Il voto a Carpi, secondo me

Trastulliamoci un po’ con i numeri, in memoria del fatto che in qualche cassetto dovrei ancora avere una laurea in Scienze Politiche con percorso certificato “Analisi e gestione dei rapporti politici” (non che mi sia mai servito molto nella vita, visto che non scelgo mai un cavallo vincente, ma vabbè…)


Se guardiamo le percentuali del voto carpigiano, dal mio personalissimo punto di vista di consigliere comunale d’opposizione, c’è poco da godere.
Avevo auspicato un sano calcio elettorale negli stinchi della maggioranza, invece non siamo neanche al buffetto.

So che così non faccio contenti i tanti che si sono spesi per il Movimento Cinque Stelle anche qua da noi, che staranno giustamente stappando bottiglie per il gran risultato, ma la realtà delle percentuali è dura: PD e IDV continueranno a bearsi di avere la maggioranza assoluta dell’elettorato fino al prossimo giro, senza neanche dover più ricorrere alla moltitudine di nanetti che erano serviti a Campedelli per sfangarla al primo turno, nonostante una caduta di consensi che pareva quasi un precipizio.
Insomma, quelli del Movimento 5 Stelle hanno fatto il botto, e faranno grandi cose (spero) in consiglio regionale, ma a Carpi le cose continueranno ad essere in salita, perché se c’è un problema con il PD e con IDV è che quando le elezioni vanno bene, tendono a diventare ancora più duri d’orecchi di quanto già non siano.

I Comunisti continuano a scontare la loro personalissima dannazione, che li vede al 4% se si presentano divisi e si riducono al 1,7 se sono uniti.
Per quelli di Carpi la pena è doppia: per quindici anni dicono e fanno le cose giuste (quelli di Rifondazione, ovviamente), poi una scelta sciagurata del regionale li condanna a un risultato immeritato, dal quale non li salva neanche la fusione con i Comunisti Italiani (quelli “governativi” per intendeci), che dopo le amministrative del 2009 e la dipartita (non rimpianta) verso Modena dell’assessora Valentini, sono evaporati già da tempo.

La Federazione della Sinistra, ovvero la somma molto meno che algebrica dei due movimenti comunisti, farà bene a chiedersi a lungo che senso ha correre a reggere il drappo all’imperatore, quando tutti sanno che l’imperatore è nudo.

Nelle Marche, tanto per dire, il candidato di SEL e Comunisti, opposto a PD e UDC, oltre che alla destra, veleggia intorno al 7%…
Non andranno in giunta, ma alla fine mi pare che avranno più voce in capitolo che non qui.

I miei carissimi amici di Sinistra Ecologia e Libertà locali, a questo giro si sono dovuti sorbire pure l’alleanza con il clan (in senso puramente familistico, sia ben chiaro) dei Verdi di Carpi.
Se dalle percentuali passiamo ai numeri assoluti, vediamo che tra Verdi e Sinistra per Carpi lasciano per strada 500 voti, e quasi un quarto dei voti restanti sono associati alle preferenze personali di amici e parenti dell’ex consigliere comunale dei Verdi,
Qua la politica (specie l’ecologia) non c’entra niente da tempo, gli amici di SEL, tutta gente con una certa storia alle spalle, dovrebbe essere abbastanza smaliziata per capirlo, invece il senso del dovere e la disciplina li hanno portati alla seconda, generosa, campagna elettorale suicida..
Avanti così.

Restiamo un attimo sui numeri assoluti (per consolarci): le liste 5 Stelle e comunisti, insieme, raccolgono più di 2300 voti, comunque più di quanto raccolto un anno fa, nonostante l’emorragia comunista, grazie ovviamente al +800 voti fatto segnare dal Movimento 5 Stelle.
Mica poco di fronte ad un clima di astensione così generalizzato. Segno anche che le istanze che stiamo portando avanti da un anno anche a Carpi, modestamente e nel nostro piccolo, non sono una meteora, ma anzi stanno mettendo radici tra un elettorato che sta imparando a valutare dove mettere il voto in base ad un minimo di legame e di coerenza fra ciò che si dice e ciò che si fa (o almeno che si vorrebbe fare).

Il partitone PD invece, perde per strada 200 voti rispetto alle amministrative, che già erano state il suo peggior risultato da sempre in termini di voti assoluti. Salva la faccia con un aumento percentuale grazie al fatto che l’astensione evidentemente ha colpito più a destra che a sinistra.

