Pensavamo le Province fossero inutili, invece fanno proprio danni

Piano dei rifiuti, piano del commercio, autorizzazioni a destra e a manca. Pensavamo che le Province fossero enti inutili, tranquillo parcheggio per politici decotti, a fine carriera, appartenenti a correnti minoritarie o semplicemente senza arte nè parte.
Tutti ottimi motivi per i quali tutti i partiti dicono di volerle abolire, salvo poi non farlo mai.
Invece, da alcuni mesi, la Provincia di Modena, si prodiga per dimostrarci che non è ente inutile, ma propriamente dannoso.
I primi segnali per questa legislatura sono arrivati per  Carpi, con due procedure autorizzative:: l'elettrodotto di Migliarina e il campo fotovoltaico di Terna.
Decisioni che in quel di Carpi erano state materia di controversie che non sappiamo se abbia mai raggiunto le orecchie della Provincia, che sorda alle proteste e proposte alternative dei cittadini di Migliarina, interessati dal passaggio di un impattante elettrodotto, o al fatto che il Comune avesse approvato un regolamento edilizio che di fatto vieta la "piastrellazione" di suolo agricolo con campi fotovoltaici a terra, ha autorizzato senza colpo ferire e senza l'ombra di un dibattito entrambe le opere.

Poi sono arrivate le linee guida del piano provinciale dei rifiuti.
DI fatto un piano scritto sotto dettatura di HERA, per rendere redditizio l'inceneritore di Modena e il suo ampliamento, con obiettivi modesti di raccolta differenziata  e smaltimento, che (siamo pronti a scommetterlo) porterà a breve anche AIMAG a dover conferire (a costi salati) parte dei suoi rifiuti all'inceneritore (tanto paghiamo noi), anzichè prevedere obbiettivi di raccolta differenziata ambiziosi per tutta la Provincia (come già altri fanno) e impianti di estrusione al posto dell'inceneritore.
Meno spese, più posti di lavoro, ma molti meno incassi per HERA.

Infine arriva il nuovo piano provinciale del commercio che prevede un nuovo ipermercato piazzato all'Appalto di Soliera, ideale per decongestionare il traffico sulla Strada Statale Romana e favorire un modello di consumi meno dipendente dall'auto e dalle grandi superfici (alla faccia di tutti i discorsi sulla green economy e sulla tenuta delle reti di commercio locale, di cui gli esponenti della nostra maggioranza si riempiono la bocca. ad ogni occasione pubblica).

A questo punto, se il tema del futuro (remoto, vista la velocità delle riforme in questo paese) è la soppressione delle Province, il tema per l'immediato è: chi ci difende dalla Provincia?

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