La questione dell’area
“oltreferrovia” è uno dei temi amministrativi dall’inizio di questa “legislatura”
comunale.
Non è la semplice questione sull’avere o meno un’area verde
in più a Carpi, ma la leva, l’esempio concreto, di come andrebbero ridiscusse
le politiche di sviluppo urbanistico di marca PD a Carpi (e altrove).
Non si tratta neanche di un argomento per “anime belle”,
ambientalisti radical chic e altro: l’urbanistica trascina dietro questioni
molto rilevanti non solo di tipo ambientale, ma anche economico e sociale.
La qualità degli investimenti nell'economia locale, della mobilità, della salute
e in sintesi la qualità della vita di una città o di un quartiere dipendono
dalle scelte urbanistiche di chi ci amministra.
Se stasera verranno presentati odg di indirizzo sull’area
oltre ferrovia , è perché da novembre dell’anno scorso Carpi 5 Stelle e
Rifondazione avevano presentato due ordini del giorno molto netti sulla
questione e contemporaneamente avevano comunicato la loro volontà a ritirarli,
a fronte di una proposta condivisa con tutto il consiglio, che unisse la questione del comparto
progettato da CMB con una ridiscussione generale di tutta l’area, e in buona
sintesi, una variante generale per tutti i 4 comparti coinvolti, non ancora
costruiti (per altri non c’è stato niente da fare, e basta dare un’occhiata ai
cantieri in corso su via Due Ponti, per capire qual’era l’idea che aveva il PD
per tutta l’area).
C’è una vasta superficie ancora “salvabile”, che in piccola
parte, a ridosso della ferrovia, deve essere messa a servizio della città, con
interventi infrastrutturali.
Per tutto il resto, è necessario chiarire ai proprietari dei
terreni che il tempo del consumo del
territorio è finito ed è insensato pretendere un’ulteriore espansione
urbanistica di Carpi.
Lo si poteva fare tutti assieme già tre mesi fa, quando
tutte le forze presenti in consiglio tranne il PD avevano dato il loro consenso ad un odg molto “sintetico” che semplicemente restituiva alla cittadinanza e all’amministrazione,
il compito di aprire un ampio confronto e dibattito sul tema, ma così non è
stato.
Stasera, a quanto si sa, si andranno a confrontare proposte di odg distinti e
vedremo gli schieramenti e i diversi orientamenti, fra chi veramente vuole rivedere scelte sbagliate o comunque non più attuali e chi si barcamena per salvare la "capra" della tutela del territorio con i "cavoli" degli interessi speculativi dei proprietari dei terreni,
Quel che è certo è che, indipendentemente dall’esito
del voto di stasera, se tanti cittadini di Carpi, attraverso il lavoro dell’Associazione
Parco Lama, hanno espresso nel tempo il loro orientamento sulla questione, devono continuare a farlo e trovare gli
strumenti per convincere tutti, che non c’è più spazio per altro asfalto e
cemento nell’area oltreferrovia.
E abbiamo visto in questi anni (e anche molto recentemente), cosa riescono ad ottenere i
cittadini di Carpi, quando si mobilitano anche fuori dal Consiglio, per
ottenere qualcosa di importante.
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