Il voto a Carpi secondo me (edizione Ballottaggio 2019). Solitario y Final


Essendo tutte le opzioni di voto “sbagliate”, in questo ballottaggio, alla fine hanno praticamente votato solo i supporter o fan dei rispettivi candidati, chiaro segno di una cosa: la scelta dei candidati è stata fatta più per rincuorare i propri che non per andare a pescare consensi tra l’astensionismo (che era, per un paese con la tradizione di partecipazione che aveva Carpi, dilagante già al primo turno, con quel 30% di astenuti) o nei campi avversari.

Lo spostamento di voti dalle liste non arrivate al ballottaggio basta a malapena a compensare i rispettivi elettori che domenica avranno scelto il mare, ma si tratta di percentuali veramente risibili (in mezzo c’era anche il mio, e devo dire che alla fine, se il messaggio doveva essere di dare un chiaro messaggio alla Lega nazionale, rispetto ad una barriera “etica” in queste terre, il messaggio è stato comunque deboluccio).

In realtà da una parte c’era un partitone che non poteva lasciare a piedi Bellelli, e quindi la scelta era obbligata, dall’altra uno schieramento fatto di emissari politici manco carpigiani, che hanno messo su una coalizione basandosi esclusivamente su parole d’ordine della politica nazionale, segno che la moltitudine social di “lamentoni”, quando non veri e propri “haters”, non riesce a concepire una politica fatta di impegno diretto, che vada oltre al telecomando della tv e oltre la tastiera del pc, e in questo modo non si può costruire una classe dirigente politica locale (che se non si è al potere richiede qualche annetto di impegno disinteressato e gratuito).

Che cambi qualcosa nella politica carpigiana, in assenza di fattori “esogeni”, è altamente improbabile.
C’è la novità di un partitone che non ha più la maggioranza assoluta in consiglio, ma vista la natura di molti suoi eletti e della lista “para-civica” che condividerà la responsabilità di governo a questo giro, gli unici cambiamenti che ci saranno non potranno che essere in peggio (ovviamente da un punto di vista di sinistra ecologista).

Salvo disastri nazionali,  quelli del partitone, avendo mantenuto il controllo del potere municipale,  continueranno a dormire sonni tranquilli, nonostante un patrimonio di voti largamente eroso negli ultimi 15 anni e ormai al limite della frana finale, e a impiparsene di qualsiasi parere che non venga da chi oggi può determinare il “colore” della maggioranza in consiglio comunale, ovvero l’ala curiale rappresentata da Carpi 2.0, ma che nei fatti sono voti già interni al PD quando si tratta di elezioni politiche o europee.

Una nota per quanto riguarda questo blog: credo che chi non si impegni direttamente nella partecipazione politica, almeno una volta nella vita, non abbia manco il diritto di lamentarsi.
Io l’ho fatto a lungo, in fasi diverse della mia vita, ritenevo di essermi guadagnato un “bonus”, per il quale ho continuato a scrivere qui e sui social, il mio punto di vista per quei pochi o tanti “dispersi” alle logiche della politica attuale come me, anche in questi ultimi cinque anni di “disimpegno” dalla politica attiva.
Ritengo quel bonus finito, quindi non ci saranno più post di politica locale da parte mia, a meno che non riguardino il sostegno a campagne o proposte che riterrò utili appoggiare e diffondere, fino a quando (e solo se) non si ricreeranno le condizioni collettive e individuali per tornare a partecipare alla politica propriamente detta (cosa che al momento ritengo altamente improbabile).

Auguri a Carpi e ai carpigiani per i prossimi 5 anni (ne avremo comunque bisogno).

Commenti

  1. Rip Lorenzo...ci mancheranno i tuoi commenti...ci lasci in pasto a quel lumacone di Florio...

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    1. Ah ah ah! By the way, ho giusto fatto l'abbonamento a VOCE.

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