Marco Reggiani, Segretario del PD di Carpi |
Il prode ha fatto riferimenti personali al portavoce del Coordinamento per l'Acqua Pubblica di Carpi, Roberto Galantini, assente in quanto non invitato (e forse sarebbe il caso che gli organizzatori dell'evento facciano un bel "mea culpa" a riguardo).
Nella migliore delle tradizioni PD, ovviamente Reggiani ha messo in bocca a Galantini parole che questo non ha mai pronunciato e per questo motivo oggi Roberto, venuto a conoscenza dell'episodio da cronache giornalistiche, ha fatto un post di "precisazioni", per altro molto elegante e cortese nella forma nei confronti del "distratto" segretario PD, che spero i giornali locali riprendano.
Ultimamente uso poco questo blog, ma questo post ci tengo che rimanga negli archivi e ne approfitto per ringraziare ancora una volta Roberto Galantini e tutti gli attivisti del Comitato Acqua Pubblica per il lavoro svolto in questa campagna, e stigmatizzare ancora una volta il comportamento meschino e tartufesco dell'amministrazione e del partito di maggioranza di Carpi, che hanno fatto di tutto per impedire che questa consultazione avvenisse e, non essendo riusciti a impedirla, tentano di tutto per metterla in sordina (visti i numeri che potevano mettere in campo, fossero stati convinti delle loro posizioni, la definirei una discreta prova di piccineria e meschinità politica).
Dalla pagina Facebook di Roberto Galantini:
Apprendo dalla stampa che in incontri pubblici a cui non ero presente sono state diffuse informazioni errate su di me e sul Comitato Acqua Pubblica. Sono portato a pensare che Marco Reggiani lo abbia fatto più per la sua confusione in buona fede sul tema piuttosto che per la creazione meditata di fumo di copertura attorno alla decisione indifendibile di cedere Aimag ad Hera.
Tuttavia urge il chiarimento.
Secondo Reggiani, “Galantini è stato uno degli oppositori più accaniti quando si è deciso di creare Aimag”. Errato. Quando Aimag è stata creata avevo tre anni. Quando il Comune di Carpi decise di entrare in Aimag (2000) lavoravo come collaboratore del consulente che presentò il progetto. Sicuramente Reggiani mi confonde con Massimo Valentini, all'epoca consigliere di Rifondazione, che si oppose fin dall'inizio all'idea di unire i servizi di Carpi con gli altri comuni della Bassa. La cosa buffa è che il comportamento attuale del PD dimostra che Mamo Valentini aveva ragione: infatti egli sosteneva che conferire i servizi municipali in una società per azioni era il primo passo verso la loro privatizzazione. E questo è esattamente quello che accadrà se Aimag verrà fusa o venduta ad Hera.
Valentini fu membro attivo e sostenitore del Coordinamento Beni Comuni, gruppo che contrastò nel 2007 la vendita del 25% di azioni Aimag ad Hera. Il gruppo Beni Comuni, come il Comitato Acqua Pubblica, riuniva persone e gruppi di diversa provenienza politica, e non metteva in discussione la forma aziendale di Aimag (SpA), bensì la manovra iniziata allora per farla terminare dentro Hera.
La proposta di trasformare Aimag SpA in azienda in-house, cioè non solo di proprietà totalmente pubblica ma che rivolge i suoi servizi esclusivamente agli enti proprietari, era un'idea sostenuta in particolare da Andrea Losi (fondatore del M5S di Carpi). Anche qui Reggiani dimentica o non sa che la proposta dell'azienda in-house era fatta per evitare l'obbligo di assegnare i servizi con gara, quindi serviva a mostrare all'Amministrazione una via d'uscita, visto che “le gare” erano e sono presentate dal Sindaco e dal PD come sciagure imminenti. Chissà perchè ogni volta che costoro ne parlano omettono di dire che “le gare” sono il frutto di una legge scritta dal PD, peraltro in modo difforme al resto d'Europa poiché sottomettono (per il gas) anche le aziende in-house.
Come Coordinamento Beni Comuni e come Comitato Acqua Pubblica non abbiamo mai scritto una singola parola che non fosse documentata da decine di esperienze testimoniate di persona, o da filmati o dalla stampa. Inoltre abbiamo sempre tenuto la discussione sul contenuto, anche se obiettivamente non semplice, per dei non specialisti. Vorrei far notare invece che dal partito di maggioranza di questa città si fa di tutto per disinformare su un argomento che, volenti o nolenti, dovrà passare dal voto dei cittadini, si attaccano le persone (e non vi dico le calunnie che ci siamo presi dieci anni fa) e non si tira fuori un esempio, UNO, di città che hanno fatto le fusioni dei loro servizi pubblici e che sono soddisfatte. Vi invito ad andare a votare SI' domenica 10 settembre.
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