Silenzi e grida (manzoniane)

Libera sintesi a capitoli dell'ultimo consiglio comunale.

La Dorando Pietri corre, il comune arranca
Approvata la proroga decennale per il diritto di superficie del terreno su cui sorge il bocciodromo della Dorando Pietri, per dare modo alla polisportiva di ammortizzare l’investimento in un impianto fotovoltaico da 267 kwp.
L’impianto sarà realizzato dalla Riese Immobiliare, che di fatto “affitterà” il tetto della polisportiva per 25 anni, pagando la bonificazione dall’amianto (valore dell’opera 244.000€) più 25.000€ cash.

Il meccanismo è il medesimo previsto dall’odg presentato da Carpi 5 Stelle e Rifondazione e approvato all’unanimità dal consiglio comunale un paio di consigli fa.
La Dorando Pietri non ha avuto bisogno di aspettare “l’input” comunale, si è mossa per tempo e prima l’impianto sarà operativo prima lei e la Riese Immobiliare cominceranno a trarne vantaggi.
Il Comune segue, a parecchie lunghezze di distanza. Sarebbe il caso di cominciare a fare il conto di quanti soldi ci sia costata questa amministrazione per mancato incasso da impianti a energie rinnovabili, da quando esiste il conto energia…

Fede, speranza, ma per la carità rivolgetevi altrove
Non so se San Paolo sarebbe d’accordo, ma pare che sui sagrati delle chiese carpigiane le tre virtù cardinali del suo messaggio evangelico, non potranno più viaggiare assieme: il nuovo regolamento di Polizia Municipale vieta infatti l’elemosina (si badi bene, non la questua molesta, che è già vietata per legge, ma l’elemosina tout court) in prossimità dei luoghi di culto.
PD, PDL e Lega, tutti uniti a votare odg sulla difesa dei crocifissi nei luoghi pubblici, evidentemente hanno un’idea un po’ selettiva di cosa voglia dire “radici cristiane”:

Ci sono altre chicche del nuovo regolamento di Polizia Municipale, che di fatto rendono le innovazioni del nuovo regolamento praticamente delle ridicole grida manzoniane. Dato che le forza dell’ordine non sono in grado di far rispettare le leggi già esistenti (che vietano schiamazzi, atti osceni, abbandono di rifiuti e quant’altro possa danneggiare una civile convivenza), PD, PDL e Lega tutti insieme votano qualche norma restrittiva in più, a credibilità zero: non siamo capaci di far rispettare le leggi, risolviamo aggiungendo regole.

Un’operazione di propaganda, l’ha definita il consigliere Benatti (che poi l’ha votata, e ora mi chiedo se l’ha votata perché è il tipo di propaganda che gli piace o perché crede veramente che le ridicole norme contenute in quel regolamento saranno più vincolanti di leggi statali per le quali non si riesce a svolgere normali attività di controllo.)

Il PD sulla sicurezza e sulla convivenza civile, non avendo un’idea sua da sostenere con forza, per parlare alla testa delle persone, decide con questo regolamento di rincorrerne “la pancia”, scimmiottando i peggiori pregiudizi su cui campa la destra (che almeno su questi temi può vantare la primogenitura).

Così, mentre la destra a Roma liberalizza ogni tipo di impresa da lacci e lacciuoli, roba che può spuntarti una Fonderia Lamiz al giorno in un giardino condominiale, a Carpi, d’accordo con il PD danno un bel giro di vite a quelle imprese commerciali che sono gli internet point e centri di telefonia, che come ha sottolineato il consigliere Arletti (PD, è bene sottolineare, perché mentre parlava pareva la fotocopia di Borghezio), essendo pericolosi centri di aggregazione di cellule terroriste islamiche, devono essere rigidamente regolamentati definendo metri quadri delle postazioni, numero e qualità dei cessi.
Questo sì, ci metterà al sicuro dal terrorismo islamico.

A domanda rispondo
Traduciamo il senso dell’interrogazione che abbiamo presentato sui futuri assetti societari di AIMAG: il presidente di HERA ha chiaramente detto che una fetta di AIMAG non gli basta, vuole tutta la torta.

Certo a Roma hanno fatto del loro, dal decreto Ronchi in poi, per complicare la vita a chi volesse tenere in mano pubblica i servizi essenziali per un territorio (acqua, energia, rifiuti), ma né il Sindaco ne il brillante capogruppo PD hanno saputo (o voluto dirci) se, fatti salvi obblighi di legge o altro, sia loro intenzione o meno smentire le sparate del Presidente di HERA.
Secondo voi, cosa ne dovremmo dedurre?

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