Voce e chitarra: contentatevi e baciatevi i gomiti


Ci metti queo venti secondi a riconoscerla, ma quando capisci che sta effettivamente attaccando la serata con una versione voce e chitarra di “enjoy the silence”, ci rimani fra il divertito e lo sbigottito e in effetti ti chiedi dove vuole andare a parare, il Guido Maria Grillo. 

Foto: GuidoMariaGrillo aprirà questa sera il concerto di Marlene Kuntz a Bologna tutto solo...domani, sempre tutto solo, sarà al Foyer del Teatro Pedrazzoli di Fabbrico....non facciamolo sentire solo!Ore 18,00 per un grandissimo cantautore!Rock&Peace&GoodVibesPoi te ne freghi e ti godi una voce che può permettersi di  jeffbucleyggiare impunemente lungo un percorso tutto suo di canzoni che evidentemente hanno segnato la sua vita, come quella di molti, pescando dai grandi classici  a pezzi meno noti, in interpretazioni decisamente personali.

Voce (tanta), chitarra, e passione. 
Serve mica molto altro per riscoprire canzoni conosciute da sempre e altre orecchiate per la prima volta, e anche quando sembra giocare sul facile (“Knocking on  heaves door” “la Cura”), in realtà riesce a stupirti e non puoi non apprezzare il lavoro per impossessarsi delle parole di altri, che va un po’ più in là della sola interpretazione.
Per quanto mi riguarda il gioiellino è stato la “You are my sister” di Antony and the Johnson.

C’è chi le canzoni se le fa girare nello stereo e in testa in modo compulsivo e c’è che riesce a farle sue in modo diverso e infatti sembra proprio di condividere una cosa intima,  favorita ancora una volta dall’atmosfera del foyer del Teatro del Popolo, che in questo periodo ha appeso alle pareti una bella mostra dedicata a Abelardo Bianchini, poeta e “marionettista”, che ti accoglie con una poesia scritta da una trincea della prima guerra mondiale, che già quella è una scoperta che valeva la piccola trasferta.
Insomma, l’Ottava Arte regala ancora buona musica, in quel di Fabbrico e bordate di sentimenti che non diventano sentimentalismo e che si chiudono a lambrusco e gnocco fritto
Sono piccole cose, ma mica tanto piccole poi.

Troppo enfatico eh!?

Beh, facciamo cosi, troviamogli una pecca a questo pomeriggio d’arte e popolo: abbassate il riscaldamento (cazzo!)

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