Ho fatto la pace con Alberto Varone

La prima rovente domenica di estate padana ha regalato a parecchie decine di carpigiani curiosi un incontro non da poco, organizzato da Bottega del Sole e dal presidio di Libera.
Nel Foro Boario sede di una delle migliori iniziative della nostra ’economia “alternativa”, ieri hanno parlato due esponenti della cosiddetta società civile casertana e in un paio d’ore hanno veramente regalato uno spaccato di una bellissima realtà, quella degli imprenditori che si contrappongono al pizzo e delle cooperative sociali che si riappropriano di beni sequestrati alla camorra, in grado di fare aprire gli occhi (e speriamo le coscienze) di chiunque  li abbia ascoltati e ascolterà in futuro.

Non mi azzardo neanche a cercare di raccogliere e fare (ingiusta) sintesi di quanto imparato ieri (storie, nomi, dati di una lotta lunga anni). 
Non ne sarei effettivamente capace, essendo rimasto letteralmente travolto dall’emozione ma soprattutto dalla “positività” dei racconti di vicende che credo mi avrebbero personalmente annichilito e che invece queste persone hanno affrontato “restando umani”, mettendo la propria rabbia e indignazione a servizio di vero “bene comune”, come la possibilità di costruire un futuro di lavoro dignitoso in terre di camorra (e lo hanno fatto senza perdere un sano senso dell’umorismo e di autoironia), quindi invito i quattro lettori di questo blog che ieri non fossero stati presenti ad andarsi a cercare in rete qualche informazione su Sessa Aurunca e sul suo presidio di Libera, su Alberto Varone e raccogliendo l’invito fattoci ieri da Simmaco Perrillo, provare a fare pace con lui.
Nel mio piccolo ho cominciato.

E adesso vado a vedere i risultati dei ballottaggi, partendo prima di quello di Casal di Principe (perché alla fine della fiera, quello che ci è stato detto ieri è che se l’impegno civile non diventa pane per una politica che metta al centro del suo operare uno straccio di etica e di rigore morale, a partire dal locale, certi cambiamenti non si realizzeranno mai), che ieri ho sentito decisamente più vicina che non i comuni dirimpettai.

Grazie ai volontari della Bottega del Sole e del presidio di Libera “Giuseppe Tizian” per l’ottimo pomeriggio (e per l’ottimo aperitivo con i prodotti della Nuova Cucina Organizzata).


A proposito: il ballottaggio è finito così: 

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