Analisi logica dei comunicati stampa del Partitone carpigiano

Questo non è un post serio.

So che al mondo, e pure a Carpi, ci sono infiniti problemi e tragedie, ma quel po’ di sociologia d’accatto con la quale mi hanno infettato all’università, a volte mi spinge  ad occuparmi di fenomeni di costume frivoli e irrilevanti come i comunicati stampa delle forze politiche locali (frivoli e irrilevanti esattamente come lo erano i miei, sia ben chiaro).

Oggi sono incappato in questo gustoso comunicato del partitone carpigiano dal roboante titolo:   “Carpi,Pd al M5s “Festa di comunità? Preferiamo Festa de l’Unità”, riportato sul sito provinciale (avrò dei limiti informatici, ma su quello di Carpi, paradossalmente non l’ho trovato…)

Pare (e dico pare, perché non so quale precedente comunicato, post o tweet abbia provocato il “casus belli”) che un tal Marcello Gadda, in veste di semplice cittadino-militante del M5S, abbia mandato l’invito, in toni non elegantissimi, al partitone carpigiano, di rinunciare a fare la Festa dell’Unità (si chiamerà ancora così?) per autofinanziarsi, e di impegnarsi invece tutti insieme in una “festa di comunità”.

Ora, la proposta può anche suonare bizzarra (se i militanti di un partito vogliono fare una festa per autofinanziarsi, non si capisce perché dovrebbero rinunciarvi per “una festa di comunità”. Anzi, visto che pare che se non si fa baracca la città sia “morta”, perché non proporre una festa di “comunità” a prescindere dalle appartenenze di partito e che, casomai vi si aggiunga a quelle esistenti, arricchendo il calendario di falò e balere estive), ma a parte questo, è la risposta del partitone (in toto, si suppone, mancando la firma) che scatena davvero il buon umore.
Proviamo a farne l’analisi logica.
Innanzitutto, pare che il partitone carpigiano non facesse comunicati stampa degni  del sito del PD provinciale dal 3 agosto (salvo un’incursione del Sen. Vaccari, nonantolano, che cita il Carpi FC in un fondamentale querelle con Lotito del 24 settembre).
Oddio, ce ne sarebbe uno anche del PD delle  “Terre d’Argine” per ringraziare (doverosamente) Renzi della bella visita carpigiana, ma tanto per chiarirci: Renzi ha meritato meno righe di Gadda….
Il lettore medio dovrebbe dedurne che la proposta del cittadino attivista Gadda, abbia portato un bello sconquasso nel provinciale PD, per meritare cotanta risonanza,
Veniamo ai contenuti della  risposta: il partitone carpigiano rispedisce al mittente l’irrispettosa provocazione, con le motivazioni seguenti (si suppone speculari ai contenuti dell’articolo, post o twieet dell’impertinente grillino):

1)      “Non c’è stanchezza né ideologia nelle Feste dell’Unità”.
Ora, sulla stanchezza, ne sono più che convinto, l’entusiasmo dei militanti del PD che mettono in piedi le feste è di tutto rispetto e nessuno dovrebbe farci ironia sopra ( di sicuro non ce lo farò io, visto che ho contribuito a diverse di quelle feste, quando il partitone era ancora  “Partito Democratico della Sinistra” e se non ricordo male c’era spesso anche il Gadda in questione),
Sull'assenza di ideologia mi fermo e penso: come fa una festa di partito ad essere “senza ideologia”? E’ un po’ come fare la messa senza sacramenti. In altri termini: se non la fai per propagandare le tue idee e valori (i costituenti “sani” delle ideologie), una festa di partito per cosa la fai? Per incrementare il fatturato delle orchestre di liscio?
Il punto è che poi il comunicato che si apre “senza ideologia” si chiude con un “Quella che Marcello definisce ‘ideologia’ non è altro che il sistema di valori in cui il Pd si riconosce storicamente e che lo distinguono dalle altre forze politiche.”. 
Ohibò! Ma allora questa ideologia alle feste di partito c’è o non c’è?
A me pare che il PD di Carpi, che com’è noto ha mal digerito la svolta renziana, tra sindaco bersaniano ed assessori e consiglieri ex civatiani,  sia in realtà ancora bloccato ad un vetero veltronismo: l’ideologia non c’è MA ANCHE c’è…

2)      Più avanti si aferma: "la FdU è una festa di incontro e confronto”. Mah, sarà, non ricordo in dettaglio il programma della festa, ma mi pare che il palco degli incontri politici fosse (legittimamente) riservato a sole personalità politiche del PD, quindi mi sfugge il termine “confronto”, ma del resto è un termine che ognuno interpreta come meglio crede. C’è chi è bravissimo a confrontarsi con sé stesso.

3)      C’è una pre-chiusura che suona più o meno come un “prima di parlare delle nostre feste, Marcello Gadda e tutto il M5S guardino a casa loro”, con relativo richiamo ai loro “vertici romani”.
Oddio, quello di badare a casa propria, è sempre un buon consiglio ma, detto da uno che dal movimento si è dimissionato, che il massimo dell’argomento nei confronti del M5S siano ancora le (alcune oggettivamente assurde) espulsioni di propri parlamentari o militanti, fa un po’ ridere: come direbbe la Guzzanti (minore) nei panni della militante di Casa Pound “E allora le foibe?” (traduco per ironicopenici: trattasi di argomento un filino forzato, pretestuoso e non attinente).

Quindi, che dire, la proposta, oggettivamente indelicata, del Gadda in questione  si è meritata cotanto di risposta, da riuscire a dare visibilità a Carpi sul portale provinciale del partitone, alla pari con la singolar tenzone Vaccari-Lotito, (mica ceci), il chè la dice lunga su quanti e quali siano i temi ritenuti rilevanti e meritevoli di nota per il partitone provinciale circa Carpi.

Del resto la “visibilità mondiale” a Carpi, come scrive l’assessore alle feste Morelli, ci aveva già pensato Renzi a darcela (basta provare a fare una ricerca con il termine Carpi, sui principali motori di ricerca delle testate internazionali, per rendersene conto), quindi non è che c’è da andare per il sottile, se la visibilità provinciale, quelli del partitone carpigiano se la debbano procurare con un battibecco da scuola materna con un grillino …

La foto è palesemente rubata dal sito del partitone, ma se l’eccesso di visibilità li turba, basta dirlo che la tolgo…

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