Comune ed Equitalia: un'interpellanza per capire come stanno le cose

Nelle ultime settimane si sono succedute notizie e polemiche sul rapporto fra Equitalia e comuni.
La lotta all'evasione fiscale deve restare il primo degli obiettivi di tutta l'amministrazione pubblica, ma al tempo stesso, specie in tempi di crisi, non è possibile vedere vere e proprie pratiche vessatorie da parte di Equitalia nei confronti di cittadini che non sono "furbetti" ma persone messe in ginocchio dalla perdita del posto di lavoro o dal fallimento della loro impresa.
Vogliamo conoscere quali siano gli orientamenti del Comune di Carpi a riguardo e per questo abbiamo presentato oggi un'interpellanza (strumento che consente non solo la risposta da parte della Giunta, ma anche il dibattito consiliare), per capire e confrontarci su questo tema, senza cadere in posizioni propagandistiche ma anche senza negare l'esistenza di un problema nel modo in cui si trattano i contribuenti in Italia, con gente perseguita per cifre irrisorie, mentre i grandi evasori "vip" contrattano i loro rientri con sconti  milionari.

Di seguito il testo dell'interpellanza:


Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Sindaco
All’Assessore competente

OGGETTO: Interpellanza riguardante le modalità di riscossione dei tributi comunali da parte del Comune di Carpi

 

Viste

1)      La legge 22 dicembre 20I1, n. 214, conversione in legge del cosiddetto decreto “Salva Italia”
2)      La convenzione in essere tra il Comune di Carpi e la EQUITALIA NOMOS spa che affida a quest’ultima la riscossione delle entrate patrimoniali e assimilate e dei contributi di spettanza comunale o di spettanza dell'Unione Terre d'Argine nonchè per la riscossione coattiva di spettanze comunali non pagate (es. rette scolastiche, rette di case protette ecc.)

SI CHIEDE


1)      Cosa questa Amministrazione intenda fare al termine della Convenzione citata
2)      Se non ritenga urgente rivedere già da ora il rapporto tra Comune ed Equitalia

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