Leghisti in salsa (e saluto) romano

Turpiloquio a fronte di critiche al governo da parte del capogruppo leghista e saluti romani da parte del giovine segretario cittadino della Lega.

Questo il divertente siparietto nella serata di ieri in consiglio comunale

I leghisti, premurosi estensori dell'odg per la "moderazione verbale" votato con urgenza mesi fa in consiglio (che a dire che Berlusconi è un piduista si sobilla il terrorismo da lancio di souvenir), ci hanno dato un pratico esempio di cosa intendessero con "moderazione verbale".
Al solito, la Lega fa il contrario di quel che dice e promette, come il più romano dei partiti di Roma.

Certo, lo sfogo verbale di Alboresi verrà declassato a folklore, come quelli del suo capo Bossi, segno distintivo del carattere "popolare" della Lega.
Non troppi anni fa, una normale mamma "del popolo", al figlio che si fosse espresso così in pubblico, avrebbe dato due ceffoni e lo avrebbe spedito a letto senza cena.
Alboresi ha il fisico di chi di cene ne ha fatte anche troppe, e di educazione ne ha imparata poca.
Sul gesto del giovine segretario comunale, diciamo che la stupidità dell'atto ci da una chiara idea delle raffinate doti politiche e umane del soggetto.

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