Energia: il MoVimento boccia il "piano grigio" di Muzzarelli (Pd). Il centrosinistra dice "no" a 31 nostre proposte
Dal sito del Movimento 5 Stelle Emilia Romagna
Intervenendo in aula durante la presentazione del Piano Energetico dell'Emilia Romagna, il consigliere Giovanni Favia del Movimento 5 Stelle ha annunciato il voto contrario al piano Muzzarelli, presentando con il collega Defranceschi trentadue emendamenti e proposte, bocciate in primis dal Pd.
"Questo non è piano per la green economy ma per la grey economy la combustione di biomasse e rifiuti è eccessiva e negativa, andrebbe integrato con quello della mobilità e dei rifiuti perchè è necessario agire tenendo conto di ogni aspetto - ha spiegato Favia- inoltre è stato redatto tenendo conto di un mondo che non c'è più, cioè i dati del 2007 pre crisi".
RISPARMIO ENERGETICO -Andando più nello specifico Favia ha proposto che "la Regione Emilia Romagna punti soprattutto su due fattori: l'efficienza ed il risparmio energetico e non la produzione di più energia per il futuro. Oggi le tecnologie ci sono per ridurre i consumi energetici anche dell'80% a parità di stile di vita ed efficienza produttiva di quella attuale". Su questo il Movimento 5 Stelle ha presentato un emendamento per far sì che tutti gli edifici in nuova costruzione siano in classe energetica A (massimo risparmio energetico). Proposta che è stata parzialmente accolta con l'emendamento numero 5 che è di premessa ad una serie di altri articoli del provvedimento in materia. Peccato che altri punti della proposta che prevedevano la classe A siano stati bocciati. "A questo punto ci attendiamo che tutto l'impianto della legge sia coerente su questo punto, non un nuovo edificio dovrà essere eretto in Emilia Romagna se non sarà di classe energetica A, cioè a massimo risparmio ed efficienza energetica. Questo principio si applichi a tutto il piano" commenta Favia.
FOTOVOLTAICO SUI TETTI Sulla produzione energetica Favia ha stigmatizzato il piano presentato da Muzzarelli. "Si vuole puntare su più tecnologie, invece in Emilia Romagna avremmo dovuto specializzarci sulla nostra prerogativa. Parliamo di fotovolatico sui tetti sfruttando in positivo quanto di negativo è stato fatto in questi anni con la cementifcazione selvaggia del territorio. Perchè non si creano grandi parchi fotovoltaici non sui terreni agricoli ma sfruttando tutti i tetti di capannoni, nuovi e vecchi edifici ad esclusione di quelli storici, creando una democrazia energitica diffusa in mano ai cittadini e non alle grandi compagnie ?".
DEMOCRAZIA ENERGETICA -Una proposta questa che ha spiegato Favia "crea moltissimi posti di lavoro per le nostre aziende ed artigiani". Su questo è stato presentato un emendamento bocciato sempre del Pd.
EOLICO KYTEGEN -Sul fronte dell'eolico Favia ha detto "che la nostra regione non offre grandi potenzialità" se si esclude ad esempio la proposta avanzata già tempo fa dal MoVimento 5 Stelle di sfruttare le ex piattaforme petrolifere sulla costa romagnola dove sperimentare, come proposto in un emendamento a firma Favia " l'eolico ad alta quota tramite sorte di aquiloni, più efficiente dell'eolico tradizionale e meno impattante dal punto di vista paesaggistico ambientale. Su questo investe ingenti somme la Cina e l'Italia che ha il brevetto non fa nulla...". Anche questa proposta è stata bocciata.
RIDUZIONE RIFIUTI - Un emendamento (bocciato anche questo dal centrosinistra) proponeva di considerare il risparmio energetico e di materia sul fronte della riduzione dei rifiuti, "con nuove strategie industriali come l'Ecodesign e quello che nel Benelux viene chiamato "Cradle to cradle" dalla culla alla culla" ha spiegato Favia.
Sul tema dell'agricoltura legato all'energia si è proposto con emendamenti di "preservare i migliori suoli agricoli di prima e seconda classe affinchè non vengano realizzati su quei suoli campi fotovoltaici e colture dedicate per impianti a biomasse". Questa proposta non è stata approvata dalla maggioranza dei consiglieri regionali dell'Emilia Romagna.
STOP TRIVELLE - La maggioranza di centrosinistra ha anche bocciato un emendamento presentato da Defranceschi per stoppare di fatto le trivellazioni per fini estrattivi petroliferi e non solo in Emilia Romagna.
