Pubblico anche qui un comunicato stampa che riguarda una questione squisitamente modenese, ma esemplificativa dle modo di amministrare delle giunte PD emiliane. Il "project financing" è la cortina di fumo dietro la quale si nascondono comunque esborsi per tutti e vantaggi per pochi.
Se nella realtà, ciò che è stato presentato dalla giunta Comunale di Modena il 15 febbraio 2011 esprimesse veramente il suo concetto di riqualificazione di un parco, come primo immediato passo bisognerebbe sottolinearne l'arretratezza di pensiero e la parziale incompetenza.
Ma stiamo rimanendo purtroppo sul piano della fantasia, della mera immaginazione.
La verità è un'altra, ed è stata finalmente messa su carta.
Quello che inizialmente veniva millantato come un progetto di realizzazione di un semplice impianto natatorio, anch'esso del tutto insensato, vista la presenza di altri 2 insediamenti concentrati in pochi Km quadrati, ora assume contorni perfettamente definiti e chiarificatori dei reali scopi assunti dalla giunta e dal Sindaco Pighi.
Basta guardare il disegno del progetto dall'alto per rendersene conto..
Un'operazione di ceretta venuta male, e una bella colata di cemento a coprire tutto.
Aggiungete qualche sporadica spruzzata di verde ed un incomprensibile "ruscello" di 500 Mt di lunghezza (una vera manna per i rinomati canoisti modenesi, che dovranno pagaiare con il freno a mano tirato se non vorranno ritrovarsi a farlo sull'erba) a coprire cemento e parcheggi (una vera ossessione dei nostri politici) e il gioco sarebbe fatto...
Il nostro Sindaco ci rassicura ribadendo che la piscina non costerà nulla alle casse pubbliche, ma lo scempio che verrà commesso costruendo intorno ad essa non giustifica di certo il versamento di 5 milioni e mezzo di Euro che il comune dovrà effettuare per le urbanizzazione di sua competenza! Cifre enormi in questi tempi di crisi per tutti; soldi che andrebbero assolutamente investiti con finalità diverse, contribuendo per esempio a riprogettare interamente il sistema dei trasporti, integrato con il sistema scolastico, oppure facendo molto per ristrutturare tutto il patrimonio edilizio pubblico..
E ridando i parchi ai cittadini, eliminando quel bunker chiamato Novi Park, un'altro mostro di cemento a ridosso del centro cittadino.
Non abbiamo mai avuto dubbi sui rischi che comporterebbe il ricorso al project financing per ripagare i costi di investimento. Come già ribadito anche da noi nei giorni scorsi, il PF esige garanzie importanti, rappresentate da rendite attese e (soprattutto) certe; quest'ultima condizione sarebbe praticamente impossibile da soddisfare se non da strutture come tratti autostradali o prettamente commerciali.
Allora cos'ha deciso di fare la nostra Giunta?
Garantire proventi, questi si certi, agli investitori privati permettendo loro di costruire attorno alla piscina ristoranti, tavola calda, attività commerciali e altro ancora!
Ecco spiegato il totale disinteresse da parte degli assessori, spesso condito con parole di vero disprezzo da parte dell'assessore Sitta, nei confronti di chi, fra cittadini e associazioni, richiede non solo un civile e sereno confronto, ma un vero e proprio coinvolgimento dal basso, attraverso un percorso partecipativo che vada oltre all'istruttoria pubblica (uno strumento utile solo per le modalità esecutive).
Quando si tratta di modificare cosi profondamente la natura di un pezzo di polmone verde, sempre più rari anche a Modena, ci sembra un atto dovuto nei confronti di tutti.
Gabriele Grotti, Portavoce Movimento 5 stelle Modena.
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Se nella realtà, ciò che è stato presentato dalla giunta Comunale di Modena il 15 febbraio 2011 esprimesse veramente il suo concetto di riqualificazione di un parco, come primo immediato passo bisognerebbe sottolinearne l'arretratezza di pensiero e la parziale incompetenza.
Ma stiamo rimanendo purtroppo sul piano della fantasia, della mera immaginazione.
La verità è un'altra, ed è stata finalmente messa su carta.
Quello che inizialmente veniva millantato come un progetto di realizzazione di un semplice impianto natatorio, anch'esso del tutto insensato, vista la presenza di altri 2 insediamenti concentrati in pochi Km quadrati, ora assume contorni perfettamente definiti e chiarificatori dei reali scopi assunti dalla giunta e dal Sindaco Pighi.
Basta guardare il disegno del progetto dall'alto per rendersene conto..
Un'operazione di ceretta venuta male, e una bella colata di cemento a coprire tutto.
Aggiungete qualche sporadica spruzzata di verde ed un incomprensibile "ruscello" di 500 Mt di lunghezza (una vera manna per i rinomati canoisti modenesi, che dovranno pagaiare con il freno a mano tirato se non vorranno ritrovarsi a farlo sull'erba) a coprire cemento e parcheggi (una vera ossessione dei nostri politici) e il gioco sarebbe fatto...
Il nostro Sindaco ci rassicura ribadendo che la piscina non costerà nulla alle casse pubbliche, ma lo scempio che verrà commesso costruendo intorno ad essa non giustifica di certo il versamento di 5 milioni e mezzo di Euro che il comune dovrà effettuare per le urbanizzazione di sua competenza! Cifre enormi in questi tempi di crisi per tutti; soldi che andrebbero assolutamente investiti con finalità diverse, contribuendo per esempio a riprogettare interamente il sistema dei trasporti, integrato con il sistema scolastico, oppure facendo molto per ristrutturare tutto il patrimonio edilizio pubblico..
E ridando i parchi ai cittadini, eliminando quel bunker chiamato Novi Park, un'altro mostro di cemento a ridosso del centro cittadino.
Non abbiamo mai avuto dubbi sui rischi che comporterebbe il ricorso al project financing per ripagare i costi di investimento. Come già ribadito anche da noi nei giorni scorsi, il PF esige garanzie importanti, rappresentate da rendite attese e (soprattutto) certe; quest'ultima condizione sarebbe praticamente impossibile da soddisfare se non da strutture come tratti autostradali o prettamente commerciali.
Allora cos'ha deciso di fare la nostra Giunta?
Garantire proventi, questi si certi, agli investitori privati permettendo loro di costruire attorno alla piscina ristoranti, tavola calda, attività commerciali e altro ancora!
Ecco spiegato il totale disinteresse da parte degli assessori, spesso condito con parole di vero disprezzo da parte dell'assessore Sitta, nei confronti di chi, fra cittadini e associazioni, richiede non solo un civile e sereno confronto, ma un vero e proprio coinvolgimento dal basso, attraverso un percorso partecipativo che vada oltre all'istruttoria pubblica (uno strumento utile solo per le modalità esecutive).
Quando si tratta di modificare cosi profondamente la natura di un pezzo di polmone verde, sempre più rari anche a Modena, ci sembra un atto dovuto nei confronti di tutti.
Gabriele Grotti, Portavoce Movimento 5 stelle Modena.
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