Con questo post sul suo blog, direi che Simone Tosi apre le danze congressual/elettorali per il PD carpigiano (dopo un'intervista data su Voce da Dalle Ave, galleggiante sulla più totale indeterminatezza, del tipo, "sol che vinciamo va bene tutto").
Tosi invece è uno che ha dato ampia prova negli anni in quanto a capacità di fantasiose rappresentazioni della realtà (come dire che Parco Lama parte grazie all'approvazione di una nuova cementificazione..), ma in questo pezzo non manca di un certo buon lirismo che verrebbe voglia perfino di crederci.
Oddio, parlare di "nuova classe dirigente" dopo 15-20 anni di politica di professione, cercando di vendere per "illibata" una classe politica locale che di fatto è corresponsabile di tutta questa evoluzione e di averci portato al punto in cui siamo ora, come Paese, fa un po' sorridere, ma suvvia, questi son dettagli e il pregio della classe politica del PD (locale e non) è quello di essere sempre al suo posto da lustri "ma anche" sempre immancabilmente "nuova" ad ogni tornata (per dire: il "giovane" Cuperlo io lo ho avuto come segretario nazionale della FGCI a fine anni '80, e già non mi faceva una gran impressione allora...).
Tosi si aspetta un coraggio "marinaresco" dal PD, io, come elettore che di promesse da marinaio dal partitone (in tutte le sue fasi involutive) ne ho già sentite tante, più che di mollare gli ormeggi mi accontenterei che avessero il coraggio di mollare il PDL, dopo 2 anni di alleanza palese e un ventennio di favori a B. più o meno occulti, e magari tornassero ad essere un partito decentemente di sinistra (che cosa siano "i riformisti" citati da Tosi, da Craxi in poi, nella teoria nessuno lo ha mai capito, nella pratica invece abbiamo ben visto cosa questo volesse dire...).
Purtroppo come diceva il Manzoni, "il coraggio uno non se lo può dare" (e nel PD, di solito, più che il coraggio torna buona la convenienza e il conformismo, come dimostra il traghettamento delle citate "classi dirigenti locali" dal Bersanismo Ortodosso, sostenuto anche a Carpi dal 99% di funzionari, amministratori e consiglieri alle primarie, al Renzismo Rampante nel giro di un mese).
Tosi ha il pregio di avere tirato il suo colpo per primo, vedremo adesso cosa si muoverà nel partitone, che qua da noi deve aggiustare, in qualche mese, le poltrone di segretario regionale, provinciale, comunale, insieme con quelle dei sindaci di Modena e di Carpi (sempre che rimangano poltrone loro, che altrimenti ci saranno parecchi problemi di "collocamento"...)
Tosi invece è uno che ha dato ampia prova negli anni in quanto a capacità di fantasiose rappresentazioni della realtà (come dire che Parco Lama parte grazie all'approvazione di una nuova cementificazione..), ma in questo pezzo non manca di un certo buon lirismo che verrebbe voglia perfino di crederci.
Oddio, parlare di "nuova classe dirigente" dopo 15-20 anni di politica di professione, cercando di vendere per "illibata" una classe politica locale che di fatto è corresponsabile di tutta questa evoluzione e di averci portato al punto in cui siamo ora, come Paese, fa un po' sorridere, ma suvvia, questi son dettagli e il pregio della classe politica del PD (locale e non) è quello di essere sempre al suo posto da lustri "ma anche" sempre immancabilmente "nuova" ad ogni tornata (per dire: il "giovane" Cuperlo io lo ho avuto come segretario nazionale della FGCI a fine anni '80, e già non mi faceva una gran impressione allora...).
Tosi si aspetta un coraggio "marinaresco" dal PD, io, come elettore che di promesse da marinaio dal partitone (in tutte le sue fasi involutive) ne ho già sentite tante, più che di mollare gli ormeggi mi accontenterei che avessero il coraggio di mollare il PDL, dopo 2 anni di alleanza palese e un ventennio di favori a B. più o meno occulti, e magari tornassero ad essere un partito decentemente di sinistra (che cosa siano "i riformisti" citati da Tosi, da Craxi in poi, nella teoria nessuno lo ha mai capito, nella pratica invece abbiamo ben visto cosa questo volesse dire...).
Purtroppo come diceva il Manzoni, "il coraggio uno non se lo può dare" (e nel PD, di solito, più che il coraggio torna buona la convenienza e il conformismo, come dimostra il traghettamento delle citate "classi dirigenti locali" dal Bersanismo Ortodosso, sostenuto anche a Carpi dal 99% di funzionari, amministratori e consiglieri alle primarie, al Renzismo Rampante nel giro di un mese).
Tosi ha il pregio di avere tirato il suo colpo per primo, vedremo adesso cosa si muoverà nel partitone, che qua da noi deve aggiustare, in qualche mese, le poltrone di segretario regionale, provinciale, comunale, insieme con quelle dei sindaci di Modena e di Carpi (sempre che rimangano poltrone loro, che altrimenti ci saranno parecchi problemi di "collocamento"...)
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