C'è un vizio vecchio del Comune di Carpi, (ma anche di altri delle "Terre d'Argine", vedi questo vecchio post che riguarda Novi), per il quale, il diritto ad essere presenti in piazza per esprimere le proprie posizioni o campagne "politiche", deve di volta in volta cedere il passo alla festività religiosa, a quella laica e financo all'evento sportivo e commerciale.
Se in piazza c'è qualcosa che attira gente, sia mai che si dia l'autorizzazione alle forze politiche di farsi vedere e di poter prendere contatto con i cittadinim proprio nei omenti di massimo afflusso alla piazza.
Torno sull'argomento dopo aver visto questo post di Voce, circa la campagna "Italia coraggio" del PD (campagna imbarazzante nel nome e nei toni del patriottismo renziano più propagandistico, trito e con rimandi retorici da post Caporetto) che a Carpi non si tenuta perchè il Comune non dava lo spazio per un gazebo in piazza (che è Natale e ci son le bancarelle...)
Ora, a parte chiedersi se il Comune di Carpi vive in un isola spazio temporale tutta sua (evidentemente gli altri gazebo nelle altre 2000 città d'Italia, il PD li ha organizzati in città che non vivono il Natale), quello che un po' fa sorridere (ma molto tristemente) è questa paira che gli amministraotir nostrani dimostrano che il parlare di politica in piazza, turbi gli animi dei buoni carpigiani.
Come ai tempi del fascio, quando nelle balere si esponeva il cartello "Qui non si parla di politica"; così le amministrazioni del partitone carpigiano (da sempre) vietano la piazza alle organizzazioni politiche (per fare modesti gazebo, mica comizi), al minimo pretesto, come se la politica fosse una roba sporca, che potrebbe contaminare lo spirito natalizio (o quello pasquale, o quello della Maratona d'Italua, o la semplice propensione allo shopping, come in questo caso).
A me la cosa pare ridicola e, dal momento che riteno che la Politica, se non lo è di sicuro dovrebbe essere invece un momento di massimo impegno civico, di capacità di parlare e ascoltare proprio su pubblica piazza, una cosa "alta" e bella insomma.
Continuo a restare basito di fronte al perdurare di questo pudore un po' ipocrita e un po' pretesco, che caratterizza la giunta presente come quelle passte , di nascondere la Politica sotto il tappeto, se in piazza ci stanno anche solo due bancarelle di dolci e di artigianato natalizio.
Ma forse sbaglio tutto e semplicemente il PD di Carpi ha preferito non fare i banchetti di "Italia Coraggio", giusto perchè anche a loro 'sta campagna dava un po' di imbarazzo o faceva un po' ridere (ne avrebbero ben donde e in questo caso, mi guadagnerebbero un sacco di punti).
Se in piazza c'è qualcosa che attira gente, sia mai che si dia l'autorizzazione alle forze politiche di farsi vedere e di poter prendere contatto con i cittadinim proprio nei omenti di massimo afflusso alla piazza.
Torno sull'argomento dopo aver visto questo post di Voce, circa la campagna "Italia coraggio" del PD (campagna imbarazzante nel nome e nei toni del patriottismo renziano più propagandistico, trito e con rimandi retorici da post Caporetto) che a Carpi non si tenuta perchè il Comune non dava lo spazio per un gazebo in piazza (che è Natale e ci son le bancarelle...)
Ora, a parte chiedersi se il Comune di Carpi vive in un isola spazio temporale tutta sua (evidentemente gli altri gazebo nelle altre 2000 città d'Italia, il PD li ha organizzati in città che non vivono il Natale), quello che un po' fa sorridere (ma molto tristemente) è questa paira che gli amministraotir nostrani dimostrano che il parlare di politica in piazza, turbi gli animi dei buoni carpigiani.
Come ai tempi del fascio, quando nelle balere si esponeva il cartello "Qui non si parla di politica"; così le amministrazioni del partitone carpigiano (da sempre) vietano la piazza alle organizzazioni politiche (per fare modesti gazebo, mica comizi), al minimo pretesto, come se la politica fosse una roba sporca, che potrebbe contaminare lo spirito natalizio (o quello pasquale, o quello della Maratona d'Italua, o la semplice propensione allo shopping, come in questo caso).
A me la cosa pare ridicola e, dal momento che riteno che la Politica, se non lo è di sicuro dovrebbe essere invece un momento di massimo impegno civico, di capacità di parlare e ascoltare proprio su pubblica piazza, una cosa "alta" e bella insomma.
Continuo a restare basito di fronte al perdurare di questo pudore un po' ipocrita e un po' pretesco, che caratterizza la giunta presente come quelle passte , di nascondere la Politica sotto il tappeto, se in piazza ci stanno anche solo due bancarelle di dolci e di artigianato natalizio.
Ma forse sbaglio tutto e semplicemente il PD di Carpi ha preferito non fare i banchetti di "Italia Coraggio", giusto perchè anche a loro 'sta campagna dava un po' di imbarazzo o faceva un po' ridere (ne avrebbero ben donde e in questo caso, mi guadagnerebbero un sacco di punti).
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