E infine, sulla vicenda del Carpi in C1 e del relativo impegno del Comune, a raccattare in fretta e furia 1,5 milioni da affidare con procedura d’urgenza per adeguare lo Stadio Cabassi, piovono anche le minacce a mezzo stampa di abbandono di Bonacini, A.D. del Carpi FC.
Troppi pochi abbonati il problema, al momento siamo solo a 50.
Durante il dibattito consiliare legato ad un investimento mai programmato dalla Giunta e fatto solo in seguito della promozione del Carpi in serie C1 (nonostante Sindaco e Giunta si siano sperticati ad affermare il contrario, condendo le informazioni di qualche falsità, come il fatto che lo stadio fosse del tutto inagibile, quando invece la Prefettura non è mai chiesto la sospensione delle attività sportive, ma solo l’accesso il pubblico), noi avevamo detto chiaramente, che se si fosse partiti per tempo, si sarebbe potuto pensare di coinvolgere tutti i carpigiani che tenevano veramente ad avere il Carpi allo stadio Cabassi, pensando ad una grande sottoscrizione popolare per trovare le risorse necessarie.
Oggi si chiarisce perché invece si è voluto fare tutto in fretta e con soldi pubblici: a Carpi, del calcio professionistico, gliene importa a pochi (che avrebbero poto tranquillamente prendersi il bus per Reggio Emilia), mentre evidentemente alla giunta pare giusto spendere 1,5 milioni di soldi di tutti per qualche decina di appassionati, aggiungendovi anche il tema “dell’urgenza” per poter evitare un appalto pubblico ed affidare i lavori con una procedura assolutamente discrezionale.
Noi continuiamo a pensare che per la conservazione delle curve dello stadio, bene tutelato dalla Sovrintendenza, si sarebbe potuto procedere per tempo e con calma, e continuiamo a pensare che le vere emergenze di questo Comune siano ben altre, per le quali non vediamo il medesimo impegno da parte della Giunta, a partire da questioni fondamentali come il diritto alla casa, per il quale questo ente non è capace di trovare risorse per due anni consecutivi, mentre le trova in poche settimane per il calcio professionistico.
Con le partite casalinghe a Reggio Emilia io e altri l' abbonamento non lo facciamo. Fosse già pronto il Cabassi non sarebbero 50 gli abbonati. Le emergenze sono sicuramente altre, ma l' indotto che porta il calcio della vecchia C1 e' diverso dalla Terza Categoria.
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