Con il caso dell’ITALCARNI si allunga la lista delle aziende che fanno pagare ai lavoratori il conto della crisi e di scelte di investimento finanziario e immobiliare sbagliate.
Nel caso specifico riteniamo ancora più grave che a farlo sia una struttura cooperativa e sottoscriviamo il comunicato fatto uscire dalla RSU aziendale.
E’ particolarmente grave che oltre alla riduzione di personale, si stia pensando anche a fare della catena produttiva uno “spezzatino” con lo strumento dell’affidamento in appalto o affitto di alcune fasi di lavorazione.
Appalti e subappalti interni alle aziende fino ad oggi sono stati lo strumento per indebolire il potere contrattuale dei lavoratori, dividendoli e creando le condizioni per avere lavoratori di serie a e di serie b all’interno della stessa azienda.
Una pratica consentita da leggi che minano alla base la dignità del lavoro e che troviamo stupefacente venga utilizzata in modo così strumentale e a danno dei lavoratori da un’impresa socia di Legacoop.
Nel caso specifico riteniamo ancora più grave che a farlo sia una struttura cooperativa e sottoscriviamo il comunicato fatto uscire dalla RSU aziendale.
E’ particolarmente grave che oltre alla riduzione di personale, si stia pensando anche a fare della catena produttiva uno “spezzatino” con lo strumento dell’affidamento in appalto o affitto di alcune fasi di lavorazione.
Appalti e subappalti interni alle aziende fino ad oggi sono stati lo strumento per indebolire il potere contrattuale dei lavoratori, dividendoli e creando le condizioni per avere lavoratori di serie a e di serie b all’interno della stessa azienda.
Una pratica consentita da leggi che minano alla base la dignità del lavoro e che troviamo stupefacente venga utilizzata in modo così strumentale e a danno dei lavoratori da un’impresa socia di Legacoop.
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