al plurale, e non al singolare come come fa lo Statuto dell'Unione).
Per questo alla prima seduta del consiglio comunale ho dichiarato che non parteciperò a nessuna operazione di voto riguardante l'Unione Terre d'Argine, fino a quando non si avvierà la procedura per una riforma dello Statuto che lo riporti all'interno della legge (e del buonsenso civico) e abbiamo invitato i consiglieri di maggioranza e delle altre opposizioni a fare altrettanto.
Le nostre proposte sono semplici e chiare: riequilibrio nei rapporti maggioranza - opposizioni (18 consiglieri a 12 come per il Comune di Carpi) e obbligo di rappresentanza per tutti i gruppi consiliari formatisi in seguito al voto diretto dei cittadini.
Vedremo se i consiglieri di maggioranza e delle altre opposizioni sapranno cogliere l'occasione per un accordo onesto e trasparente almeno per quanto riguarda le regole di funzionamento dei nostri organi di rappresentanza
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