Ci sono alcuni assunti che vanno chiariti e un mito che deve
essere sfatato sulla vicenda del Parco Lama.
Il mito da sfatare è che un PRG conferisca “diritti
acquisiti di edificazione”. Come riportato da una sentenza del
Consiglio di Stato del 2009, che chiaramente recita: “Ed invero, muovendo
proprio dalla giurisprudenza in materia di aspettative derivanti da
lottizzazioni edilizie e modifiche preclusive dello strumento urbanistico, deve
premettersi e ribadirsi che nessuna posizione giuridicamente può essere
riconosciuta a progetti di lottizzazione che, al momento della variazione del
PRG, risultino ancora in itinere o in istruttoria ancorché da lungo tempo”.
La cosa che resta da chiarire è se c’è la volontà politica da parte di questa
maggioranza di rivedere decisioni prese una dozzina di anni fa, da tutti
considerate anacronistiche oggi, oppure se si preferisce perseverare in una
gestione sbagliata e dannosa del territorio, pur di non dare fastidio a questi titolari
di “diritti acquisiti”, in realtà inesistenti, ma portatori di interessi
economici molto concreti (e molto vicini al partito di maggioranza relativa di
Carpi).
Quello che ci preoccupa, nella vicenda della
cementificazione dell’area a est della ferrovia, non è solo il danno ambientale
e paesaggistico, legato all’ennesima scomparsa di territorio non costruito nel
nostro comune, ma è anche il problema della futura viabilità di quel nuovo
quartiere e dei due adiacenti, dato che il traffico di quel nuovo insediamento
non potrà che scaricarsi su via Due Ponti e via Tre Ponti, senza che ci siano
ipotesi credibili per nuovi sottopassi verso il centro, nonostante le promesse
elettorali della maggioranza nel 2009.
Ci paiono motivi sufficienti perchè la politica riprenda in
mano la questione, riappropriandosi dei suoi spazi da un paio di decenni
occupati dai soli interessi economici di determinati settori, in nome di un
bene comune e di un diritto, quello ad un ambiente vivibile per tutti, che
riteniamo prioritario rispetto ai fantomatici “diritti di edificabilità” di
pochi.
Abbiamo deciso di presentare due proposte di odg per il
Consiglio Comunale, che invitano la Giunta a non dare seguito al piano
presentato dalla CMB, e ad aprire una discussione vera con la città, che non si
limiti a cercare la riduzione del danno di una situazione data ma parta da una
tabula rasa di quanto originariamente previsto per il PRU e i comparti
insediativi previsti nell’area.
Siamo disponibili a confrontarci con le forze politiche di
maggioranza e ApC per cercare una soluzione comune da presentare in consiglio, attraverso
le loro integrazioni, modifiche e proposte, e glielo abbiamo comunicato
contestualmente all’invio degli ODG.
Uniche condizioni che poniamo:
1) L'organizzazione dell'area prevista dal PRG deve essere
radicalmente ridiscussa
2) Si deve evitare la creazione di ulteriori danni all'area con l'approvazione del comparto C6 così come è stato presentato dalla CMB.
2) Si deve evitare la creazione di ulteriori danni all'area con l'approvazione del comparto C6 così come è stato presentato dalla CMB.
Ora attendiamo le loro risposte e proposte, insieme a tutte
quelle che vorranno venire da cittadini
e comitati.
Di seguito i testi dei due ODG
Carpi, 5
novembre 2012
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Sindaco
Il Consiglio Comunale di Carpi impegna
il Sindaco e la Giunta
A non approvare il Piano di Iniziativa Privata presentato per il Comparto C6 previsto dal PRG e altri che verranno successivamente presentati all’interno dell’area compresa fra le vie indicate in oggetto, prima che il PRG venga sostanzialmente modificato o prima dell’adozione del nuovo PSC.
