Ieri sera commissione ambiente del consiglio comunale, con invitati direzione della FER, di Trenitalia Emilia Romagna, AMO, Comitato Utenti ecc. ecc.
Da pendolare si resta basiti del fatto che tutti sono pronti a riconoscere che il servizio così non funziona, che non è disegnato in funzione dei bisogni dell’utenza, ma nessuno ha “l’autorità” per ridisegnarlo in funzione di quei bisogni..
Spostare un treno di dieci minuti viene disegnata come impresa improba, figuriamoci spostare le responsabilità della gestione della linea da Verona a Bologna.
Non ci resta che ribadire due semplici richieste, la prima messa sul piatto dal Comitato Utenti, la seconda proposta da questo gruppo consiliare e votata all’unanimità a giugno dal consiglio comunale.
1) Ritrattare il nuovo orario invernale insieme con gli utenti. Ci sono alcuni piccoli cambiamenti di orario che già segnerebbero una diversa qualità del servizio (poi certo sarebbe da garantire tutto il resto che il contratto di servizio richiede, ma almeno si cominciasse da quelli...)
2) La regione Emilia Romagna, che sta per impegnare centinaia di milioni in strade e autostrade, nonostante si pianga miseria, dia la priorità di investimenti al trasporto su ferro, e ci consegni una ferrovia ammodernata, efficiente, a doppio binario per evitare le continue strozzature e ritardi lungo la linea a binario unico, mettendo qui i milioni che invece vuole destinare al trasporto su gomma
Nel mondo delle persone normali paiono richieste di buon senso e concrete rispetto al tema della mobilità sostenibile, che tutti a parole dicono di voler sostenere, ma poi quando provi a chiedere di risolvere un problema come quello della Carpi – Modena, sembra sempre che questa sia figlia di nessuno...
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