LA DEMOCRAZIA E L'UNIONE TERRE D'ARGINE. UN CONSIGLIO "ANOMALO" - LA POSIZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI CARPI
Si fa un gran parlare di democrazia interna
ai partiti. PD e PDL sono alle prese con le loro primarie interne e non
si spegne l'onda di polemiche e critiche all'indirizzo del M5S sul tema
della democrazia interna, argomento che ormai tiene banco in tutti i
talk show televisivi ad ogni ora di ogni giorno.
E'
stato così anche domenica scorsa, con la cons. com. di Modena, cui è
stato negato l'uso del simbolo e del nome del Movimento di Grillo.
C'è
da scommettere che sarà un crescendo da qui alle prossime elezioni,
perché ormai è chiaro che il confronto non è fra partiti, ma fra un
sistema, quello appunto dei partiti nel loro insieme, è l'incognita di
una nuova forza politica, il M5S, che quel sistema vuole rompere.
Ma
parlare di democrazia interna al M5S è anche un facile alibi per non
parlare della democrazia interna al paese, retto per ora da un governo
di tecnici ad interim, non eletto dai cittadini. E non mancano esempi di
mancanza di democrazia anche all'interno di istituzioni pubbliche
vicine a noi. E' il caso dell'Unione delle Terre d'Argine.
ECCO LE ANOMALIE SUL SISTEMA DI RAPPRESENTANZA DEL CONSIGLIO DELL'UNIONE TERRE D'ARGINE
1
- I Comuni hanno sistemi di voto diversi. Carpi = doppio turno (Nel
caso in cui una coalizione non prende al primo turno più del 50%). Alla
maggioranza il 60% degli eletti.
Altri comuni = Turno unico (alla maggioranza va 2/3 degli eletti). Si crea un consiglio da consiglieri eletti in modo diverso
2 - SUPER PREMIO DI MAGGIORANZA
Se fosse un comune unico, la maggioranza (PD e alleati che ha guadagnato il 58% di voti) avrebbe diritto al 60% degli eletti.
Nell'Unione la maggioranza ha il 70% dei consiglieri.
3 - I Comuni minori hanno maggiore rappresentanza in percentuale al numero dei cittadini.
A
causa di questo e del punto 2 sono stati ESCLUSI due gruppi di
minoranza di Carpi che, se l'Unione fosse un comune, avrebbero avuto
diritto di esserci.
Paluan (M5S e RC a Carpi) = 2080 voti = Non è rappresentato
Pivetti (Alleanza per Carpi) = 3307 voti = Non è rappresentata
Lodi (Lista Civica Rilanciamo Soliera) = 1309 voti = E' rappresentato
Fabbri (Lista Progetto Comune a Novi) = 1082 voti = E' rappresentato
Guerra (Uniti per Novi Rovereto S.Antonio) = 775 voti = E' rappresentato
IL POTERE DECISIONALE SULLE PRINCIPALI MATERIE PASSA DAI COMUNI ALL'UNIONE.
I comuni hanno di fatto deciso di lasciare all'Unione il potere di prendere le decisioni politiche sui seguenti temi:
POLIZIA
AMMINISTRATIVA LOCALE - PROMOZIONE DELLE PARI OPPORTUNITA' - SISTEMI
INFORMATIVI - SERVIZIO INFORMATIVO STATISTICO - SPORTELLO UNICO PER LE
ATTIVITA? PRODUTTIVE- GESTIONE DELLE RISORSE UMANE -
ENERGIE RINNOVABILI - ASSISTENZA SOCIALE - SANITA' - CASA - SERVIZI EDUCATIVI E SCOLASTICI
Così
il ?ruolo politico? e decisionale passa dai comuni all'Unione sulla
stragrande maggioranza delle competenze di cui i comuni si occupano.
QUESTO PROVOCA LE SEGUENTI ANOMALIE "POLITICHE"
4
- Chi decide non è più il consigliere DIRETTAMENTE ELETTO dai cittadini
ma una selezione degli eletti fatta a tavolino dai partiti dove la
maggioranza ha il 70%.
Questo rende la democrazia rappresentativa, che noi vorremmo sostituire con la democrazia diretta, ancora meno rappresentativa.
5
- I Consigli dei singoli comuni vengono SPOGLIATI del potere
decisionale e non si capisce come mai si abbiano assessorati comunali
(di fatto delegittimati) che si occupano di temi che poi vengono decisi a
livello di Unione.
6
- Ammettiamo che in un comune minore (Novi, Soliera o Campogalliano)
venga eletta una maggioranza diversa da quella vincente a Carpi; gli
elettori avrebbero diritto di vedere realizzato quel programma politico.
Di
fatto sui temi principali continuerebbe a decidere politicamente la
maggioranza di Carpi. In questo caso il voto di quel comune minore
verrebbe defraudato. Ammettiamo che tutti i comuni minori votassero
diversamente dal comune di Carpi, la maggioranza eletta a Carpi
(sommando i consiglieri di maggioranza carpigiana e qualche consigliere
di minoranza nei comuni minori) determinerebbe comunque un potere
decisionale sui temi principali. Insomma l'Unione "funziona"
politicamente fino a quando in tutti i comuni vince la stessa
maggioranza.
LA CILIEGINA SULLA TORTA: I CONSIGLIERI DELL'IDV
La
ciliegina sulla torta delle anomalie dell'Unione è il caso dell'IDV.
All'interno del Consiglio dell'Unione abbiamo due esponenti provenienti
dall'IDV: Andrea Bizzarri che rappresenta il partito alleato del PD
durante le elezioni di Carpi;
Roberto
Guerra che rappresenta "Uniti per Novi, Rovereto, S.Antonio" che durante
le elezioni di Novi si contrapponeva alla lista di PD e alleati.
Quindi
nel consiglio dell'Unione abbiamo due esponenti dello stesso partito
(IDV) che sono uno nella maggioranza (PD e alleati) e uno
all'opposizione.
COSA FA IL MOVIMENTO 5 STELLE
Tramite
il consigliere comunale Paluan abbiamo denunciato queste "anomalie".
Cercheremo di informare la popolazione perché tutte queste informazioni
legate all'Unione sono spesso sconosciute.
Continueremo a fare pressione (con tutti gli strumenti possibili) per fare in modo che le cose cambino.
COSA CHIEDE IL MOVIMENTO 5 STELLE
Chiediamo
che si tenga in piedi l'Unione Terre d'Argine solo nel caso in cui si
determini un percorso (con tappe chiare e date certe) che porti ad un
unico municipio.
Questo permetterebbe
di: conservare una economia di scala, migliori servizi, mantenere un
livello alto di democrazia risolvendo tutte le anomalie di cui sopra,
risparmiare denaro pubblico.
Se non si
vuole andare verso il comune unico, si sciolga l'Unione e si torni ad
una gestione associata dei servizi fra i 4 comuni (le economie di scala
sarebbero le stesse, ma senza il bisogno di inutili sovrastrutture non
elette direttamente dai cittadini).
PER IL MOVIMENTO 5 STELLE DI CARPI
Marcello Gadda
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