Carpi, 5
novembre 2012
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Sindaco
Il Consiglio Comunale di Carpi impegna
il Sindaco e la Giunta
Ad elaborare attraverso un
percorso fortemente partecipativo con la cittadinanza, proposte di varianti al
PRG che prevedano una sostanziale riorganizzazione dei comparti presenti
nell’area compresa fra le vie Due Ponti, Tre Ponti e Cavata con una riduzione dell’edificabilità
per tutti i comparti di almeno il 50% delle unità abitative e delle volumetrie
previste.
Cominciano ad arrivare le prime risposte degli altri gruppi consiliari per valutare se ci sono le possibilità per una proposta comune. Se ci sono cittadini interessati, valutiamo anche i loro commenti e le loro proposte a riguardo (potete metterle sul blog come commenti o inviarle a info@lorenzopaluan.net.)
RispondiEliminaSe non è troppo tardi, Lorenzo, ti invio alcune proposte.
RispondiEliminaNon credo esistano le condizioni perché si possano realizzare, e fra queste l'interesse da parte dell'amministrazione, oltre alla disponibilità di risorse finanziarie; ad ogni modo...
Riguardano il Parco Lama, ma non solo.
BIOSFERA
1. Demografia: - Distribuzione gratuita o incentivazione dei contraccetivi. - Informazione della cittadinanza in tema di rapporti fra popolazione e ambiente (demografia, capacità di carico ambientale, impronta alimentare, sostenilbilità, etc.) per mezzo del periodico Carpicittà. - Se possibile, introduzione nel programma dell'ora di Attività alternative dell'insegnamento della Costituzione e delle scienze ambientali.
Crescita urbana 0 significa anche stabilizzazione della popolazione, magari a livelli sostenibili. Io penso sia arrivata l'ora di dare un segnale (di preallarme).
2. Agricoltura: Realizzazione, entro il Parco Lama, del progetto pilota dei Parchi Agricoli forestali Nazionali (http://simonemartininet.blogspot.it/2012/04/parchi-agricoli-locali.html).
Questo è il mio gioiellino...
Ora, noi sappiamo che in futuro si ridurrà la disponibilità di risorse biologiche, minerali e fossili, e che come conseguenza da una parte aumenteranno i prezzi dei beni di consumo e dall'altra il settore industriale verrà ridimensionato. Aumenterà la disoccupazione se non si adotteranno delle misure capaci di far fronte a questi cambiamenti. Una di queste misure potrebbe essere la nazionalizzazione programmata di una frazione della superficie produttiva, al fine di garantire accesso alla terra, e quindi sicurezza alimentare, ma anche abitativa (bypassando il tasso d'inflazione e la speculazione fondiaria, l'intrinseca iniquità del contratto di affitto privato).
La mia proposta insomma è quella di sperimentare, qui a Carpi, nel Parco Lama, la realizzazione in scala di un Parco Agricolo forestale Nazionale, su di una superficie, a titolo di esempio, di 10 Ha; quindi una sup. abbastanza ampia da permettere di soddisfare le richieste per l'assegnazione di orti comunali, e forse anche di arrivare alla costituzione di una piccola cooperativa agricola.
3. Edilizia (edifici di nuova realizzazione): Orientamento degli edifici residenziali e produttivi volto ad ottimizzare la ricezione della radiazione solare. - Altezza massima edifici in 5 o 6 piani fuori terra (garage e sottotetto compresi) - Orti condominiali e almeno un albero ogni 10 persone.
COMUNICAZIONI
1. Viabilità (opere di nuova realizzazione): - Pianificazione urbana a griglia; dove possibile strade con orientamento N S ed E O. - Dotazione di tutte le strade di piste ciclabili e segnaletica orizzontale in borchie inox amovibili. - Obbligo di realizzare le pavimentazioni di parcheggi, aree di accesso e/o cortili interni in elementi disassemblabili o rimovibili e drenanti. - Aiuole alberate di dimensioni adeguate (così che le foglie non cadano in strada, vadano a intasare la rete di scarico delle acque piovane e debbano essere raccolte dagli op. ecologici). - Limite di 30 o 40 km / h su tutte le strade non principali.
FINANZE
1. Edilizia residenziale pubblica e non privata nel Parco Lama, se proprio si deve costruire...