Nel dibattito previsto per lunedì sera sul terremoto, il Consiglio Comunale approverà un odg condiviso da tutte le forze politiche, che prevede una deroga al regolamento edilizio comunale per quelle persone che vogliano dotarsi, avendone lo spazio, di case mobili o altri tipi di strutture, per non abbandonare le proprie abitazioni dichiarate inagibili.
E’ una misura che avevamo sollecitato nei primi giorni di giugno e siamo soddisfatti che l’amministrazione comunale abbia deciso di agire in questo senso e siamo anche soddisfatti che l’amministrazione, durante la commissione consiliare di venerdì scorso, abbia accettato la proposta avanzata dal nostro e altri gruppi consiliari di aumentare i termini per la presentazione dei progetti di restauro delle abitazioni principali da parte delle persone coinvolte in questo provvedimento, da 90 a 180 giorni.
Riteniamo che ci siano anche molte altre iniziative grandi e piccole, che la nostra amministrazione debba prendere con urgenza per rispondere all’emergenza e impostare i lavori per la ricostruzione.
Le prime le abbiamo inviate oggi con la nostra proposta di mozione per il consiglio comunale che trovate in allegato, con le quali vogliamo dire quali sono le nostre priorità rispetto al sisma che ha coinvolto le nostre comunità e il nostro territorio:
-Chiedere a Provincia e Regione di rivedere le centinaia di milioni di spesa in strade, bretelle e autostrade previste in provincia e regione, per dare quelle risorse alla ricostruzione. Solo dopo che avremo ridato la casa e fatto ripartire le nostre attività produttive, artigianali e commerciali, si potrà tornare a dibattere sull’utilità o meno di tali investimenti (che per noi rimangono sbagliati, come nel caso della CISPADANA o della bretella Campogalliano Sassuolo, ma riteniamo che anche coloro che siano a favore a continuar a investire sullo spreco e sul trasporto su gomma, dovrà riconoscere che le priorità al momento siano altre)
-Rendere trasparente il rapporto tra Comune e il DICOMAC, ovvero la struttura della Protezione Civile ch in questo momento a Bologna ha il controllo del “rubinetto” delle risorse destinate all’emergenza. Dopo il fallimento della gestione dell’emergenza e della ricostruzione dell’Aquila, riteniamo che sarebbe importante fossero i Sindaci a gestire direttamente le risorse per la ricostruzione, ma dato che questo è reso impossibile dai provvedimenti del Governo nazionale, almeno che ci sia trasparenza rispetto a cosa i Sindaci chiedono e cosa si vedono autorizzare o negare da parte del DICOMAC.
-Bloccare la speculazione vergognosa di molte aziende del settore sui prezzi per la demolizioni, attraverso una forte iniziativa degli enti pubblici sulle principali aziende del settore e le associazioni di categoria per un tariffario trasparente riferito ai costi per demolizioni pre-sisma
-Mettere a disposizione strutture al momento inutilizzate (come l’Ostello) per migliorare la risposta del Comune alle esigenze dei casi più delicati di persone sfollate ma che non vogliono o non possono allontanarsi da Carpi
Sono i primi passi che riteniamo urgenti e necessari, per integrare quanto già fatto dall’amministrazione comunale in queste prime settimane di emergenza, in condizioni di estrema difficoltà e in assenza di certezze sulle risorse disponibili, in uno sforzo che a quanto ci è stato comunicato in commissione, ha prosciugato le case comunali, rivelando un’evidente sottostima della gravità della situazione da parte di Regione e governo nazionale, i cui ritardi nel rendere disponibili le risorse per emergenza e ricostruzione, rischiano di dare un colpo mortale alle possibilità di tornare ad una vita normale nelle zone terremotate.
Carpi,25 giugno 2012
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Sindaco
*Proposta di mozione per interventi urgenti da adottare in seguito al sisma nel Comune di Carpi*
*CONSIDERATO *
- Che in provincia di Modena e anche nei territori colpiti dalla scosse telluriche del 20 e 29 maggio sono previsti rilevanti investimenti per infrastrutture da parte di Provincia è Regione, la cui urgenza e necessità in presenza di intere zone del territorio devastate dal sisma è evidentemente da riconsiderare
- Che da più fonti viene riportato che alcune aziende operanti nel settore edile e demolizioni hanno, nelle settimane seguenti alle scosse telluriche del 20 e 29 maggio, attuato vergognose politiche speculative sulle tariffe per servizi di demolizione
- Che molti edifici per abitazione, commerciali e produttivi, giudicati agibili non sono accessibili per la vicinanza con edifici pericolanti, così come la presenza di questi edifici comporti numerose interruzioni e deviazioni alla circolazione stradale con relativo disagio per interi quartieri.
