La disciplina di partito del PD affossa il registro del Testamento Biologico a Carpi

Giovedì sera in consiglio comunale, la maggioranza, con l’eccezione del consigliere Bizzarri dell’IDV, ha bocciato l’OdG approvato da decine di altri comuni governati dal centrosinistra che chiedeva di istituire il registro del testamento biologico.

Come spiegato nell’intervento del consigliere Paluan, il registro del testamento biologico, non entra nel merito della questione delle scelte dei singoli, ma semplicemente fornisce una possibilità in più ai cittadini per esercitare un diritto riconosciuto dalla Costituzione (quello del rifiuto di trattamenti sanitari ritenuti lesivi della propria dignità) che attualmente è già esercitato da molte persone, ma in forma privata e onerosa, rivolgendosi a notai.

Sul tema è in discussione una legge in parlamento, il cui testo uscito dalla commissione del Senato (DDL Calabrò) limita questo diritto, negando che idratazione e alimentazione forzata di persone in stato vegetativo siano da considerarsi trattamenti medici, quando invece è chiaro a tutti come queste pratiche richiedano a volte addirittura interventi chirurgici per essere poste in essere e comunque possano essere condotta solo dietro sorveglianza medica.



L’adozione del registro da parte dei Comuni, serve appunto a ribadire due concetti semplici: la legge non è necessaria (tanto più se va a porre limiti all’esercizio di un diritto costituzionale) e al tempo stesso rende agevole e non oneroso per tutti i cittadini l’esercizio di questo diritto.

Di fronte a queste semplici considerazioni, la maggioranza e parte dei gruppi consiliari di opposizione, si sono arrampicati sulla discussione di tecnicismi e ipotesi di applicazioni pratiche, che in realtà sono già tutte presenti anche alla situazione attuale, di fronte al deposito del testamento biologico di fronte ad un notaio, e che, evidentemente, decine di comuni italiani hanno deciso essere affrontabili e tecnicamente superabili.

Al posto dell’istituzione del registro, la maggioranza ha votato un odg che, di fatto, consente ai consiglieri del PD di lavarsi le mani della questione, non prendendo nessun impegno concreto a riguardo e che rimanda alla buona volontà dei notai a fare questi atti gratuitamente e del Parlamento, nello scrivere una legge che sappiamo già sarà pessima e controversa fonte di casi giudiziari davanti alla Corte Costituzionale, viste le premesse del DDL Calabrò.

Una prece al posto di una concreta assunzione di responsabilità.

Sull’ OdG di Carpi 5 Stelle e Rifondazione Comunista, presentato su proposta del circolo di Carpi di Sinistra Ecologia e Libertà, il PDL ha lasciato libertà di voto ai suoi consiglieri, lo stesso coraggio non è venuto dal PD che ha anteposto la disciplina di partito, all’autonoma valutazione dei consiglieri, come invece è stato fatto in tantissimi altri comuni governati dal centrosinistra .



Con questo voto il PD carpigiano ottiene tre risultati:

- Nega un’opportunità ai propri cittadini, preoccupati per la partita che si sta giocando sulla capacità di autodeterminazione delle persone di fronte a situazioni delicate come quelle relative al fine vita

- Dimostra la sua pavidità rispetto agli altri consigli comunali che invece hanno deciso di assumersi la responsabilità di una decisione concreta sul tema

- Tira uno schiaffo a quella parte dell’elettorato che si riconosce in partiti che a livello nazionale sostengono l’opportunità dell’istituzione di questi registri e che a Carpi hanno contribuito in modo determinante all’elezione di Sindaco e maggioranza (Sinistra per Carpi, Comunisti Italiani, Verdi)



L’odg a favore dell’istituzione del registro del testamento biologico è stato votato dai consiglieri Paluan, Bizzarri, Lamma e Benatti.

Lorenzo Paluan
Gruppo Consiliare Carpi 5 Stelle beppegrillo .it – Partito della Rifondazione Comunista

Davide Venturi
Sinistra Ecologia e Libertà – Circolo di Carpi

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