Un Consiglio Comunale aperto sull’acqua

Il 23 dicembre scorso il consiglio comunale ha approvato con il solo voto contrario dei consiglieri del PDL, la richiesta(cito testualmente) "a convocare un Consiglio Comunale Aperto per discutere del servizio idrico integrato, al fine di consentire uan discussione ampia, consapevole e rappresentativa delle diverse posizioni sul tema, in vista del voto referendario che determinerà i futuri assetti della gestione di un servizio essenziale come quello idrico".


Confidiamo nella responsabilità del Presidente del Consiglio Comunale Taurasi, nel far sì che questo Consiglio Comunale si tenga in tempi brevi, con tutte le modalità seguite in passato in termini di presenze qualificate per poter illustrare chiaramente e con il dovuto spazio e tempi i quesiti referendari e dare voce ad una campagna referendaria (per il Sì e per il No o per l'astensione), fino ad oggi colpevolmente silenziata e boicottata da PDL e Lega, che con mille sotterfugi cercano di depotenziare i referendum, (dal mancato accorpamento alle elezioni amministrative che ci costerà almeno 350 milioni di euro, ai patetici tentativi di aggirare i quesiti su acqua e nucleare con decreti dell'ultimo minuto).

I Referendum sono l'unico strumento di democrazia diretta garantito dalla nostra Costituzione, siamo convinti che il Consiglio Comunale di Carpi, nella figura del suo Presidente, non vorrà partecipare al loro svilimento, garantendoci un dibattito di qualità e approfondito.

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