Ricevo e pubblico (con il permesso dell'autore) questa email che è arrivata nella mailing list del Coord Beni Comuni di Carpi.
Per quanto mi riguarda non c'è nessuna polemica con Rifondazione. Il loro comunicato mi è stato preannunciato e i loro timori che ogni passaggio della questione istriana venga sempre e comunque strumentalizzata è anche il mio.
Poi io ho pensato che i timori non valevano il senso di pietà per i morti e solidarietà per gli esuli, che non possono essere ridotti tutti alla categoria di "fascisti".
Non ci vedo nulla di sbagliato nel fatto che Rifondazione abbia voluto esprimere pubblicamente il suo dissenso sulla mia scelta e per quanto mi riguarda la cosa non cambia di una virgola il mio rapporto con i compagni di Rifondazione, così come non condivido il giudizio sulla "qualità" del loro comunicato stampa.
A parte questo, direi che il resto di questo messaggio, rende bene lo spirito per il quale ho deciso di sottoscrivere e votare l'odg sul monumento a vittime delle foibe ed esuli istriani e credo che sia importante pubblicarlo per far capire che la questione degli esuli non è monopolio della destra più retrograda, ma un pezzo di un nostro passato comune.
Che tristezza leggere sul giornale questa storia,
una questione che credo sarebbe dovuta essere discussa internamente
invece di essere messa in pasto ai media.
Se non altro per non fare il gioco di chi vuole solo distruggere e
dividere ciò che con tanta fatica si è costruito (intendo la presenza di Paluan in consiglio).
Chi vuole distruggere si dissocia da ciò che è ormai ineluttabile (il voto di Paluan sul monumento alle foibe), chi vuole costruire apre un confronto interno
per capire come permettere a Paluan di svolgere il proprio compito rappresentativo di tante anime e sensibilità, nel modo più agevole e corretto possibile.
Trovo altresì fuori luogo nel comunicato l'uso di tecniche retoriche di bassa
lega tipiche dei nostri peggiori telegiornali.
Tecniche per le quali - gli infoibati sono PER LO PIU' fascisti e anti-titini, comunque poche centinaia - mentre - i partigiani erano 3000 e i deportati almeno 10000 PERSONE.
E' evidente che l'intenzionalità di ragionamenti così costruiti sono tutt'altro che pacifici e ben lontani da voler condividere verità storicamente fondate; chi ha scritto ha voluto alzare un polverone senza portare nulla di positivo ne dal punto di vista del merito, ne dal punto di vista del metodo della scelta operata da Lorenzo.
Chi ha scritto non conosce la storia della comunità dei profughi giuliani
dalmati di Carpi, come mio padre e mia madre (85 e 75 anni) che da
50 anni vivono un dolore immenso per la perdita della loro casa e della loro terra.
Dolore accresciuto dai tanti episodi di DISCRIMINAZIONE subiti quando
arrivarono, da parte di un PAESE che sia a livello locale che a livello nazionale
ha CERCATO DI RIMUOVERLI così come ha rimosso e non ha elaborato
le vicende della SECONDA GRANDE GUERRA.
I profughi giuliani dalmati sono gli unici che hanno perso la seconda guerra.
Quelli come il giovane addetto stampa di rifondazione hanno vinto contro il NAZI-FASCISMO.
Mi fa piacere per lui, io continuo a vivere in un paese FASCISTA, dove
dalla scuola al mondo del lavoro, i modelli comportamentali REPRESSIVI
sono all'ordine del giorno. Dove il business converge e la politica diverge
sul sesso degli angeli.
La faccio breve anche perché credo nel pudore del dolore.
Stamani ho portato il giornale ai miei genitori, dove vi era riportata
questa polemica. Mi hanno chiesto cosa significasse, gli ho risposto
che non era nulla, che l'articolo era solo un tentativo di alzare una polemica,
senza comunicare nulla. Invito a leggere l'articolo su l'informazione ... non si capisce nulla.
Credo invece che per i miei genitori e per tutti coloro che hanno vissuto la dimensione del profugo
giuliano dalmato a Carpi il monumento è sicuramente una bella notizia, un segno di pacificazione,
visto che l'arrivo dei triestini non è stato semplice per nessuno, ne per chi ha lasciato l'Istria
ne per chi ha DOVUTO accogliergli.
Personalmente non mi fido della sensibilità estetica e 'simbolica' dei rappresentanti del Comune di
Carpi, ... l'opera che hanno installato al parco del cimitero è roba che nel resto d'europa sarebbe stata installata
negli anni '60 e non nei '90 come qui da noi.
Avrei invece intitolato il nuovo ostello con il nome OSTELLO SAN MARCO (per ricordare il campo profughi)
inserendovi una piccolo corner museale che ricordi L'ESODO e metta l'accento SUL VALORE
DELL'ACCOGLIENZA, inserendo così l'ostello nel percorso della memoria
scusate per lo sfogo,
buona domenica
ml
infine invito a riflettere sull'uso della espressione NAZI-FASCISMO,
in quanto in italiano, vuol dire solo IL FASCISMO DEI NAZISTI,
anche se meno economica è meglio privilegiare la formula NAZISMO E FASCISMO,
così da non avallare una RIMOZIONE ... pure linguistica
Bhe', mi piace. Son provocatore ? Spero di no.
RispondiEliminaBuldrein
Leggevo su Wikipedia che effettivamente l'Istria è stata sotto l'occupazione sia fascista che nazista: "Nella seconda metà del mese di settembre del '43 la regione fu occupata dai tedeschi che la incorporarono al cosiddetto Adriatisches Küstenland, sottraendola al controllo della Repubblica sociale italiana, senza comunque proclamare la sua formale annessione al Terzo Reich.". Nazisti e fascisti erano alleati, quindi è corretto parlare di occupazione nazifascista (http://it.wikipedia.org/wiki/Istria).
RispondiEliminaSarebbe giusto commemorare sia le vittime dell'imperialismo nazifascista che i civili vittime della repressione perpetrata dalle forze armate di Tito.
Riguardo il monumento, forse ha ragione ml.