Oh, beh, ci ho provato a scrivere la solita articolessa su come è andata ieri, ma alla quarta prova cancellata (fanculo!), mi sono arreso.
Non ci sono parole: ieri in Piazza Martiri si è materializzata una “Comunità Resistente” e io ho vissuto, ai banchetti per la raccolta firme del referendum per l’acqua pubblica, uno dei miei 25 Aprile più belli ed entusiasmanti, come non vivevo da tempo.
Mio figlio sulle spalle ad ascoltare la Banda al mattino, Comandante Diavolo, vecchie e nuove voci della mia musica preferita al pomeriggio, e il flusso ininterrotto di persone, giovani, vecchi, famiglie con bambini, che venivano a firmare.
Tutto si tiene, tutto si lega.
Ancora una volta la mia piccola, dispersa, patria, ha scelto la sua parte dietro la Linea Gotica.
Fossi bravo avrei le parole giuste per dirlo, non lo sono e quindi tanto basta.
Non ci sono parole: ieri in Piazza Martiri si è materializzata una “Comunità Resistente” e io ho vissuto, ai banchetti per la raccolta firme del referendum per l’acqua pubblica, uno dei miei 25 Aprile più belli ed entusiasmanti, come non vivevo da tempo.
Mio figlio sulle spalle ad ascoltare la Banda al mattino, Comandante Diavolo, vecchie e nuove voci della mia musica preferita al pomeriggio, e il flusso ininterrotto di persone, giovani, vecchi, famiglie con bambini, che venivano a firmare.
Tutto si tiene, tutto si lega.
Ancora una volta la mia piccola, dispersa, patria, ha scelto la sua parte dietro la Linea Gotica.
Fossi bravo avrei le parole giuste per dirlo, non lo sono e quindi tanto basta.
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