Sulla questione del tracciato della pista in via Focherini e del relativo taglio di 42 alberi, le opposizioni hanno ricevuto accuse di strumentalizzare la protesta di cittadini e associazioni e di essere state “negligenti” in commissione, non avendo sollevato la questione.
Per amor di precisione, mi sono procurato il verbale della commissione consiliare 1 (Bilancio) del 18 novembre, unica commissione in cui si è parlato dell’opera, in quanto veniva richiesta una variazione al bilancio di previsione 2009 e di variazione al piano poliennale degli investimenti, per diversi capitoli, fra cui quello della famigerata pista, per la richiesta di indennizzo da parte delle FS per l’interruzione del servizio.
Assessori presenti: Cinzia Caruso (e non D’Addese, com’è logico che sia essendo una commissione bilancio).
L’assessora Caruso spiega i “caratteri generali” dell’assestamento.
Si apre il dibattito.
I consiglieri Gasparini Casari e Bizzarri pongono domande sulla natura della variazione di 350.000€ per la pista ciclabile e ricevono risposta dall’assessore.
Il consigliere Gavioli chiede quali saranno i tempi di realizzazione dell’opera: la Caruso non ne ha la più pallida idea (logicamente, non essendo l’assessore competente per quel progetto, e questo ce la dice anche lunga su quali informazioni sul tracciato i consiglieri avrebbero potuto avere in commissione, se avessero avuto l’ardire di fare altre domande tecniche)..
Da notare che il progetto originario della pista era stato approvato nel dicembre 2008 (sempre e solo dalla giunta), cioè prima dell’insediamento di questo consiglio comunale, ma in commissione bilancio non si riportano i disegni dei tracciati o altro, proprio perché non è il progetto ad essere in discussione, ma solo una variazione nella previsione dei costi. (Per inciso, se andate a cercare la delibera del dicembre 2008 la troverete sul sito senza allegati, quindi senza descrizione del tracciato.)
Il dibattito prosegue con domande su altri “capitoli” dell’assestamento di bilancio 2009.
E’ il 18 novembre, la variante arriverà in consiglio il 26 novembre, dove passerà con i soli voti di maggioranza e anche lì, non si entrerà mai nell’illustrazione del tracciato della pista e delle sue “conseguenze”, semplicemente perché non era quello il punto in discussione.
Ottenuta la variante al bilancio, la giunta approverà il 28 di dicembre il progetto esecutivo, che essendo per ì’appunto esecutivo, non necessita più di ulteriori passaggi né in commissione né in consiglio.
A questo punto, un assessore che scrive nero su bianco che le opposizioni “strumentalizzano” la protesta dopo essere stati zitti in commissione, supportato dal successivo comunicato stampa del segretario del PD Dalle Ave, e con complemento di accuse di negligenza da parte della consigliera Bulgarelli (ModenaQui del 22 luglio e speriamo che almeno lei fosse presente a quella commissione…), parlando di un tema che NON POTEVA essere discusso in quella commissione e nel consiglio successivi, dato che il progetto esecutivo è stato approvato un mese dopo, danno veramente un pessima prova di correttezza istituzionale e quindi, chiariti i fatti, attendiamo che i tre soggetti interessati si scusino con i consiglieri delle opposizioni, o se ne dovrà dedurre che mistificazione e insulto sono la normale cifra del loro dialogo politico.
Per amor di precisione, mi sono procurato il verbale della commissione consiliare 1 (Bilancio) del 18 novembre, unica commissione in cui si è parlato dell’opera, in quanto veniva richiesta una variazione al bilancio di previsione 2009 e di variazione al piano poliennale degli investimenti, per diversi capitoli, fra cui quello della famigerata pista, per la richiesta di indennizzo da parte delle FS per l’interruzione del servizio.
Assessori presenti: Cinzia Caruso (e non D’Addese, com’è logico che sia essendo una commissione bilancio).
L’assessora Caruso spiega i “caratteri generali” dell’assestamento.
Si apre il dibattito.
I consiglieri Gasparini Casari e Bizzarri pongono domande sulla natura della variazione di 350.000€ per la pista ciclabile e ricevono risposta dall’assessore.
Il consigliere Gavioli chiede quali saranno i tempi di realizzazione dell’opera: la Caruso non ne ha la più pallida idea (logicamente, non essendo l’assessore competente per quel progetto, e questo ce la dice anche lunga su quali informazioni sul tracciato i consiglieri avrebbero potuto avere in commissione, se avessero avuto l’ardire di fare altre domande tecniche)..
Da notare che il progetto originario della pista era stato approvato nel dicembre 2008 (sempre e solo dalla giunta), cioè prima dell’insediamento di questo consiglio comunale, ma in commissione bilancio non si riportano i disegni dei tracciati o altro, proprio perché non è il progetto ad essere in discussione, ma solo una variazione nella previsione dei costi. (Per inciso, se andate a cercare la delibera del dicembre 2008 la troverete sul sito senza allegati, quindi senza descrizione del tracciato.)
Il dibattito prosegue con domande su altri “capitoli” dell’assestamento di bilancio 2009.
E’ il 18 novembre, la variante arriverà in consiglio il 26 novembre, dove passerà con i soli voti di maggioranza e anche lì, non si entrerà mai nell’illustrazione del tracciato della pista e delle sue “conseguenze”, semplicemente perché non era quello il punto in discussione.
Ottenuta la variante al bilancio, la giunta approverà il 28 di dicembre il progetto esecutivo, che essendo per ì’appunto esecutivo, non necessita più di ulteriori passaggi né in commissione né in consiglio.
A questo punto, un assessore che scrive nero su bianco che le opposizioni “strumentalizzano” la protesta dopo essere stati zitti in commissione, supportato dal successivo comunicato stampa del segretario del PD Dalle Ave, e con complemento di accuse di negligenza da parte della consigliera Bulgarelli (ModenaQui del 22 luglio e speriamo che almeno lei fosse presente a quella commissione…), parlando di un tema che NON POTEVA essere discusso in quella commissione e nel consiglio successivi, dato che il progetto esecutivo è stato approvato un mese dopo, danno veramente un pessima prova di correttezza istituzionale e quindi, chiariti i fatti, attendiamo che i tre soggetti interessati si scusino con i consiglieri delle opposizioni, o se ne dovrà dedurre che mistificazione e insulto sono la normale cifra del loro dialogo politico.
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