Via Due Ponti: il sottopasso diventa chimera

Con la risposta all'interrogazione di Carpi 5 Stelle -Rifondazione Comunista, l'assessore D'Addese, ieri sera ha cominciato a prepararci in via omeopatica all'accettazione di una realtà che da anni viene negata dalla sua stessa maggioranza: in via Due Ponti non si farà nessun sottopasso automobilitstico.
Certo l'assessore non lo ha detto in modo così netto, ma personalmente sono pronto a scommettere che a causa "delle notevoli difficoltà per le condizioni del sito, quali ad esempio gli accessi alle abitazioni, la presenza di un canale irriguo, ecc...", l'opera diventerà presto mitologica più o meno come il sottopasso automobilistico di via Roosevelt.

Ora, per noi ciclicsti della zona Due Ponti poco male, visto che in teoria sta per arrivare la ciclabile a sud di via Due Ponti, peccato però che appena a nord di via Due  Ponti, il Comune abbia previsto il PRU e qualche comparto del PRG e quindi, se non fosse stato per la crisi in atto, a quest'ora ci troveremmo una mezza città costruita sulla campagna compresa tra la Lama e la ferrovia e ancora una volta con una viabilità ferma agli anni 70 (viste le "notevoli  difficoltà") segno evidente che, come per Cibeno Est, in comune prima ci si preoccupa di infittire le case, poi si ragiona se da queste case ci si potrà muovere oppure no.
Al tutto contribuisce la scarsa lungimiranza di chi fece il sottopasso di via Cremaschi, sul lato opposto del quartiere Due Ponti: basso e stretto, senza passaggi ciclabili che lo potevano mettere in continuità con le piste di fronte alle scuole di via Cremaschi e del quartiere e con quelle di là dalla ferrovia, dirette al centro, evitando l'ennesima "pista spezzatino", che tiene alte le statistiche di km comunali per le piste ciclabili solo sulla carta, essendo poi di fatto un collage di tronconi senza senso.

Dato che il sottopasso automobilistico, nonostante la propaganda del PD , non si farà mai (e non certo per cause che si scoprono solo ora, dato che le abitazioni a ridosso della ferrovia sul lato sud di Due Ponti e il canale, pare esistessero già da un po')  restiamo anche dell'idea che i pochi soldi disponibili per le piste ciclabili, debbano essere utilizzati per un opera che possa mettere in connessione Cibeno Est con Due Ponti con il centro, utilizzando il sentiero di servizio dell ex consorzio agrario e spostando il sottopasso ciclabile previsto dalla pista che parte dal'area verde di via Giovenale e passa dal Foro Boario (area vincolata dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paessagistici) dietro la zona stazione FS, con sbocco su via Dallai o Alghisi, per poi proseguire verso il centro
Per gli abitanti del quartiere Due Ponti si tratterrebbe di fare cento o duecento metri in più in direzione stazione per sbucare vicini al centro, per Cibeno Est avremmo almeno uno sbocco ciclabile, in pratica "due al prezzo di uno".
Invece ci ritroveremo un passaggio ciclabile quasi a ridosso del sottopasso "monco" di via Cremaschi (quando si dice spender bene i soldi!) e gli abitanti di Cibeno Est che, se decidono di andare in centro in bicicletta, per passar la ferrovia dovranno continuare ad aspettare che si alzino le sbarre di via Roosevelt.

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