AIMAG “regala” un milione alla concorrenza e il Comune riduce le proprie entrate.

I dati sul bilancio AIMAG riportati dalla stampa, ci dicono che quest’anno è stato un anno veramente positivo per AIMAG, con utili da record che saranno così suddivisi: 1 milione e passa a HERA, 304mila euro alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, poco più di 3,5 milioni da dividersi tra i 21 comuni soci del consorzio, dei quali 830mila euro per il comune di Carpi.


Incrociando questa notizia con quella che vede HERA fare aggressive campagne promozionali sui territori del consorzio AIMAG, dove i promoter di HERA cercano di convincere i cittadini a sottoscrivere contratti per la fornitura del gas a danno di SINERGAS (società del gruppo AIMAG), spacciandole come “la stessa cosa”, se ne deduce che AIMAG quest’anno “regala” un milione al suo diretto concorrente.
Saranno queste le brillanti sinergie di cui parlava HERA nel suo piano industriale per AIMAG (che infatti a parte i soldi versati ai comuni non prevedeva un solo euro di investimenti diretti nella società partecipata, che peraltro i bilanci 2009 dimostrano andare benissimo anche da sola)?

Altre considerazioni invece per i “guadagni” del Comune da questa brillante operazione: Carpi ha rinunciato ad un terzo dei suoi utili, in cambio di un pacco di milioni arrivati una tantum, utilizzati in parte per coprire spesa corrente in parte per ridurre l’indebitamento.

In sede di bilancio preventivo, funzionari e giunta si sono prodigati a spiegarci quale pacchia finanziaria fosse stata quest’operazione che ci farà risparmiare 1,2 milioni in spese per interessi per i prossimi 5 anni.

Ottimo, ma allora dobbiamo anche mettere nel conto che quest’anno e per tutti gli anni a venire, ben più di 5, rinunciamo al 32,5% dei dividendi di AIMAG (quest’anno fanno più di 300mila euro), in altre parole, il conto risulta vantaggioso solo nel medio periodo, nel lungo periodo… non saranno problemi di questa giunta.

Quindi riassumiamo rapidamente i conti della  svendita di AIMAG: la Fondazione si porta a casa 300mila euro dopo aver ricevuto il grazioso omaggio del 7,5% delle azioni, un regalo di cui non aveva certo bisogno visto che può permettersi di sperperare 2,5 milioni all’anno per gettoni di presenza e costi della sua struttura, oltre a bruciare qualche altro milione in operazioni discutibili come i terreni di Santa Croce e il Campus della Moda, HERA si porta a casa un rendimento del 3% del capitale versato ad un’azienda alla quale peraltro sta cercando di fare le scarpe (altro che investimenti “sinergici”), il Comune ha incassato tanto e subito mettendo al riparo (per un anno) i conti della Giunta, per il futuro rinuncia costantemente al 32,5% dei dividendi di un’azienda che quest’anno ha migliorato il proprio utile del 48%.

Ci sono ancora dubbi su chi ha fatto l’affare?

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