Intervenendo in aula durante la presentazione del Piano Energetico dell'Emilia Romagna, il consigliere Giovanni Favia del Movimento 5 Stelle ha annunciato il voto contrario al piano Muzzarelli, presentando con il collega Defranceschi trentadue emendamenti e proposte, bocciate in primis dal Pd.
"Questo non è piano per la green economy ma per la grey economy la combustione di biomasse e rifiuti è eccessiva e negativa, andrebbe integrato con quello della mobilità e dei rifiuti perchè è necessario agire tenendo conto di ogni aspetto - ha spiegato Favia- inoltre è stato redatto tenendo conto di un mondo che non c'è più, cioè i dati del 2007 pre crisi".
RISPARMIO ENERGETICO -Andando più nello specifico Favia ha proposto che "la Regione Emilia Romagna punti soprattutto su due fattori: l'efficienza ed il risparmio energetico e non la produzione di più energia per il futuro. Oggi le tecnologie ci sono per ridurre i consumi energetici anche dell'80% a parità di stile di vita ed efficienza produttiva di quella attuale". Su questo il Movimento 5 Stelle ha presentato un emendamento per far sì che tutti gli edifici in nuova costruzione siano in classe energetica A (massimo risparmio energetico). Proposta che è stata parzialmente accolta con l'emendamento numero 5 che è di premessa ad una serie di altri articoli del provvedimento in materia. Peccato che altri punti della proposta che prevedevano la classe A siano stati bocciati. "A questo punto ci attendiamo che tutto l'impianto della legge sia coerente su questo punto, non un nuovo edificio dovrà essere eretto in Emilia Romagna se non sarà di classe energetica A, cioè a massimo risparmio ed efficienza energetica. Questo principio si applichi a tutto il piano" commenta Favia.
FOTOVOLTAICO SUI TETTI Sulla produzione energetica Favia ha stigmatizzato il piano presentato da Muzzarelli. "Si vuole puntare su più tecnologie, invece in Emilia Romagna avremmo dovuto specializzarci sulla nostra prerogativa. Parliamo di fotovolatico sui tetti sfruttando in positivo quanto di negativo è stato fatto in questi anni con la cementifcazione selvaggia del territorio. Perchè non si creano grandi parchi fotovoltaici non sui terreni agricoli ma sfruttando tutti i tetti di capannoni, nuovi e vecchi edifici ad esclusione di quelli storici, creando una democrazia energitica diffusa in mano ai cittadini e non alle grandi compagnie ?".
DEMOCRAZIA ENERGETICA -Una proposta questa che ha spiegato Favia "crea moltissimi posti di lavoro per le nostre aziende ed artigiani". Su questo è stato presentato un emendamento bocciato sempre del Pd.
EOLICO KYTEGEN -Sul fronte dell'eolico Favia ha detto "che la nostra regione non offre grandi potenzialità" se si esclude ad esempio la proposta avanzata già tempo fa dal MoVimento 5 Stelle di sfruttare le ex piattaforme petrolifere sulla costa romagnola dove sperimentare, come proposto in un emendamento a firma Favia " l'eolico ad alta quota tramite sorte di aquiloni, più efficiente dell'eolico tradizionale e meno impattante dal punto di vista paesaggistico ambientale. Su questo investe ingenti somme la Cina e l'Italia che ha il brevetto non fa nulla...". Anche questa proposta è stata bocciata.
RIDUZIONE RIFIUTI - Un emendamento (bocciato anche questo dal centrosinistra) proponeva di considerare il risparmio energetico e di materia sul fronte della riduzione dei rifiuti, "con nuove strategie industriali come l'Ecodesign e quello che nel Benelux viene chiamato "Cradle to cradle" dalla culla alla culla" ha spiegato Favia.
Sul tema dell'agricoltura legato all'energia si è proposto con emendamenti di "preservare i migliori suoli agricoli di prima e seconda classe affinchè non vengano realizzati su quei suoli campi fotovoltaici e colture dedicate per impianti a biomasse". Questa proposta non è stata approvata dalla maggioranza dei consiglieri regionali dell'Emilia Romagna.
STOP TRIVELLE - La maggioranza di centrosinistra ha anche bocciato un emendamento presentato da Defranceschi per stoppare di fatto le trivellazioni per fini estrattivi petroliferi e non solo in Emilia Romagna.
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