Leggiamo sul Carlino di oggi che a quanto pare la Giunta Comunale avrebbe intenzione di rivedere i meccanismi con cui l’amministrazione eroga la cosiddetta “retribuzione di risultato” ai propri dirigenti (per brevità li chiameremo “premi”).
La cosa ci fa piacere, dato che lo chiediamo dall’inizio di questa legislatura venendo subito tacciati di demagogia e populismo.
Oggi che la Giunta dice di volerlo fare, ne dovremmo dedurre che sono altrettanto demagoghi e populisti? Chissà...
Ci sono però alcune affermazioni dell’assessora Caruso riportate dal Carlino che ci lasciano perplessi.
Intanto cita una delibera di giunta del 13 febbraio, che siamo andati a cercare ma sul sito del Comune non risulta (forse c’è un errore nel citare la data), c’è invece quella del 14 febbraio che prendeva atto dei “premi” attribuiti sulla base del 2010, dove non si fa alcun accenno a cambiamenti..
Magari l’assessora sarà così gentile da inviarci o indicarci l’atto.
L’altra affermazione anomala riguarda il paragone tra la “libertà “ mostrata dal Sindaco di Bologna Merola (che ha annunciato che taglierà i premi del 60%) rispetto a quello di Carpi, legata al fatto che i contratti dei dirigenti di Carpi sarebbero in vigore da più tempo e quindi maggiormente “vincolati”.
A rigor di logica l’affermazione appare bizzarra (un contratto è vincolante sia che sia stato firmato due giorni fa, come due anni fa, se non è ancora scaduto), quindi, a meno che non siano intervenute incredibili modifiche legislative e nei contratti nazionali di lavoro applicati ai dirigenti (nel caso, sarebbe interessante conoscerle), se ne possono dedurre solo alcune cose:
a) Il Direttore Generale del Comune di Carpi Giordano Corradini, quando ha risposto ad un nostro accesso atti spiegando che i “premi” erano immodificabili per vincoli legali e contrattuali, non ha detto esattamente il vero (e con quel che ci costa, magari un po’ più di attenzione nel rispondere...)
b) La facoltà di cambiare questi “premi” o è nelle facoltà di questa Giunta o non lo è, a prescindere da quanto siano in corso i contratti
c) Visto che i tagli al personale precario e in appalto del Comune sono cominciati appunto dalla fine del 2009, quando dicevamo che potevano essere risparmiati soldi dalla retribuzione dei dirigenti anzichè tagliare posti di lavoro, avevamo ragione già da allora (e secondo il bizzarro ragionamento della Caruso, doveva pure essere più facile ridurre allora quella retribuzione, dato che i contratti erano più “giovani”)
In sintesi: apprezziamo la dichiarazione pubblica della Caruso a riguardo, controlleremo attentamente come saranno fatte queste valutazioni sulle retribuzioni di risultato dei dirigenti dal prossimo anno, ma al tempo stesso temo che dovremo a breve presentare un’interrogazione per capire chi, tra la Caruso o Corradini stia un po’ burlandosi dell’opinione pubblica, vendendo come immodificabile ciò che evidentemente si può modificare o condendo il tutto con molto fumo per giustificare il fatto che non sia stato fatto prima, quando erano troppo presi ad additarci come demagoghi solo perchè chiedevamo di distribuire i sacrifici in modo uniforme su tutti i lavoratori della macchina comunale e non solo su quelli più deboli, precari e in appalto.
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