- Che nell’incertezza su entità e tempistica dei rimborsi per la demolizione di detti edifici o per mancanza di risorse nell’immediato da parte dei proprietari, si rischi la stasi per parecchi mesi.
- Che le risorse perrispondere all’emergenza sisma, dipendono per l’autorizzazione al loro impiego dalla Direzione Comando e Controllo (Di.Coma.C) della Protezione Civile insediatasi a Bologna e che quindi le amministrazioni comunali non possono disporre e gestire autonomamente delle risorse destinate per l’emergenza
- Che giace tutt’ora inutilizzata la struttura dell’ostello comunale, mentre siamo di fronte alla necessità di risolvere migliaia di casi di persone sfollate dalle proprie abitazioni.
*IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA*
**
1)A inviare a Provincia e Regione la pressante richiesta di rimodulare il piano degli investimenti per poter destinare ogni risorsa disponibile al ripristino di quanto è stato danneggiato dalle scosse sismiche.
2)A procedere in tempi rapidi, coordinandosi con le principali aziende e associazioni di categoria del settore del nostro territorio, ad elaborare una proposta per un tariffario di riferimento relativo alle operazioni di demolizione e rimozione detriti
3)A inserire nelle richieste di intervento da finanziare con fondi della Protezione Civile le demolizioni di edifici di privati che ne facciano richiesta motivata per indisponibilità delle risorse necessarie per procedere alla demolizione
4)A rendere pubbliche attraverso il portale internet delComune (fatti salvi i riferimenti che potrebbero costituire violazione della privacy di singoli cittadini) l’elenco periodicamente aggiornato delle richieste di intervento inviate al DICOMAC e le relative risposte
5)Ad utilizzare la struttura destinata ad Ostello del Comune di Carpi per sistemazioni di emergenza di persone sfollate in particolari situazioni di criticità che non vogliano o non possano allontanarsi dal Comune di Carpi
E’ una misura che avevamo sollecitato nei primi giorni di giugno e siamo soddisfatti che l’amministrazione comunale abbia deciso di agire in questo senso e siamo anche soddisfatti che l’amministrazione, durante la commissione consiliare di venerdì scorso, abbia accettato la proposta avanzata dal nostro e altri gruppi consiliari di aumentare i termini per la presentazione dei progetti di restauro delle abitazioni principali da parte delle persone coinvolte in questo provvedimento, da 90 a 180 giorni.
Riteniamo che ci siano anche molte altre iniziative grandi e piccole, che la nostra amministrazione debba prendere con urgenza per rispondere all’emergenza e impostare i lavori per la ricostruzione.
Le prime le abbiamo inviate oggi con la nostra proposta di mozione per il consiglio comunale che trovate in allegato, con le quali vogliamo dire quali sono le nostre priorità rispetto al sisma che ha coinvolto le nostre comunità e il nostro territorio:
-Chiedere a Provincia e Regione di rivedere le centinaia di milioni di spesa in strade, bretelle e autostrade previste in provincia e regione, per dare quelle risorse alla ricostruzione. Solo dopo che avremo ridato la casa e fatto ripartire le nostre attività produttive, artigianali e commerciali, si potrà tornare a dibattere sull’utilità o meno di tali investimenti (che per noi rimangono sbagliati, come nel caso della CISPADANA o della bretella Campogalliano Sassuolo, ma riteniamo che anche coloro che siano a favore a continuar a investire sullo spreco e sul trasporto su gomma, dovrà riconoscere che le priorità al momento siano altre)
-Rendere trasparente il rapporto tra Comune e il DICOMAC, ovvero la struttura della Protezione Civile ch in questo momento a Bologna ha il controllo del “rubinetto” delle risorse destinate all’emergenza. Dopo il fallimento della gestione dell’emergenza e della ricostruzione dell’Aquila, riteniamo che sarebbe importante fossero i Sindaci a gestire direttamente le risorse per la ricostruzione, ma dato che questo è reso impossibile dai provvedimenti del Governo nazionale, almeno che ci sia trasparenza rispetto a cosa i Sindaci chiedono e cosa si vedono autorizzare o negare da parte del DICOMAC.
