Parco Lama: una “mano” di verde o una diversa idea di Carpi?

Il dibattito in consiglio comunale ha segnato un punto in avanti per i sostenitori dell’idea di un grande parco a est di Carpi: il PD non può più permettersi il lusso di trattare con sufficienza una proposta (meglio, direi una suggestione) che viene da migliaia di cittadini che si sono mobilitati spontaneamente sulla questione dello sviluppo (cementizio) a est della ferrovia.


Un passo avanti che rischia però di trasformarsi in un autogol se l’idea del Parco Lama, non diventa lo strumento per rimettere in discussione quello che è già stato previsto dai piani di questa amministrazione comunale, per le aree a ridosso della ferrovia.

Del PRU che si affaccia su via Due ponti e dei comparti previsti dal PRG , delle centinaia di appartamenti, insediamenti commerciali e relativi parcheggi, ne parliamo diffusamente dai tempi della campagna elettorale: sono non solo un danno ambientale in termini di ulteriore consumo di territorio, ma anche un errore di programmazione urbanistica, che (come per Cibeno Est), mette la progettazione dello sviluppo urbano di Carpi ancora una volta in mano ai costruttori, senza un chiaro disegno strategico e soprattutto senza avere risolto i problemi della mobilità della zona est, ovvero la questione dell’attraversamento della ferrovia.

Noi siamo convinti che lì non si dovrebbe costruire, e bisognerebbe sfruttare il momento dell’attuale crisi per ridiscutere tutta la programmazione urbanistica di quell’area. PD e alleati sono disposti solo a garantire che la zona agricola DIETRO le zone insediative previste da PRG e PRU, non verrà toccata (bello sforzo, avendo già cementificato tutto il cementificabile!).

L’Associazione Parco Lama e Alleanza per Carpi, hanno portato a casa una (importante) fetta di visibilità in cambio però di nessun impegno concreto da parte di questa maggioranza nel rivedere le dinamiche di espansione edilizia che hanno caratterizzato la Carpi degli ultimi dieci anni.

Dire che Parco Lama, diventi l’occasione per ridiscutere la cementificazione dell’area tra via Due Ponti e via Tre Ponti, non è una questione di “massimalismo” ambientalista, (senza dubbio, noi vorremmo vedere tutta l’area salva dalla speculazione, ma sarebbe già un gran risultato se ad esempio si riducessero le quantità di superficie coperta da cemento e asfalto, unica condizione per la quale il previsto “cannocchiale verde” verso la campagna, non abbia più semplicemente le dimensioni di un… monocolo), ma la condizione minima per capire se vogliamo dare un effettivo segno di cambiamento rispetto alle dinamiche di sviluppo malato, che hanno concentrato sulla speculazione edilizia risorse che avrebbero potuto essere destinate a ben altro e con frutti più equamente distribuiti per tutto il territorio, consegnandoci una città meno legata alle logiche del cemento e con una mobilità strozzata

Abbiamo chiesto che fosse scritto nero su bianco almeno la disponibilità a discutere dei possibili strumenti alternativi per rivedere gli strumenti di programmazione urbanistica dell’area (semplicemente ad esporli e valutarli, non ad adottarli!), ma non hanno concesso neanche questo.

Per questo motivo, pur riconoscendo che i toni del PD rispetto al 2009, sulla questione si sono fatti più “dialoganti” (pur in realtà non cedendo niente di concreto nella sostanza), abbiamo votato contro l’odg sostenuto da PD e Alleanza per Carpi, perché al momento, l’unica cosa che garantisce, è che l’area oltre ferrovia verrà comunque sepolta da una colata di palazzine e villette, che verranno realizzate a spizzichi e bocconi, con la medesima logica che le ha caratterizzate fino ad oggi e che ci ha regalato quei “gioielli” di programmazione urbanistica come Cibeno Est o l’espansione a sud di via Cuneo e via Morbidina, con l’aggravante di farlo n un quartiere già segnato da gravi problemi dal punto di vista della mobilità, pure nella logica distorta di mobilità tutta a favore dell’auto, che questa giunta tenacemente persegue.

L’importante lavoro dell’Associazione Parco Lama, ha ottenuto un primo risultato di “sensibilizzazione”, saremo con loro per continuare a chiedere che si possa ottenere qualcosa di più, rispetto al nulla concesso ad oggi dal PD, per la tutela di quell’area e per il futuro (sostenibile) di Carpi.

Commenti

  1. L'immagine di Google Earth, risale al 2003. Ora tutta l'area agricola a nord di via Tre Ponti non esiste più, e sul lato di via Due Ponti, il "rosicchiamento" edilizio ha già fatto un gran lavoro, ma non è nulla rispetto a quello che arriverà con PRU e PRG

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  2. il "parco Lama" (fra virgolette, ora è solo una idea di una associazione) sa molto di parco metropolitano americano. Qui da noi non è utile. E' la campagna il nostro vero parco. E' lì che si deve agire, sulle culture, sulle abitazione, sulle imprese, sull'ambiente... riducendo a zero il consumo di campagna per edificare. Campagna bella----------- il nuovo centro "storico ambientale" di Carpi, Soliera, Novi, Campogalliano.

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  3. In realtà non credo che l'idea di cosa debba essere il Parco Lama, sia già così definita neanche per l'Associazione.
    Per quanto mi riguarda, sono d'accordo con te, infatti direi che ormai ho citato fino allo sfinimento il Parco Agricolo di Milano Sud, per dare la mia idea di parco.

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  4. La nostra idea per il Parco Lama non è certo quella di un parco metropolitano americano. Abbiamo più volte detto che sarà un parco città-campagna in cui conviveranno aree verdi pubbliche, zone boschive e aree coltivate. Il progetto è sostanzialmente indirizzato a proteggere la flora autoctona e le coltivazioni agricole attuali, attraversabili in corridoi liberi fino alla Lama. Solo la destinazione ad area verde protetta la proteggerà dalla speculazione edilizia. Ed è per questo che non solo è utile ma è indispensabile. Dobbiamo collaborare insieme a creare il progetto di massima e non serve a nulla fare le pulci ad un progetto che ancora non c'è. Ciao. Maurizio.

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  5. Il fatto di chiamarlo Parco e non solo campagna è un modo prima di tutto di difenderlo perchè la campagna a ridosso della città è in pericolo costante. Vedi appunto Via Morbidina. Successivamente gli aderenti e i cittadini discuteranno pubblicamente di come realizzarlo.
    Io, come consigliera di Alleanza per Carpi, ho votato a favore dell'Ordine del Giorno del PD perchè ho pensato che era il massimo che si poteva ottenere in quella sede e quindi un punto da portare a casa. Il PD non è fatto di politici che prendono decisioni così dirompenti nel giro di un'ora. Il resto si dovrà conquistare con pazienza e l'Associazione per il ParcoLama è sempre in tempo a prendere posizioni dure, quell'Ordine del Giorno è solo l'avvio.

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