Non siamo abituati a pensare a Carpi come un territorio in dissesto idrogeologico.
Siamo lontani dalle frane, non si aprono voragini in città come è capitato in altre realtà, ma che ogni evento atmosferico sopra la media crei allagamenti evidentemente dovrebbe dirci qualcosa circa un fatto molto semplice.
L'aumento di impermeabilizzazione del nostro territorio dovuto all'espasione urbanistica, evidentemente è meno che proporzionale della capcità delle nostre infrastrutture fognarie di smaltire acque che non sono più assorbite dai terreni agricoli o comunque verdi e arrivano in brevissimo tempo sulle spalle del nostro sistema fognario.
I danni dell'impermeabilizzazione dei terreni sono evidenti e presenti e studiati in tutto il globo, e sono un effetto diretto dell'urbanizzazione.
Il problema è che in pochi hanno avuto grossi vantaggi economici da questo modello di sviluppo urbano, mentre i danni li paga tutta la collettività, e misteriosamente, ogni anno gli "eventi eccezionali" aumentano.
Qualche autocritica da fare in merito alla gestione di questo territorio? Qualche spiraglio di cambiamento? Io all'orizzonte non ne vedo.
Siamo lontani dalle frane, non si aprono voragini in città come è capitato in altre realtà, ma che ogni evento atmosferico sopra la media crei allagamenti evidentemente dovrebbe dirci qualcosa circa un fatto molto semplice.
L'aumento di impermeabilizzazione del nostro territorio dovuto all'espasione urbanistica, evidentemente è meno che proporzionale della capcità delle nostre infrastrutture fognarie di smaltire acque che non sono più assorbite dai terreni agricoli o comunque verdi e arrivano in brevissimo tempo sulle spalle del nostro sistema fognario.
I danni dell'impermeabilizzazione dei terreni sono evidenti e presenti e studiati in tutto il globo, e sono un effetto diretto dell'urbanizzazione.
Il problema è che in pochi hanno avuto grossi vantaggi economici da questo modello di sviluppo urbano, mentre i danni li paga tutta la collettività, e misteriosamente, ogni anno gli "eventi eccezionali" aumentano.
Qualche autocritica da fare in merito alla gestione di questo territorio? Qualche spiraglio di cambiamento? Io all'orizzonte non ne vedo.
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