La pseudo opposizione che ci ritroviamo, in queste settimane si è fatta scavalcare a sinistra pure dalla Merkel.
La premier tedesca ha annunciato che nel loro piano di tagli rientrerà anche, ad esempio, la riduzione del programma Eurofighter, ovvero l’acquisto di nuovi aerei per l’aeronautica tedesca.
L’Italia invece, che di programmi per nuovi aerei militari ipertecnologici da guerra a distanza ne ha addirittura due (il caccia europeo e quello americano F 35), preferisce tagliare stipendi, scuola e sanità, ma ci tiene a spendere i suoi bravi 29 miliardi in nuovi sistemi d’arma nel giro di pochi anni, che com’è noto, per portare la pace servono bombardieri e caccia invisibili ai radar.
Non una parola da parte delle nostre opposizioni parlamentari da operetta su questa spesa assurda, del resto il governo dell’Unione per primo mentì a tutti gli elettori di sinistra quando nel suo programma promise il taglio delle spese militari, salvo poi aumentarle e portarci al 6 posto a livello mondiale come spesa procapite in armi.
In pareticolare, il programma per il supercaccia americano (peraltro un doppione di quello europeo, ma noi mica si voleva scontentare l’alleato americano e soprattutto la Loocked, che li costruisce) è stato cominciato dal governo D’Alema, confermao da Berlusconi, riconfermato da Prodi e oggi di nuovo da Berlusconi.
Nel frattempo, come da tradizione italiana evidentemente diventata costume internazionale, il costo dle caccia è passato dai 50 milioni al pezzo a 113 e solo per questi spenderemo intorno ai 14 miliardi di euro
Pure L’Unità aveva provato a dire qualcosa sul tema nei giorni scorsi, prontamente “richiamata” alla disciplina dall’ex ministro alla difesa Parisi.
Bersani non vuole proprio provare a dire qualcosa di sinistra, almeno quanto la Merkel?
Ci servono tutti questi cacciabombardieri, non si potrebbe fare magari giusto con la metà (tanto per non togliere tutti i giocattolini ai nostri militaristi di destra e di “sinistra”)?
La premier tedesca ha annunciato che nel loro piano di tagli rientrerà anche, ad esempio, la riduzione del programma Eurofighter, ovvero l’acquisto di nuovi aerei per l’aeronautica tedesca.
L’Italia invece, che di programmi per nuovi aerei militari ipertecnologici da guerra a distanza ne ha addirittura due (il caccia europeo e quello americano F 35), preferisce tagliare stipendi, scuola e sanità, ma ci tiene a spendere i suoi bravi 29 miliardi in nuovi sistemi d’arma nel giro di pochi anni, che com’è noto, per portare la pace servono bombardieri e caccia invisibili ai radar.
Non una parola da parte delle nostre opposizioni parlamentari da operetta su questa spesa assurda, del resto il governo dell’Unione per primo mentì a tutti gli elettori di sinistra quando nel suo programma promise il taglio delle spese militari, salvo poi aumentarle e portarci al 6 posto a livello mondiale come spesa procapite in armi.
In pareticolare, il programma per il supercaccia americano (peraltro un doppione di quello europeo, ma noi mica si voleva scontentare l’alleato americano e soprattutto la Loocked, che li costruisce) è stato cominciato dal governo D’Alema, confermao da Berlusconi, riconfermato da Prodi e oggi di nuovo da Berlusconi.
Nel frattempo, come da tradizione italiana evidentemente diventata costume internazionale, il costo dle caccia è passato dai 50 milioni al pezzo a 113 e solo per questi spenderemo intorno ai 14 miliardi di euro
Pure L’Unità aveva provato a dire qualcosa sul tema nei giorni scorsi, prontamente “richiamata” alla disciplina dall’ex ministro alla difesa Parisi.
Bersani non vuole proprio provare a dire qualcosa di sinistra, almeno quanto la Merkel?
Ci servono tutti questi cacciabombardieri, non si potrebbe fare magari giusto con la metà (tanto per non togliere tutti i giocattolini ai nostri militaristi di destra e di “sinistra”)?
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