La prossima settimana il Consiglio Comunale dovrà discutere l’odg presentato da Carpi a 5 Stelle e Rifondazione Comunista, che chiede che venga dichiarato il servizio idrico come “ servizio privo di rilevanza economica”.
Questo consentirebbe di sottrarre il servizio idrico alla svendita prevista dal decreto del governo Berlusconi, che obbliga i comuni a disfarsi della proprietà delle aziende, come AIMAG o HERA, che gestiscono anche l’acqua.
Il PD di Carpi, contrariamente a quanto sta avvenendo in molti altri comuni, ha opposto alla nostra proposta un odg dai toni decisamente più sfumati e soprattutto che non mette al riparo, dal punto di vista legale, il servizio idrico dalle brame del mercato delle grande multinazionali come Veolia e altre che stanno facendo shopping con le nostre aziende multiservizi, un po’ in tutta Italia, con risultati disastrosi dal punto di vista della qualità del servizio e, soprattutto, con incredibili ricarichi sulle bollette dell’acqua per i cittadini (i casi di Latina e di Arezzo dovrebbero valere da esempio per tutti).
Data la situazione, proponiamo una mediazione a PD e IDV: abbiamo sostituito il testo del nostro OdG con quello approvato dalla maggioranza di centrosinistra di Imola.
Lo offriamo come proposta di mediazione perché vogliamo fare tutto il possibile perché anche a Carpi, l’acqua resti un diritto per tutti, un servizio fondamentale che è giusto pagare per la gestione corrente e per gli investimenti necessari in impianti e ammodernamenti, ma sul quale nessuno deve avere la possibilità di fare profitti sulla pelle dei cittadini.
Noi abbiamo fatto la nostra proposta, ora spetta a PD e a IDV dire da che parte stanno, se da quella dei cittadini o da quella delle multinazionali del settore che hanno dettato il decreto al governo Berlusconi.
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