M5S: come trasformare le scelte giuste in sbagliate



Potrei starmene zitto e quieto, dato che nel 2014 si torna a votare nel mio comune e per le europee e nel 2015 per le regionali, e visto che oggi il M5S pare essere la scelta “vincente", chi ha ambizioni di carriera politica, farebbe bene se non ad allinearsi, perlomeno a non esporsi.
Purtroppo per me, dato che preferisco la mia coerenza alle poltrone (come già ampiamente dimostrato in passato, al limite dell’autolesionismo), mi pare doveroso dire come la penso.
Dopo una prima lettura delle “regole” per le candidature nel M5S ne traggo queste riflessioni, del tutto personali:

1)             La scelta di non candidare consiglieri comunali e regionali in carica è giustissima (e non è una novità dato che si applica dalle regionali del 2010)
2)             Privilegiare nelle candidature per Camera e Senato i candidati non eletti alle comunali, ovvero gente che si è spesa per il movimento quando non c’erano nè prospettive di successo nè tantomeno incarichi e prebende da spartire, è un ottimo inizio. Ci sono molti candidati nelle liste di Carpi, Modena, Finale Emilia e nella lista provinciale per le regionali, che vedrei bene in Parlamento e sono sicuro che farebbero meglio della stragrande maggioranza dei deputati PD e IDV (anche perchè a far meglio di Calearo, Tedesco, Scilipoti e Razzi ci vuole poco) e sicuramente di tutti quei quaquaraquà che hanno votato per n volte la fiducia a Berlusconi.
3)             A fianco degli ex candidati comunali e regionali, ci sono molte persone che in questi anni hanno mandato avanti in modo disinteressato la baracca sui territori, credo che anche questi meritino una possibilità per presentarsi, quindi considero il criterio qua sopra, solo come il PRIMO, ma non esclusivo criterio nella formazione delle liste, così come credo che ci siano anche molte altre persone, con ottime competenze, che il M5S dovrebbe andare a cercare in questi mesi, al di fuori della cerchia dei suoi attivisti, per avere una compagine di candidati  forte e credibile.

Comunque sia, per quanto condivisibili o meno possano essere i criteri per la scelta dei candidati, prendere questa decisioni senza passare attraverso il vaglio degli iscritti e degli attivisti al M5S è una chiara violazione dello spirito delle cose che dal blog di Grillo si vanno ripetendo da anni (e particolarmente ridicola è la qualifica di "capo politico" che si attribuisce Grillo, in un movimento che si dichiara senza leader).
Anche la migliore delle decisioni, quando è calata dall’alto diviene sbagliata, perchè in democrazia, la forma è sostanza e in questo caso la forma non è stata democratica.
Per quanto mi riguarda, resto a quanto scritto qui diverse settimane fa, continuo ad esprimere la mia opinione all’interno del M5S e sono pronto a sostenere qualsiasi iniziativa da parte di iscritti e attivisti che vogliano vedere un modo diverso di come si decidono le cose (anche quando si prendono le decisioni giuste) e alla fine (ovvero quando saranno chiusi programmi e liste dei candidati), prenderò la mie decisioni.

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