Dopo le decisioni assunte dalle assemblee di Carpi 5 Stelle
e Rifondazione Comunista, tenutesi in questa settimana, stamattina ho inviato
le mie dimissioni da consigliere comunale.
Voglio ringraziare tutti gli attivisti, elettori e
simpatizzanti a vario titolo di Carpi 5 Stelle e Rifondazione Comunista (e i
molti senza etichette di partito o movimento), sia per avermi chiesto di
rappresentarli come loro candidato Sindaco nel 2009, sia per il supporto
ricevuto in questi anni nella mia attività di consigliere.
E’ stata una grande esperienza di partecipazione, per quanto
mi riguarda, anche per come oggi si conclude.
Abbiamo fatto un buon lavoro, credo, o almeno così mi pare
dalle tante attestazioni di stima e affetto ricevute in questa settimana e
prima, immeritate come singolo, dato che ho sempre agito solo come portavoce di
un’esperienza collettiva (e se qualche
volta ho preso decisioni in modo autonomo che non sono state condivise da tutti
o sulle quali avevamo opinioni diverse, il confronto fra noi è sempre stato
franco, leale e centrato sulle questioni reali).
Sono convinto che chi mi seguirà in consiglio farà un ottimo
lavoro, sui temi e le battaglie che ci hanno caratterizzato da ben prima delle
elezioni del 2009 e che sono ancora tutti lì: la difesa dei Beni Comuni (tutti,
dal lavoro all’ambiente, ai servizi pubblici efficienti), l’aumento di
partecipazione e trasparenza nell’amministrazione della cosa pubblica, l’idea di un diverso modello di relazioni
economiche anche a partire dalle economie locali.
Carpi 5 Stelle ha preso la scelta giusta, decidendo di non
dover rinunciare al simbolo con il quale si è presentata agli elettori, per una
mia personale incompatibilità con le dichiarazioni di Grillo.
Sono convinto dello spirito democratico del Movimento e il
lavoro fatto dai suoi rappresentanti eletti in tante amministrazioni locali e
in regione lo dimostra, così come sono convinto che sia ora di realizzare molte
delle premesse che sottostavano alla sua nascita e che credo oggi siano
smentite in primo luogo dall’operare del suo “capo politico”.
E' una mia opinione e ne traggo le conseguenze logiche, facendo un investimento in fiducia in un Movimento che comunque voterò alle prossime elezioni, contando su una sua evoluzione positiva (in realtà mi aspetto molti cambiamenti da molte parti, dopo le elezioni).
Grazie a tutti e in bocca al lupo ad Andrea Losi, avrà
ancora un sacco di lavoro da fare in questo anno e tanto ne aspetta a tutti i cittadini fuori
dalle istituzioni che vogliano davvero uscire dalla melma politica che caratterizza
questo paese a sovranità limitata.
"Libertà è partecipazione", diceva Gaber, io credo che partecipare non sia mettersi in fila per
votare un leader o un rappresentante politico ogni cinque anni, nè passare i
cinque anni in mezzo a giustificarne le incoerenze, e continuerò a muovermi in questo senso, secondo i miei valori, fuori o dentro da organizzazioni politiche,
Informatevi e mobilitatevi come meglio credete, se volete cambiare le cose non ci sono alternative.
Grazie Lorenzo per tutto cio che hai fatto e lasciamelo dire, cio che farai.
RispondiEliminasei una persona "quasi" coerente lorenzo paluan e di questi tempi... è già tanto!
RispondiEliminail "quasi" sta nel fatto che non ti credo ingenuo e non posso pensare che tu sia ancora convinto dello "spirito democratico" di un movimento che ha un "proprietario" (e sottolineo "proprietario"), che di democratico non ha proprio nulla!
lella r.
oggi la democrazia non ha senso compiuto qualsiasi sia il partito di riferimento !! attualmente il movimento 5 stelle non dipende nemmeno da grillo il quale ha solo una coerenza di immagine che in diversi casi (che gia avete sentito parlare) neanche si associa alle persone che si incontrano per porre quella attenzione dimenticata sulla vita politica della citta. ed e li che si spera che possa cambiare qualcosa con la partecipazione collettiva alla vita della politica noi cittadini a questo punto dobbiamo sostituire i colletti bianchi politici in quanto esecutori di altri mandanti.e finito il momento del pensiero politico in quanto tale in quanto i risultati del default sono sotto gli occhi di tutti.
RispondiEliminaroberto
Non può esistere un VERO M5S, senza una democrazia VERA, PARTECIPATA dal basso. Senza questa, prima o poi, magari quando Grillo deciderà di spengere l'interruttore...e questo...per ovvie ragioni...prima o poi succederà...il destino del Movimento è quello che si trasformerà in un partito come gli altri.
RispondiEliminaCento in Movimento
Grillo ha una coerenza d'immagine...? E da quando ? Ha cacciato intere città ed eletti confermati ogni 6 mesi dai cittadini, ai quali attribuisce il primato delle scelte, senza consultarsi con alcuno, neanche con gli eletti... I cittadini che fanno le sentinelle è un'altro principio interessante propugnato da Grillo, peccato che quando i cittadini fanno le sentinelle anche al M5S vengono cacciati. Non parliamo poi del Uno Vale Uno regolarmente disatteso da Grillo e da buona parte della dirigenza del M5S.
RispondiEliminaGrillo non ha cacciato nessuno! A semplicemente tolto, e giustamente, l'utilizzo del simbolo alle mele marce che ora possono liberamente scorazzare in altri partiti politici e usufruire di tutti i privilegi della casta. Favia ad esempio è ora libero di andare in televisione un giorno sì e l'altro anche...come per altro sta facendo. Tutta sta gente porterà a termine il suo mandato, ma senza esser rappresentato dal Movimento 5 stelle. Lo stesso Favia, che essendo al secondo mandato non si sarebbe più potuto candidare con il M5S ha preferito cambiare bandiera piuttosto che esser coerente con quello che diceva durante i suoi proclami pre-mandato.
EliminaStupisce che cittadini, attivi nello svegliare altri cittadini alla democrazia, siano essi stessi dormienti a loro insaputa...! alcuni si svegliano dalla vergogna. Rossella
RispondiEliminaCiao Lorenzo. Rispetto la tua scelta e ne comprendo la radicalità. Mi ha fatto piacere "lavorare" con te in Consiglio e ho apprezzato, anche se non sempre, forse spesso, non eravamo d'accordo, la passione e la competenza con le quali hai sempre argomentato le tue posizioni. Mantenendo il tasso di strumentalità al "minimo sindacale", visti i nostri ruoli distinti nel civico consesso. La passione politica e la voglia di dare un contributo alla vita della comunità non si esaurisce certo in consiglio, perciò alla prossima e in bocca al lupo per i tuoi prossimi giovedì sera più "liberi"!!!
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