-Bloccare la speculazione vergognosa di molte aziende del settore sui prezzi per la demolizioni, attraverso una forte iniziativa degli enti pubblici sulle principali aziende del settore e le associazioni di categoria per un tariffario trasparente riferito ai costi per demolizioni pre-sisma
-Mettere a disposizione strutture al momento inutilizzate (come l’Ostello) per migliorare la risposta del Comune alle esigenze dei casi più delicati di persone sfollate ma che non vogliono o non possono allontanarsi da Carpi
Sono i primi passi che riteniamo urgenti e necessari, per integrare quanto già fatto dall’amministrazione comunale in queste prime settimane di emergenza, in condizioni di estrema difficoltà e in assenza di certezze sulle risorse disponibili, in uno sforzo che a quanto ci è stato comunicato in commissione, ha prosciugato le case comunali, rivelando un’evidente sottostima della gravità della situazione da parte di Regione e governo nazionale, i cui ritardi nel rendere disponibili le risorse per emergenza e ricostruzione, rischiano di dare un colpo mortale alle possibilità di tornare ad una vita normale nelle zone terremotate.
Carpi,25 giugno 2012
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Sindaco
*Proposta di mozione per interventi urgenti da adottare in seguito al sisma nel Comune di Carpi*
*CONSIDERATO *
- Che in provincia di Modena e anche nei territori colpiti dalla scosse telluriche del 20 e 29 maggio sono previsti rilevanti investimenti per infrastrutture da parte di Provincia è Regione, la cui urgenza e necessità in presenza di intere zone del territorio devastate dal sisma è evidentemente da riconsiderare
- Che da più fonti viene riportato che alcune aziende operanti nel settore edile e demolizioni hanno, nelle settimane seguenti alle scosse telluriche del 20 e 29 maggio, attuato vergognose politiche speculative sulle tariffe per servizi di demolizione
- Che molti edifici per abitazione, commerciali e produttivi, giudicati agibili non sono accessibili per la vicinanza con edifici pericolanti, così come la presenza di questi edifici comporti numerose interruzioni e deviazioni alla circolazione stradale con relativo disagio per interi quartieri.
- Che nell’incertezza su entità e tempistica dei rimborsi per la demolizione di detti edifici o per mancanza di risorse nell’immediato da parte dei proprietari, si rischi la stasi per parecchi mesi.
- Che le risorse perrispondere all’emergenza sisma, dipendono per l’autorizzazione al loro impiego dalla Direzione Comando e Controllo (Di.Coma.C) della Protezione Civile insediatasi a Bologna e che quindi le amministrazioni comunali non possono disporre e gestire autonomamente delle risorse destinate per l’emergenza
- Che giace tutt’ora inutilizzata la struttura dell’ostello comunale, mentre siamo di fronte alla necessità di risolvere migliaia di casi di persone sfollate dalle proprie abitazioni.
*IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA*
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1)A inviare a Provincia e Regione la pressante richiesta di rimodulare il piano degli investimenti per poter destinare ogni risorsa disponibile al ripristino di quanto è stato danneggiato dalle scosse sismiche.
2)A procedere in tempi rapidi, coordinandosi con le principali aziende e associazioni di categoria del settore del nostro territorio, ad elaborare una proposta per un tariffario di riferimento relativo alle operazioni di demolizione e rimozione detriti
3)A inserire nelle richieste di intervento da finanziare con fondi della Protezione Civile le demolizioni di edifici di privati che ne facciano richiesta motivata per indisponibilità delle risorse necessarie per procedere alla demolizione
4)A rendere pubbliche attraverso il portale internet delComune (fatti salvi i riferimenti che potrebbero costituire violazione della privacy di singoli cittadini) l’elenco periodicamente aggiornato delle richieste di intervento inviate al DICOMAC e le relative risposte
5)Ad utilizzare la struttura destinata ad Ostello del Comune di Carpi per sistemazioni di emergenza di persone sfollate in particolari situazioni di criticità che non vogliano o non possano allontanarsi dal Comune di Carpi
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