Allora, per smettere di "trollizzare" impunemente il post di un amico su FB, che chiede ai suoi amici piddini un valido motivo per tesserarsi, trasferisco il mio commento di qua, perchè alla fine della fiera, la discussione sarebbe anche interessante ed è quella che mi affascina da sempre (non "perchè iscriversi al PD", che quello interessa poco, ma un più generale "Perchè fare politica").
Una giovine consigliera comunale del PD risponde all'incerto potenziale sostenitore civatiano con un:
Ammesso e non concesso che il PD riuscisse a risolvere una questione morale grossa come una casa (che qua mica basta dire che Sicilia e Campania sono bocce perse, io nel partito dei Crisafulli, semplicemente non ci entrerei pure che fosse un partito decente nel resto d'Italia, perchè se non sei in grado di liberarti di quei meccanismi lì in Sicilia, non mi puoi venire a dire che a livello nazionale sei "diverso"...), resta il punto fondamentale: anche che fosse un partito "buono", c'è un problema di cultura e di visione della società che gli ex partiti dei lavoratori europei si tirano dietro dalla fine degli anni '80: la resa al mercato senza capacità di prospettare una visione sociale (e quindi un programma politico) diversa.
In pratica il massimo che si propone è la faccia "politically correct" del capitalismo (e qualche volta manco quella).
Ed è il motivo per il quale perdono anche quando vincono.
Poi il PD ci mette del suo in quanto a corruzione e collusione con la malavita, ma questo è già un altro paio di maniche.
Aggaciandomi ai citati "15 euro" da "investire" in una prospettiva di cambiamento del PD, ieri io ho investito gli stessi 15 euro nella cena di Libera.
Investimento per investimento, tanto vale investire lì.
La cena era buona e la compagnia pure, nessun sindaco colluso con la 'ndrangheta, nessuna Lorenzetti a far passare fanghi tossici della TAV per terra da giardino, nessun politichino locale di professione a chiedere l'abolizione delle province dopo averci preso lo stipendio per due lustri, nessun ex sindaco passato a dirigere una fondazione bancaria dopo aver ridotto in bancarotta il proprio comune...
La politica può anche essere una cosa diversa da questa, e dentro il PD c'è ovviamente anche della "buona politica", ma la struttura del potere è quella che è e non ammette sconvolgimenti (per questo Rodotà non si poteva non solo votare, ma manco nominare, perchè non poteva essere il garante delle spartizioni di potere e risorse pubbliche che avvengono platealmente da vent'anni a questa parte).
Ovviamente è giusto la mia opinione.
Comunque: Freccia, fallo, iscriviti e provaci. Nulla fa bene come l'esperienza diretta per farsi un'idea delle cose ( a proposito, avrei qua un 50 tessere in bianco del PD, te la metto a 10 anzichè a 15...).
p.s.: anticipo la domanda "allora che alternativa c'è?"
Non c'è.
E' da fare.
C'è da provarci e riprovarci, e richiede un impegno ben maggiore che sottoscrivere una tessera e votare un leader anzichè un altro, ma niente di sano può nascere da un organismo incancrenito, ergo non ci sono scorciatoie ...
Una giovine consigliera comunale del PD risponde all'incerto potenziale sostenitore civatiano con un:
"Perché sono ancora nel pd non lo devo di sicuro alla mia classe dirigente, difficilmente a
Pippo
anche se è uno dei pochi che sta provando in tutti i modi a salvare il pd, di sicuro a chi
incontro tutti i giorni, assolutamente dei militanti che gnari del passato non mollano perché
sanno di dover essere loro a tirare avanti la baracca..."
Pippo
anche se è uno dei pochi che sta provando in tutti i modi a salvare il pd, di sicuro a chi
incontro tutti i giorni, assolutamente dei militanti che gnari del passato non mollano perché
sanno di dover essere loro a tirare avanti la baracca..."
Il punto, per me, è: tirare avanti la baracca per fare cosa? Le "grandi opere" ma in modo onesto? Le operazioni di guerra ma "umanitarie"? La "green economy" a forza di autostrade? La tutela dei beni comuni attraverso la loro privatizzazione?
Ammesso e non concesso che il PD riuscisse a risolvere una questione morale grossa come una casa (che qua mica basta dire che Sicilia e Campania sono bocce perse, io nel partito dei Crisafulli, semplicemente non ci entrerei pure che fosse un partito decente nel resto d'Italia, perchè se non sei in grado di liberarti di quei meccanismi lì in Sicilia, non mi puoi venire a dire che a livello nazionale sei "diverso"...), resta il punto fondamentale: anche che fosse un partito "buono", c'è un problema di cultura e di visione della società che gli ex partiti dei lavoratori europei si tirano dietro dalla fine degli anni '80: la resa al mercato senza capacità di prospettare una visione sociale (e quindi un programma politico) diversa.
In pratica il massimo che si propone è la faccia "politically correct" del capitalismo (e qualche volta manco quella).
Ed è il motivo per il quale perdono anche quando vincono.
Poi il PD ci mette del suo in quanto a corruzione e collusione con la malavita, ma questo è già un altro paio di maniche.
Aggaciandomi ai citati "15 euro" da "investire" in una prospettiva di cambiamento del PD, ieri io ho investito gli stessi 15 euro nella cena di Libera.
Investimento per investimento, tanto vale investire lì.
La cena era buona e la compagnia pure, nessun sindaco colluso con la 'ndrangheta, nessuna Lorenzetti a far passare fanghi tossici della TAV per terra da giardino, nessun politichino locale di professione a chiedere l'abolizione delle province dopo averci preso lo stipendio per due lustri, nessun ex sindaco passato a dirigere una fondazione bancaria dopo aver ridotto in bancarotta il proprio comune...
La politica può anche essere una cosa diversa da questa, e dentro il PD c'è ovviamente anche della "buona politica", ma la struttura del potere è quella che è e non ammette sconvolgimenti (per questo Rodotà non si poteva non solo votare, ma manco nominare, perchè non poteva essere il garante delle spartizioni di potere e risorse pubbliche che avvengono platealmente da vent'anni a questa parte).
Ovviamente è giusto la mia opinione.
Comunque: Freccia, fallo, iscriviti e provaci. Nulla fa bene come l'esperienza diretta per farsi un'idea delle cose ( a proposito, avrei qua un 50 tessere in bianco del PD, te la metto a 10 anzichè a 15...).
p.s.: anticipo la domanda "allora che alternativa c'è?"
Non c'è.
E' da fare.
C'è da provarci e riprovarci, e richiede un impegno ben maggiore che sottoscrivere una tessera e votare un leader anzichè un altro, ma niente di sano può nascere da un organismo incancrenito, ergo non ci sono scorciatoie ...
Completamente d'accordo. Non aggiungo altro.
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