IDV va alla grande. O meglio, va come alle europee, e ammetto che questo è lo smacco più grosso, visto chi mena le danze nel partito di Di Pietro a Carpi. Ma conferma  ancora una volta anche il contrario: il risultato delle comunali più basso rispetto alla media, è tutto merito della vicesindaca che fu paladina di Silvio.

E veniamo alla destra.
Vabbè, visto quel che ci infliggono a livello nazionale, il loro trenta per cento carpigiano, mi ispira una roba a metà fra la risata e la pernacchia. 11.000 voti aveva (contando anche la meteora Gemignani) e più o meno quelli si tiene anche a ‘sto giro.
Che poi poco importa se la Lega si mangia un pezzettino di PDL e inforca l’elmetto vichingo lanciando urla belluine.
Antropologicamente, a destra, quelli sono e quelli erano, a prescindere dal colore dei fazzoletti nel taschino o delle camicie, che cambiano con le stagioni.

Infine l’UDC: la rilevanza politica di una tombola in canonica. E basta così che è già una cert’ora.

Come se ne esce? (Per noi che vorremmo avere uno barlume di speranza di cambiamento rispetto a questo teatrino in tempi misurabili all'interno di una vita umana, intendo).
 Essendo un povero provincialotto esterofilo, non mi resta che guardare agli esempi d’oltralpe: la “cooperativa politica” di Cohn Bendit che fa il 12 e rotti percento in Francia, o i Grunen o la Linke in Germania. Tutti con i loro bravi difetti, ma con idee e proposte vere e almeno con due prerogative che alla politica (di sinistra) italiana mancano da un po’: uno straccio di coerenza e un minimo di credibilità.

Prossimo giro elezioni nazionali. Visto il sistema elettorale, sarà un altro martirio, qualunque decisione si prenda, salvo miracolosi risvegli di una coscienza civile che vada a mettere i piedi nel piatto dei partiti.
Nel frattempo si torna in consiglio comunale. Prossimamente OdG Carpi 5 Stelle e Rifondazione per salvare l’acqua dal mercato delle multinazionali. Il neo consigliere regionale IDV Grillini, stasera in TV ha detto chiaramente che chi vota IDV è per la ripubblicizzazione dell’acqua. Adesso vedremo a Carpi, l’IDV da che parte sta (e il PD pure…)

Oh, dimenticavo: il mio candidato preferito è passato dalle 14 preferenze a Carpi per le comunali, a 150. Senza stampare neanche un santino e senza infliggervi uno spot radiofonico né men che meno televisivo.
A me pare un gran fatto. Bravo Roberto!

Commenti

  1. Ti lascio tutte le analisi politiche, che saranno sicuramente fondate e appropriate...però se la gente andasse di più alle tombole in parrocchia (e anche nei circoli arci valà), starebbe meno a casa a guardare la tv da sola...andiamoci piano col dire che una tombola in parrocchia è irrilevante :-)))
    Ciao, Ceci G

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  2. Guarda, tutto sommato ti do pure ragione, ti do!

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  3. caro lorenzo il risultato della FDS e di Rifondazione non è dovuto ad una situazione contingente ma anche alla politica portata avanti negli ultimi 10 anni dal partito a livello locale e nazionale. A Carpi è vero che il PRC non si adegua agli accordi, ma purtroppo non corrisponde a questo una pratica politica conseguente, insomma non ci siamo saputi distinguere e bisogna fare anche autocritica a volte. Altro discorso per quanto riguarda invece il fatto che il PRC non viene più visto come punto di riferimento dai lavoratori e dai giovani, ma come un partito dell'establishment, un partito di carrieristi (vedi molti ex rifondaroli bertinottiani) che sono passati nelle file di SEL se non direttamente nel PD...questo fa capire chi in questi anni ha diretto un partito come il PRC, gente che di comunista aveva solo il nome, ma alla fine erano tutti orfanelli di Craxi...

    marco

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  4. Abbiamo vinto noi disertori.
    Siamo 14 milioni (35% sul totale degli elettori).

