Dopo aver definito “apprendisti stregoni” tecnici con decine di anni di esperienza nel mondo dell’impiantistica idraulica, del calibro dell’ex direttore di AIMAG Dal Pan o dell’ex presidente di AGAC Spaggiari, Sitta fa un altro clamoroso scivolone pubblico sulla questione dei pozzi di via Aristotele che sarebbero irrimediabilmente “inquinati” e quindi tanto vale costruirci sopra.
Ora viene da chiedersi se i sindaci dell’area nord della provincia di Modena, responsabili della tutela della salute dei loro cittadini, stiano coscientemente avvelenando attraverso AIMAG coloro che li hanno eletti o se molto semplicemente Sitta continua a straparlare senza avere nessuna nozione tecnica di quello che dice (ma avendo chiare nozioni di stampo economico rispetto agli interessi speculativi che difende).
Stiamo ancora attendendo che il Sindaco di Carpi (collega di partito di Sitta) ci faccia sapere i contenuti della lettera che AIMAG ha inviato alla Provincia di Modena e le sue valutazioni a riguardo.
Scommettiamo che il giudizio sulle qualità delle acque di via Aristotele fatto dai tecnici AIMAG, sarà un filino diverso dalle sparate fatte da Sitta a favore di cemento e cementificatori?
E i nostri Sindaci non hanno nulla da rispondere circa la velata accusa di Sitta di rifilare ai loro cittadini acqua inquinata? (Ovviamente no, non sia mai che il PD dell’Unione Terre d’Argine disturbi i compagni di Modena e soprattutto irilevanti interessi che proteggono con queste operazioni immobiliari).
Non hanno più vergogna di nulla. Dici che è possibile Pre-denunciare questa gente? Così quando il danno sarà fatto e non avremo più da bere, almeno il processo sarà a mentà o verso la fine e potremo almeno vedere queste persone giudicate. Non dico in galera, perchè lì ci vanno solo i NoTav. Ma almeno giudicate.
RispondiEliminaPer il momento sono Pighi e compagnia che con fervore censorio degno di migliori cause si apprestano a intimidire i giornalisti che si azzardano a mettere in discussione il modello di sviluppo di Modena e provincia, con le querele per il doc Modena al cubo e per i giornalisti di Report che sono andati a vedere cosa capitava a Serramazzoni.
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