Linda Newbery alla libreria Radice-Labirinto

Capita che quando l’unica donna saggia di questa casa riesca a far levare i culi dei due maschi pigri impenitenti, si finisca per ritagliarsi un angolo di domenica mattina diverso dal solito, ascoltando dalle labbra di una signora inglese che più inglese non si può, in una libreria che è un angolo di vero “altrove”, affacciata sulla piazzetta che conosci da sempre, una storia capace di portarti direttamente per campagne e boschi e città, tutti solo immaginati e tutti quindi incredibilmente più vividi del reale.

Stamattina siamo stati fra i pochi privilegiati, che hanno potuto godere dell’impegno profuso da altre persone, per fare circolare ancora belle storie.
Fa piacere sapere, che in mezzo alle  foglie di piante e cespugli, ci sono epigoni del Lob,  a prendersi cura dell’orto e del giardino del tuo immaginario.


Un ringraziamento a chi tiene in piedi le librerie indipendenti, a chi si sbatte per offrire alla piazza di Carpi cose piccole ma al tempo stesso preziose e importanti come le buone letture, augurando loro buona fortuna e la capacità di veleggiare sull’indifferenza media di una città media, e li eleggo come miei personali eroi per questa settimana.

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