Ora è chiaro perchè Carpi non sarà mai libera di risparmiare sui rifiuti

L'articolo apparso oggi sull'Informazione (lo trovate qui), che riporta i dati sulla gestione economica dell'inceneritore di Modena è illuminante: tutto il bacino modenese, presto o tardi,  dovrà garantire che vi arrivino tanti rifiuti, che vi arrivino ad un prezzo alto, per garantire l'investimento fatto da HERA, dai suoi soci privati e i dividendi per i Comuni, senza nessuna possibilità di politiche per la riduzione della produzione di rifiuti, e per il riciclo.
Carpi per ora se ne tiene fuori, ma il presidente di AIMAG Arletti ha già annunciato qualche settimana fa che anche noi cominceremo a portare camion di rifiuti verso Modena.
Il prezzo lo fissano loro, gli utili per metà andranno a privati investitori, che già si intascano anche quelli derivanti dalle nostre bollette ENEL con i contrbuti per le "finte" rinnovabili, e il gioco è fatto.
Se qualcuno aveva dei dubbi che l'impianto fosse sovradimansionato e rispondesse più a logiche finanziarie che di bisogni reali, direi che ora ne ha l'evidenza.
Politiche per la riduzione? Differenziata al 75% su tutto il territorio? Impianti per l'estrusione meccanica e recupero di materie prime seconde? Risparmiare fino al 40% sul conferimento in discariche e inceneritori?
Non scherziamo!
Mentre si bruciano rifiuti e con loro i nostri soldi e la nostra salute e quella dei nostri figli, qualcuno sta contando gli incassi...

Commenti

  1. ed io che ho speso un mese all'anno della mia vita ad istruire i Carpigiani su come la raccolta porta a porta potesse veramente liberarci dai rifiuti... bella roba...

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