Da semplice elettore (e sottoscrittore della lista, nonché da
uno dei 12 presenti al comizio elettorale di Stefano Lugli nel comizio dell’ultimo
sabato elettorale carpigiano), mi permetto
di lanciare un semplice appello agli esponenti e candidati tutti de L’Altra
Europa con Tsipras: cortesemente, potreste darci un taglio con le menate?
Sono stati commessi tanti errori , in fase di avvio, nelle
candidature, nella scelta di farne alcune multiple, nel candidare persone che
dichiaravano che comunque non avrebbero accettato il seggio, ecc ecc, ma
nonostante questa collezione di “maroni” la lista è riuscita a superare “brillantemente”
lo sbarramento e credo che ora serva un bel bagno di rispetto nei confronti di chi vi ha votato.
A me che a Strasburgo vadano la Spinelli o Furfaro cambia
poco (mi pare logico che ci vada chi prende più voti, ma so che quando si
ragiona con la sinistra italiana, la logica è sempre una cosa relativa).
Il punto, per me, come modesto elettore, è che ci vada
qualcuno interessato a dare continuità ad un processo unitario, se ci deve
andare qualcuno a curare l’orto di questa o quella componente, sono molto lieto
che se ne stia a casa.
E proprio questo per me rimane l’unico punto rilevante: L’Altra
Europa vuole diventare una proposta credibile di alternativa al quadro politico
nazionale o è stato solo un cartello elettorale?
Se era “la seconda che ho detto”, pazienza, mi sono
sbagliato (un’altra volta), se invece intende essere la prima sarebbe igienico
far partire in tempi decenti un vero processo costituente e inclusivo per un
soggetto popolare di sinistra, con qualche caratteristica innovativa in termini
di organizzazione, programma e “collocazione” rispetto a quel che c'è già e che
evidentemente è insufficiente per rappresentare in modo unitario un popolo di
sinistra che evidentemente ancora esiste, se riesce a raccattare ancora un 4%
alle elezioni europee, nonostante tutti gli errori di cui sopra.
A marzo 2015 presumibilmente ci saranno elezioni regionali.
Dato che sono in ballo posti di potere per un ceto politico molto propenso alla
propria riproduzione autoreferenziale, anche nelle due formazioni che stanno
dentro il cartello de L’Altra Europa, sarebbe secondo me igienico avviare
subito il percorso per chi ci sta a fare qualcosa di diverso e nuovo e
obbligare suddetto ceto a confrontarsi con questa “opzione”, possibilmente
senza aspettare le tre settimane prima delle elezioni, ponendo basi di
chiarezza e certezza per una pratica politica che dovrà durare ben oltre le
elezioni (e se ci è piaciuta tanto l’esperienza del leader greco, forse è
sempre bene ricordare che Syriza, è arrivata dove è arrivata, preoccupandosi
prima di costruire il consenso sociale e popolare che non le poltrone di
assessori comunali e regionali. In altri termini, la credibilità si costruisce
nella coerenza della pratica, non nella coerenza delle alleanze di potere “a
prescindere”).
Ma ovviamente è giusto la mia opinione di semplice elettore
Commenti
Posta un commento
I commenti a mio insindacabile giudizio ritenuti offensivi o clamorosamente off topic, specie se anonimi, saranno rimossi . Fa te...