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  5. A vincere così sarebbe buona anche una scimmia (con rispetto parlando per le scimmie)

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  6. disertore guarda che anche il PCL e SC e parte dei grillini davano indicazione di non votare...
    E cmq quel 35% è un bacino interessante sicuramente ci sono elettori orfani di una vera sinistra di classe e anticapitalista!(per quanto da marxista rivoluzionario vedo le elezioni come semplice palco per propagandare le idee e non come fine ultimo dell'azione politica)

    marco

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  7. Ciao Lorenzo,
    ad una delle prime riunioni degli amici di Beppe Grillo feci una proposta sulla mobilità che ormai è quasi un assillo per me.

    Vorrei potertela esporre, se possibile in un posto "dedicato"

    Ciao

    denis.giliberti@tiscali.it

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  8. Non c'è posto più dedicato che possa essere una delle prossimi riunioni del Coordinamento Beni Comuni. La partecipazione è libera. Occhio perchè il prossimo non sarà giovedì 8, perchè ho imparato oggi che è stato convocato un consiglio comunale.
    Probabilmente passiamo ad un gionro della settimana sucessiva.

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  9. Lorenzo, giusto per chiudere il discorso , come fai a dire che il mio primo commento era anonimo quando mi rispondi chiamandomi per nome?

    Per quanto riguarda invece il commento di "anonimo" non condivido i toni(nel senso che un accusa diretta da dietro una tastiera la possono fare tutti).

    Allo stesso modo però non condivido l'affiancamento del simbolo di Rifondazione Comunista con quello del M5S. Ma è una scelta condivisa? E siamo sicuri che uno che condivide i principi del Movimento ma che non gradisca il partito comunista metta la X su quei due simboli?

    Saluti
    Denis Giliberti

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  10. Allora, Denis, era anonimo perchè sei registrato su blogger senza accesso pubblico, quindi dietro un "denis" ci può essere chiunque.
    Vedo ora che ti firmi con nome e cognome, e che avevi già postato su 'sto blog, scusa, ma con tutto il rispetto non riesco a ricordarmi di commenti apparsi qua mesi fa.
    Oggi come allora l'offertta a partecipare resta valida.
    In questo momento siamo tutti impegnati sui referendum sull'acqua, ogni aiuto è prezioso.
    I prossimibanchetti in piazza del comitato sono previsti tutti i sabati e il 25 aprile e il 1° maggio.

    L'affiancamento dei due simboli in coalizione (erano due liste distinte, si poteva scegliere una o l'altra, non fare la croce su tutte e due ) è stata decisa da chi ha partecipato alle attività del coordinamento beni comuni prima delle elezioni del 2009.

    Le due liste hanno concordato la coalizione sulla base di una storia comune in quel di Carpi e poi hanno cercato un candidato sindaco che gli andasse bene, ed è toccato al sottoscritto.

    Per inciso, visto il risultato delle elezioni, se le due liste fossero andate da sole, nessuna delle due avrebbe superato il quorum del 3%.

    La costruzione della coalizione è stato un percorso lungo nel tempo e sulla base di alcuni valori e programmi comuni (il tutto è spiegato anche nella HOME qua sopra e nel programma elettorale).
    Per tutti questi motivi, a Carpi una cosa di questo genere si poteva fare (altrove decisamente no), e per quanto riguarda il movimento, dato che si utilizzava il simbolo 5 stelle, è stato comunicato anche allo staff di Grillo, che ha acconsentito.

    Io, ma questa è una questione del tutto personale, dopo le regionali del 2010 e dopo aver visto alcune delle iniziative sul territorio del Movimento ho deciso di aderirvi, ma per quanto riguarda le attività del gruppo consiliare, voglio e devo mantenere la rappresentanza di tutte e due le liste (e finora la cosa non mi è costata nessuno sforzo, perchè credo che non ci sia un argomento uno di politica locale che ad oggi ci veda divisi)

    Nel 2014, chi ci sarà, prenderà le decisioni che meglio crederà, in termini di simboli, coalizioni e candidati.
    Sempre che il mondo non finisca nel 2012.

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  11. Conosco un po' gli inizi del movimento di Carpi (a cui inizialmente ho partecipato poi lasciato per carenza di tempo).

    Il discorso del bi-simbolo lo conoscevo ma quello che è certo è che alla prima occasione questa "anomalia" sarà strumentalizzata da chi annuserà un rischio di perdita di "seggiola"

    ciao

    denis (magari un giorno capirò come "identificarmi")

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