E' passata ovviamente senza colpo ferire la delibera che obbliga il comune di Carpi ad adeguarsi al patto regionale per quanto riguarda il sistema tariffario del trasporto pubblico, nel più classico degli scaricabarile
Seguite bene i passaggi perché la cosa, vista da fuori, sarebbe anche divertente, se non fosse tragica per le sorti di un servizio pubblico: il governo in finanziaria decide un taglio sul trasporto pubblico che di fatto lo azzera. Le regioni giustamente protestano e allora il ministro Fitto firma un bel patto con le regioni per dire che no, si son pentiti, non taglieranno, però poi il governo non riattiva le risorse per i capitoli di spesa dedicati al trasporto pubblico per il 2011.
Per star dalla parte dei bottoni, le amministrazioni locali cosa fanno? Aumentano il prezzo dei biglietti per i cittadini. Per destra e centrosinistra, quei fessi che pagano le tasse e pagano il biglietto quando salgono in vettura, dovranno pagare pure il taglio che forse non è un taglio operato dalla banda del buco che sta a Roma.
Risultato per il Comune di Carpi: per “solidarietà di bacino” con il resto della provincia, come la definisce l’assessore D’Addese, pure a Carpi aumenterà il biglietto del 20% (venti!).
Cosa si ramazza su con questo aumento che colpisce l’utenza debole e occasionale del servizio Arianna? Ammesso e non concesso che il prezzo non scoraggi l’utenza, ben che vada si tireranno su 18.000€.
Noi in consiglio comunale abbiamo detto che è ingiusto che siano i cittadini a pagare per i deliri di PDL e Lega a Roma e per le inefficienze e gli sprechi a Modena.
Il Comune di Carpi ha spese che ancora oggi potrebbero essere destinate a miglior fine e lo abbiamo detto chiaramente: cominciando dal tagliare 4500€ di spesa per sondaggi telefonici paradossali sul tema sicurezza e 12.500€ per pagare il tg dell’Unione Terre d’Argine (per chi non lo sapesse, non è informazione libera: è pagata dal Comune con i soldi di tutti, per far parlare solo la giunta..).
Solo queste due voci fanno 17.000€, senza citare tutte le altre che ripetiamo da due anni ad ogni bilancio di previsione.
Vogliamo tagliare altri sprechi? Potremmo cominciare a decidere a cosa serve un Agenzia della Mobilità provinciale, in presenza di un assessorato provinciale ai trasporti, uno dei due è evidentemente di troppo.
Invece no. Metaforicamente, il governo ci mena mentre il sindaco e presidente di provincia si preoccupano di tenerci fermi
Fuor di metafora i cittadini di Carpi continueranno a pagare Arianna, come è giusto che sia con la fiscalità generale, e si dovranno sobbarcare pure l’aumento del biglietto.
E se invece avessimo provato a pensare cosa fare per aumentare l’utenza del 20% (favorendo seriamente la circolazione dei mezzi pubblici a scapito delle auto private)?
Magari ne avrebbero goduto le casse di ATCM e anche l’ambiente, ma così era troppo complicato…
Seguite bene i passaggi perché la cosa, vista da fuori, sarebbe anche divertente, se non fosse tragica per le sorti di un servizio pubblico: il governo in finanziaria decide un taglio sul trasporto pubblico che di fatto lo azzera. Le regioni giustamente protestano e allora il ministro Fitto firma un bel patto con le regioni per dire che no, si son pentiti, non taglieranno, però poi il governo non riattiva le risorse per i capitoli di spesa dedicati al trasporto pubblico per il 2011.
Per star dalla parte dei bottoni, le amministrazioni locali cosa fanno? Aumentano il prezzo dei biglietti per i cittadini. Per destra e centrosinistra, quei fessi che pagano le tasse e pagano il biglietto quando salgono in vettura, dovranno pagare pure il taglio che forse non è un taglio operato dalla banda del buco che sta a Roma.
Risultato per il Comune di Carpi: per “solidarietà di bacino” con il resto della provincia, come la definisce l’assessore D’Addese, pure a Carpi aumenterà il biglietto del 20% (venti!).
Cosa si ramazza su con questo aumento che colpisce l’utenza debole e occasionale del servizio Arianna? Ammesso e non concesso che il prezzo non scoraggi l’utenza, ben che vada si tireranno su 18.000€.
Noi in consiglio comunale abbiamo detto che è ingiusto che siano i cittadini a pagare per i deliri di PDL e Lega a Roma e per le inefficienze e gli sprechi a Modena.
Il Comune di Carpi ha spese che ancora oggi potrebbero essere destinate a miglior fine e lo abbiamo detto chiaramente: cominciando dal tagliare 4500€ di spesa per sondaggi telefonici paradossali sul tema sicurezza e 12.500€ per pagare il tg dell’Unione Terre d’Argine (per chi non lo sapesse, non è informazione libera: è pagata dal Comune con i soldi di tutti, per far parlare solo la giunta..).
Solo queste due voci fanno 17.000€, senza citare tutte le altre che ripetiamo da due anni ad ogni bilancio di previsione.
Vogliamo tagliare altri sprechi? Potremmo cominciare a decidere a cosa serve un Agenzia della Mobilità provinciale, in presenza di un assessorato provinciale ai trasporti, uno dei due è evidentemente di troppo.
Invece no. Metaforicamente, il governo ci mena mentre il sindaco e presidente di provincia si preoccupano di tenerci fermi
Fuor di metafora i cittadini di Carpi continueranno a pagare Arianna, come è giusto che sia con la fiscalità generale, e si dovranno sobbarcare pure l’aumento del biglietto.
E se invece avessimo provato a pensare cosa fare per aumentare l’utenza del 20% (favorendo seriamente la circolazione dei mezzi pubblici a scapito delle auto private)?
Magari ne avrebbero goduto le casse di ATCM e anche l’ambiente, ma così era troppo complicato…
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