Mafie in Emilia Romagna. Lo sapevate?

Ieri sera ho partecipato ad un'ottima iniziativa, all'interno della Festa ANPI di Carpi, in collaborazione con il Presidio di Libera di Carpi.
Gaetano Alessi ha presentato, con cifre e riferimenti ad atti giudiziari, un quadro veramente preoccupante della situazione delle infiltrazioni mafiose in Emilia Romagna, in un percorso sostanzialmetne indisturbato (e in qualche caso favorito più o meno consapevolmente da provvedimenti amministrativi e legislativi della politica locale), durato più di 20 anni.

Alessi è da due anni il coordinatore di un laboratorio di giornalismo in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza di Bologna (che però misteriosamente da quest'anno si è ritirata dall'iniziativa), condotto da gruppi di studenti e volontari, che per il secondo anno di seguito ha pubblicato il Dossier sulle mafie in Emilia Romagna (e ora stanno preparando il terzo).

Nella serie infinita di notizie inquietanti, per chi come me credeva di vivere ancora in un'isola quasi felice, ce ne sono due positive.
Dopo venti anni anche la politica regionale pare cominciare a dare i primi segnali di "ravvedimento", rivedendo decisioni sbagliate del passato, spinta da una crisi, specialmente nel settore edile, sia privato che pubblico, che ora fa emergere le molte storture che un mercato ricchissimo (e colpevolmente senza freni, per quanto riguarda il delirio urbanistico di questa regione).

L'altra buona notizia è proprio l'esistenza di esperienze come quella coordinata da Alessi e dei tanti gruppi come il Presidio Libera di Carpi ch quelle informazioni le cominciano a far girare a livello locale.
Nel mio pccolo, comncio da oggi a contribuire alla diffusione di queste informazioni.
Qui trovate il link al dossier, dopo essermelo letto, comincerò ad estrarne alcune pillole, per ricordarci di cosa stiamo parlando.
Intanto, un grazie a chi sul territorio si sbatte per mettere insieme queste informazioni.

  

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