Dalle Ave e Bulgarelli: su via Focherini comica finale ( o almeno speriamo!)

Dato che Dalle Ave e Bulgarelli preferiscono continuare ad attorcigliarsi sulla questione "chi sapeva cosa" dell'abbattimento degli alberi di via Focherini, anziché semplicemente ammettere un errore (cosa che probabilmente viola il dogma dell'infallibilità del PD carpigiano, secondo solo a quello dei papi), tocca rimettere in fila di nuovo la questione.

Dichiarazioni di Dalle Ave alla stampa (ModenaQui il 22 luglio, virgolettate nell'originale): «Io in commissione non c'ero, e dunque mi fido delle parole dell'assessore D'Addese»
Domanda del giornalista: «In consiglio si parlò dell'abbattimento degli alberi?»,
Risposta di Dalle Ave: «C'eravate anche voi, scrivete ciò che vi ricordate» .

Ora, dato che il progetto definitivo e quello esecutivo non sono mai approdati in consiglio, e dato che il giornalista che sta raccogliendo l'intervista segue il consiglio comunale solo da questa legislatura la logica vuole (o vorrebbe, stiamo parlando di esponenti del PD che ultimamente stanno dando varianti piuttosto originali della grammatica e della sintassi italiana) che Dalle Ave si riferisca all'unico consiglio in cui si è discusso della pista ciclabile di Via Due Ponti ed alla relativa commissione, ovvero rispettivamente 26 e 18 novembre 2009 .

In alternativa si deve supporre che la dimensione spazio-tempo per Dalle Ave non esista e parlare di una commissione del 2008 in sequenza logica con un consiglio comunale di 12 mesi dopo senza dover precisare che si sta parlando di due passaggi istituzionali diversi per natura e contenuto, rientri nella normalità

Dichiarazione della Bulgarelli, nel medesimo articolo (virgolettata pure questa): "E' una negligenza delle minoranze se non hanno chiesto niente su viale Focherini": le minoranze, l'unica volta che hanno avuto modo di affrontare il tema della ciclabile in consiglio hanno votato CONTRO (per quanto riguardava gli aspetti di bilancio)
Anche che la questione del taglio degli alberi fosse stata nota a novembre, per oppormi "di più" a quella pista, cosa avrei dovuto fare? Saltare dal banco del consiglio e dar fuoco alla cravatta di Dalle Ave?

Un mese dopo l'approvazione della variante di bilancio viene approvato il progetto esecutivo in giunta, progetto esecutivo che, ricordiamolo, non passa né da commissioni nè dal consiglio.
Il comunicato stampa del comune sulla delibera adottata il 28 dicembre con il progetto esecutivo (postato il 7 gennaio sul sito del comune) NON FA BESSUN ACCENNO ALLA QUESTIONE DEGLI ALBERI DI VIA FOCHERINI (un po' bizzarro , non trovate?)

VOCE il 14 gennaio pubblica il progetto e comunica, forse per la prima volta, al pubblico la questione del taglio degli alberi.

Cominciano a sollevarsi le prime critiche e malumori da parte dei cittadini, il dissenso monta nelle settimane e se quelli delle opposizioni si dichiarano d'accordo con queste critiche, senza aver MAI potuto esprimere un voto in consiglio comunale sul merito sono (nelle parole del trio D'Addese, Dalle Ave e Bulgarelli) ipocriti (perché dire che si "strumentalizza" una protesta significa dire che non ci interessa il merito della questione, quando invece io agli alberi di via Focherini ci tengo) e "negligenti" (perché non avremmo chiesto di vedere il tracciato di un'opera a cui c'eravamo già opposti! E che peraltro è uscito nella sua forma esecutiva un mese dopo il dibattito in consiglio).

Infine D'Addese: ammesso e non concesso che anche in prima battuta nel suo comunicato stampa del 17 luglio si riferisse alla fantomatica "Seconda commissione congiunta con la Consulta ambiente" (del 2008!) di cui parlano oggi Dalle Ave e la Bulgarelli (e di cui a questo punto chiederemo il verbale) e non a quella bilancio dell'attuale legislatura, dobbiamo dedurre che le accuse di "strumentalizzazione" fatte nel suo comunicato alle forze politiche che si opongono al progetto, siano da estendere anche ai rappresentanti delle associazioni della consulta ambiente, presenti anche loro in commissione ed usciti pubblicamente solo dopo l'approvazione del progetto esecutivo da parte della giunta, un anno e mezzo dopo.

Insomma, tutto questo per dire che alle volte, è più semplice dire "abbiamo fatto un'uscita infelice, ma rimaniamo convinti delle nostre posizioni", anziché appioppare etichette di ipocrisia e negligenza a destra e a manca per non dover ammettere di aver sbagliato ed aver largamente sottovalutato la questione.
Questo ricorrere a giudizi sommari e gratuiti sul lavoro dei consiglieri di opposizione (ma anche dei colleghi di maggioranza, viste le affermazioni di Arletti), francamente lo trovo insultante e ritengo squalifichi chi li enuncia, come persone, prima ancore che come rappresentanti delle istituzioni.

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