E anche sulla Ferrovia Carpi Modena, infine arrivò il "contrordine del giorno" del PD

A novembre Carpi 5 Stelle e Rifondazione Comunista, dopo che il sottoscritto aveva partecipato in qualità di utente pendolare alla riunione del comitato utenti di ottobre,  avevano depositato un odg per chiedere regionalizzazione della linea Carpi Modena, raddopio del binario, rinnovo del materiale rotabile.
Abbiamo fatto il classico errore di ricordare che la responsabilità sul trasporto locale è regionale e quindi, se si deve chiedere che in scarsità di risorse, i soldi vengano destinati alle ferrovie anziche alle strade e autostrade, questo deve essere chiesto alla regione in primis, dato che sta proprio in questi mesi elaborando il futuro piano regionale per i trasporti.
Al PD evidentemente questo riferimento non deve essere stato gradito.

Qualche settimana dopo Vaccari e Peri (assessore provinciale e regionale) hanno tutti speso parole a favore della regionalizzazione del servizio e ora arriva l'odg del PD carpigiano, senza dubbio formalmente più curato del nostro e che effettivamente dedica maggiore attenzione anche alla questione delle cadenze dei treni, ma che ovviamente si guarda bene dal ricordare alla regione, che, se le risorse sono limitate, inevitabilmente il piano regionale dei trasporti dovrà fare scelte (o almeno indicare priorità) su quali infrastrutture finanziare prima, tra ferrovia e asfalto.

Con questo odg, il PD carpigiano potrà mandare il suo segnale al popolo imbufalito dei pendolari della Carpi -Modena, senza dover disturbare troppo in regione, dove continuerà l'elaborazione di un PRIT (il piano regionale dei trasporti, appunto) che continuerà a favorire la gomma e penalizzare la rotaia, pur parlando diffusamente in antemprima di mobilità sostenible e trasporto pubblico.
Ma l'importante è dirsi a favore della mobilità sostenibile, mica praticarla.
Almeno non fino al 2020.

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