Se il PD non vuole ascoltare noi, almento ascolti sè stesso.

Solo una breve considerazione “politica” dopo la riunione dei comitati contro le varie cementificazioni volute dalla giunta Pighi-Sitta a Modena, fra le quali anche quelle delle aree dove sorgono i pozzi di captazione di AIMAG che dissetano mezza provincia.

Venerdì sera ho sentito parlare un sacco di persone, e in tantissimi esprimevano un sentimento misto di delusione e incredulità, dopo essersi confrontati con  quella amministrazione che molti di loro hanno contribuito ad eleggere.
Ho sentito interventi densi di competenza tecnica, oltre che di un portato “storico” di partecipazione, di persone che si sono dichiarate tranquillamente come iscritti al PD e che hanno descritto Modena come “città governata da un comitato d’affari”.
Insomma, fin che sono sparuti consiglieri di opposizione sparsi per la provincia a dirlo, ci sta che i tanti militanti e iscritti che tengono in piedi il partito di maggioranza (relativa) di questi comuni,  non vogliano darci ascolto.
Allora ascoltate i vostri compagni che parlano in modo disinteressato, non dovendo contrattare la propria carriera politica con imprese di costruzione o proprietari di terreni acquistati giusto un anno prima che arrivassero provvidenziali varianti e via discorrendo.
Se non volete ascoltare noi, almeno ascoltate voi stessi, credetevi quando dite che il territorio è un bene finito e che l’acqua un bene primario la cui tutela deve prevalere sugli interessi economici e agite di conseguenza, o i veri soggetti dell’antipolitica, siete voi e non chi punta il dito sulla deriva dei partiti di questa Repubblica.

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