Oggi ho udito cose che voi elettori PD...

Oggi, nel mio tipico autolesionismo indotto dalla ricerca di un qualsivoglia flebile barlume di speranza nel futuro della sinistra di questo paese, unito alla  nostalgia per antichi riti, ho fatto qualcosa che probabilmente ben pochi elettori ed iscritti PD avranno fatto: mi sono messo in sottofondo la diretta streaming della direzione nazionale del PD, mentre lavoravo.

Ora, limitandomi ad una questione che potrebbe sembrare di costume, ma che di costume non è, posso solo dire che una classe dirigente che ride alla battuta francamente sessista di un anziano ras locale del PD, tal Vincenzo De Luca signore di tessere e controllore di consensi), che definisce "bambolina" la prima donna sindaca di Roma, ecco come dire, mette la fine a qualsiasi sforzo di comprensione, spegne ogni favilla che provi a tenere accesa nella ricerca di qualcosa che ancora mi leghi alla tradizione del partitone.

Con il massimo rispetto per attivisti e iscritti che "tirano la carretta" di campagne elettorali e Feste della fu Unità (che pure quella, ormai è rimasta lettura solo per stomaci forti), per me un episodio così marca (ulteriormente) il fossato antropologico che mi impedisce di considerare il PD come presidio di rappresentanza di istanze anche solo vagamente progressiste: un partito che applaude i De Luca, con quel portato di paternalismo e arroganza sessista, perfetta stereotipizzazione di qualsiasi pregiudizio antimeridionalista,   per me sarà sempre campo impraticabile (e meno male che Cuperlo almeno ha sottolineato il cattivo gusto della cosa, ma visto il ruolo decorativo della minoranza del PD, come dire,,,).

I De Luca, in questo sistema politico ci stanno da re (borbonici), mi pare perlomeno giusto, non potendo sconfiggerli, non esserne complici.

Vedremo se questo basta o se ci ricascherò ancora, fino al prossimo streaming.

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