Via Focherini: D'Addese si ravveda

Il comunicato stampa dell’assessore D’Addese sulla pista ciclabile di via Focherini richiede due precisazioni:

1) in commissione nessuno ha sollevato obiezioni al taglio degli alberi perché il tema non è mai stato presentato e dagli elaborati presentati ritengo che nessuno dei consiglieri di opposizione e maggioranza ne avesse avuto coscienza.
2) L’opposizione al taglio delle piante non può essere considerata “strumentale” dal momento che unisce oltre ad alcuni dei residenti che hanno sollevato il caso, le associazioni ambientaliste (ed è buffo che si opponga a loro quello che dovrebbe essere l’assessore dei Verdi)), oltre a chi in consiglio comunale aveva votato NO a quella pista ciclabile (fra i quali il sottoscritto).

A questo punto, un’amministrazione sensata, coglierebbe l’occasione di questo rinvio per ridiscutere il progetto.
Si possono trovare soluzioni alternative che consentano di salvare gli alberi, se si vuole farlo.
Il non farlo mostrerebbe invece il classico stile amministrativo di questa giunta, incapace di tornare sui propri passi di fronte ad un evidente errore di impostazione ma anche di sottovalutazione del senso comune dei residenti e di tutti i cittadini che non vogliono vedere alterato irrimediabilmente il profilo di uno dei viali storici della città

Commenti

  1. generazione italia/carpi20 luglio 2010 alle ore 22:48

    Rinnovo il mio rispetto personale per l'assessore D'addese,ma anche il mio dissenso politico,trovo a dir poco curioso che la sua provenienza "VERDE"non le impedisca di mentire ai cittadini,posso certificare che ne in commissione ne in Consiglio Comunale ci è stato comunicato il taglio dei 42 alberi anche perchè credo ci saremmo opposti in modo univoco ,il buon senso non è ne di DX ne di SX.In ogni caso credo che anche il piu'ottuso dei Cittadini abbia compreso che la Green Economy è un po' come una escort (parola che piace tanto a certi salotti di sx)serve solo quando fa' comodo......

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  2. Ai salotti di sinistra piace la parola, il presidente del consiglio se le ritrova a Palazzo Grazioli (ovviamente a sua insaputa, un po' come i soldi del ministro Scajola).

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